Supponiamo che io sia il consulente di un'associazione senza scopo di lucro che si occupa di assistere i malati, e immaginiamo che quell'associazione, avendone i requisiti, decida di iscriversi all'elenco degli enti che possono ricevere il 5 per mille dai contribuenti allo scopo di raccogliere fondi da destinare alla sua lodevole attività: come la legge prescrive, per essere inserita nella lista l'associazione incarica un commercialista abilitato (cioè me) di inviare via internet un'apposita domanda all'Agenzia delle Entrate entro la mezzanotte di una certa data.
Supponiamo che io, ricevuto l'incarico, aspetti l'ultimo giorno utile per provvedere all'adempimento, e che proprio allora mi venga la febbre a quaranta, resti chiuso in un ascensore, mi si fermi la macchina mentre sto tornando da chissà dove, oppure mi capiti qualche altro impedimento ben più serio della semplice esigenza di mangiarmi un panino.
Supponiamo che alla fine io mi liberi, superando mille peripezie, ma riesca a mettermi davanti al computer solo tre quarti d'ora dopo la mezzanotte, e che a quel punto tenti disperatamente di inviare la domanda fuori tempo massimo, sia pure per una manciata di minuti, per cercare di evitare che un ente dai fini così meritori perda la possibilità di reperire il denaro necessario a portare avanti le sue benefiche iniziative.
Ebbene, sapete come andrebbe a finire? La domanda sarebbe tardiva. Cioè irricevibile. Cioè senza alcuna speranza di accoglimento. E non basterebbero il TAR, la Corte d'Appello, il Presidente della Repubblica e tutti i comizi del mondo per sanare la situazione, perché il termine era perentorio, io lo conoscevo in anticipo e se avessi voluto premunirmi contro i contrattempi dell'ultimo momento avrei potuto agevolmente provvedere qualche giorno prima: per i malati, per l'assistenza che avrebbero potuto ottenere grazie ai fondi che l'associazione avrebbe raccolto, nessuna possibilità.
Sarebbe giusto così, evidentemente, perché la legge è la legge, e se così non fosse l'Agenzia delle Entrate si troverebbe a dover gestire centinaia di domande tardive con relative giustificazioni, precisazioni, pretesti e scuse, e alla fine sarebbe costretta a fissare un tempo massimo per ricevere tutte le domande tardive, ma quel tempo massimo a sua volta potrebbe essere disatteso per tre quarti d'ora con relative proteste ed eccezioni da prendere nuovamente in considerazione, e così via all'infinito.
Ciò detto, mi domando: perché mai per i partiti dovrebbe essere diverso? Per quale motivo chi si candida a rappresentare gli elettori, e quindi dovrebbe essere il primo a rispettare le regole cui essi sono tenuti ogni santo giorno, si arroga la facoltà di esserne esente? Ma c'è di più: con quale autorità, una volta eletti, costoro potranno obbligare i cittadini a rispettare le scadenze se invece di dare l'esempio sono stati i primi a disattenderle?
Dite la verità: non riuscite a vergognarvi neanche un po' per quello che state chiedendo?
Non solo non si vergognano, ma la Legge non è Legge per tutti.
RispondiEliminaMeglio, ogni Legge è a "personam": la sua interpretazione varia da individuo ad individuo. Si sappia.
Daniele Mattioli
No, non si vergogneranno. Come non si sono vergognati a resuscitare Craxi dai ladri latitanti e ad applaudire un senatore mafioso dimissionario. Sappiamo già cosa avverrà: l'obbligo delle firme per le liste verrà abolito. Così avranno tempo fino al giorno prima delle elezioni (o il giorno stesso? o il giorno dopo?) per riordinarle e farci entrare o uscire nomi all'ultimo. Senza nemmeno dover ritardare il pranzo, o dover far firmare a dei defunti.
RispondiEliminaPremesso che siamo alla frutta e il prossimo decreto legge imporrà di cancellare la parola dignità da tutti i vocabolari. La domanda che mi frulla in testa è la seguente: sono io che inconsapevolmente becco tutti i blog di sinistra? Siamo tutti scontenti del governo di questo paese ma questi continuano ad accumulare "consensi"...
RispondiEliminaI conti non tornano! Vi prego qualcuno mi dia una spiegazione logica!
Ciao, Daniela
@Daniela:
RispondiEliminaHai visto gli share di Ballando sotto le Stelle o di Affari tuoi?
Sono una eloquente fotografia dello stato mentale degli italiani, purtroppo...
Sono d'accordo, l'altro giorno ho scritto un breve articolo sul mio blog più o meno uguale:
RispondiElimina" In questi giorni sono stato scosso da violenti risate, dovute alla vicenda delle liste romane del PDL. Come se fosse un copione consegnato a tutti i rappresentanti del "Partito Dell'Amore", la Polverini si è incazzata, dimenanta, ha sbraitato, offeso e denunciato a destra e a manca, senza risparmiare nessuno.
Il problema è che questa classe politica, o meglio, "quella" classe politica, ha ormai introiettato e consolidato la pretesa di poter fare quello vuole, in barba alle leggi, destinate a dover essere rispettate solo dai "mortali" cittadini. Perchè è questo il punto. Per fare un esempio, se io avessi consegnato il mio "piano di studi" alla segreteria dell'Università di Bologna dopo lo scadere del termine, non avrei potuto sostenere nemmeno un esame nel corso di questo anno accademico. Oltretutto, i termini per consegnare atti ufficiali sono abbastanza lunghi, quindi ci si può tranquillamente attivar per tempo, come del resto gli altri partiti sembrano aver fatto.
Secondo voi, un Partito e i suoi dirigenti, che non sono in grado di consegnare una LISTA nei termini prestabiliti, sono in grado di amministrare una REGIONE? "
Se io non mi segno ad un esame non lo faccio... e nemmeno posso ricorrere al tar! E poi Bologna? Bologna non si poteva assolutamente nonononono! E manco abbiamo i radicali da votare. Quindi godo tantissimo a vederli fuori!
RispondiEliminaGran bel ragionamento, peccato non lo si possa fare a tutta l'Italia.
RispondiEliminaLa Polverini ha scritto:
RispondiElimina"C’è il rischio reale che il Pdl, principale partito del Paese, non possa partecipare alle prossime elezioni regionali del Lazio."
Insomma, la lista Pdl, in quanto lista "che conta", dovrebbe avere una speciale indulgenza che alle liste piccole non viene concessa.
La cosa che più mi infastidisce è che ora rigirano la frittata. Richiedono di essere trattati in maniera democratica per ottenere qualcosa di non democratico. Confuso.
RispondiEliminaCosì vanno le cose in Italia:c'è chi è in torto marcio e urla di avere ragione e c'è chi è nella ragione e va invischiato nella burocrazia...
RispondiEliminaDa me all'università hanno cambiato ordinamento di studi [ovvero esami,lezioni,programmi ecc...],di solito questi cambiamenti si applicano solo alle matricole ma, chissà perchè, da noi è stata data a noi degli anni successivi la "possibilità" [che è più un obbligo dato che le lezioni seguono il nuovo ordinamento e ci vuole rimmanere al vecchio trova problemi non indifferenti...]
Hanno sdoppiato l'esame di anatomia,che precedentemete era unico con esoneri alla fine di ognuno dei 3 semestri,in 2 parti,una alla fine del primo anno,una a età del secondo.
Le regole per l'iscrizione al terzo anno parlano chiaro:tutti gli esami del primo verbalizzati sul libretto entro marzo.
Per chi aveva dato l'esame intero di Anatomia non c'era alcun problema,ma c'era una grossa parte di studenti con i primi due esoneri di anatomia a cui il professore non poteva concedere la verbalizzazione perchè ancora non esiste [l'ordinamento entra in vigore da giugno].
Si sono poi trovate soluzioni alternative per rimediare alla cosa ma intanto,all'inizio delle lezioni del secondo semestre,mezza classe non risultava negli elenchi delle esercitazioni pratiche e non può parteciparvi.
Probabilmente non le recupereremo o le recupereremo il 4 giugno a una settimana dagli esami....
Mah guarda, la situazione delle liste elettorali non è neanche lontanamente paragonabile alla situazione che hai descritto. E' molto peggio. Qui s sta parlando di competizione tra diversi soggetti. Come un concorso. Le regole sui termini di domanda sono sacrosante.
RispondiEliminaSe si possono trasformare 200.000 iscritti ad un sindacato in 2.000.000 tutto è possibile nel belpaese...
RispondiEliminaè scandaloso che venga data la possibilità di compiere un illegalità ad un partito solo perchè è "GROSSO"..........
RispondiEliminaUn partito "piccolo" sarebbe stato deriso.....vero?
E noi "popolo pecora", li voteremo !
Non si tratta di essere di destra o centro o sinistra...
ma di essere coerenti.... fanno leggi su misura per i loro comodi... io gente così non la voto.
E nemmeno chi se ne approfitta...... proponete programmi, non denigrate gli avversari con "LUI E' PEGGIO DI ME".... sono stufo di votare il meno-peggio.