17 febbraio 2010

Niente sconti, siete disabili


A Napoli hanno deciso di applicare una sentenza della Corte di Cassazione secondo la quale le automobili che trasportano i disabili, ancorché provviste di regolare contrassegno, non possono più posteggiare gratuitamente negli spazi contrassegnati con la striscia blu (per intenderci, quelli che normalmente sono a pagamento), a meno che non dimostrino che i parcheggi riservati ai portatori di handicap (sempre per capirci, quelli con il cartello e la striscia gialla) erano tutti occupati.

Il che equivale a dire, se non ho capito male, che se tizio deve accompagnare suo fratello disabile dal logopedista, e una volta giunto a destinazione trova tutti i parcheggi con la striscia gialla occupati (magari da chi non ne avrebbe neppure diritto), si deve rassegnare a pagare la tariffa oraria come tutti gli altri, a meno che non si prenda la briga di:

  • munirsi di macchina fotografica;
  • fotografare tutti i parcheggi per disabili della zona, avendo cura di non trascurarne neppure uno, e facendo in modo che sulle foto risulti l'orario in cui sono state scattate;
  • conservare i file fino al momento in cui gli arriverà a casa il verbale dei vigili urbani;
  • fare ricorso allegando le fotografie e sperare che il giudice di pace annulli la multa.
Insomma, se uno ha un parente disabile e intende esercitare quel minimo di diritti che gli spettano, si deve trasformare in una specie di reporter e tenere un archivio fotografico accuratamente organizzato in ordine cronologico da esibire nelle sedi opportune. Oppure si attacca.

Davvero un bel modo di aiutare quelli che sono in difficoltà, eh?

4 commenti:

  1. Senza dimenticare di pagare la tassa di € 30,00 e la marca da bollo da € 8,00 per presentare il ricorso. Che non saranno rimborsate. Qualunque sia l'esito del ricorso.

    vedi qui

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  2. E qui a Roma?
    Neanche i posti per disabili sono disponibili, perché occupati da gente che non ne ha il diritto, ma che magari lascia un foglietto con su scritto "citofonare Rossi".
    Immagina la scena: il diasbile ferma l'auto in mezzo alla strada, scende con la carrozzina o con le stampelle (come nel mio caso), legge il foglietto, cerca il numero civico dove citofonare (sempre che riesca a salire sul marciapiede), tranquillizza quelli della fila che si è creata nel frattempo, citofona a Rossi, gli chiede cortesemente di spostare l'auto, risale nella propria e finalmente parcheggia...
    Per tacer dei motorini che parcheggiano alla fine o all'inizio delle strisce gialle, impedendo di fatto di poter manovrare la carrozzina, o di quelli che mettono la moto accanto allo sportello, trasformando l'entrata nell'auto in una performance da Momix.
    Naturalmente 'sta gente non la multa mai nessuno.
    Ciao,
    Alessandro

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  3. "beh certo a napoli si sa che i permessi per disabii sono tutti fasulli"
    così piuttosto che attuare una seria politica di verifiche, a vantaggio di chi è disabile veramente, si preferisce sparare nel mucchio e lasciare che chi ha ragione da vendere si perda nei meandri della burocrazia
    poi ovviamente il giudice di pace richiede la presenza del ricorrente, altrimenti passa e respinge.
    "dottò! il giudice sta al terzo piano! però l'ascensore è rotto....."

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  4. un'altra cosa
    nessuno ha mai pensato che una città a misura di disabile sarebbe più facile, più vivibile per tutti!
    che ne so?
    servizi pubblici dove si entra, non si sale
    scale ridotte al minimo
    parcheggi sufficienti
    marciapiedi larghi
    strade illuminate
    nessuna buca

    fate voi

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