La versione vera è persino più spudorata di quella di Metilparaben: http://ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2010/03/05/visualizza_new.html_1730309607.html
Mario Adinolfi, 39 anni, eterno giovane, centrista rampante, esponente della minoranza Pd. Chi se lo sarebbe mai aspettato: lei un «volterriano». «Ebbene sì». Battersi fino alla morte per il diritto dell’avversario di dire la sua. Senso di giustizia o machiavellismo? «Non mi piace vincere a tavolino. Diamo a quelli del Pdl il diritto a essere votati, e poi in campagna elettorale non li faremo votare... Li stracceremo puntando sulla sciatteria della loro classe dirigente». Sa più di Machiavelli che di Kelsen. «M’intendo poco di diritto, ma va spiegato ai cittadini che la democrazia è un valore persino superiore alla legge. Non è come aggirare una multa. Le faccio un esempio un po’ estremo: se fossimo nella Germania nazista e la legge imponesse di denunciare la presenza di ebrei nei luoghi di lavoro, come occorrerebbe comportarsi? La democrazia è un valore troppo delicato e importante, per poterselo giocare sui cavilli. La democrazia viene mille leghe prima della burocrazia». Max Weber non sarebbe d’accordo: sul valore della legittimità burocratica ci si gioca persino l’uguaglianza tra i cittadini. Chi spiega d’ora in poi ai piccoli partiti che devono raccogliere le firme e seguire le regole? «La differenza c’è, invece, perché il Pdl ha già dimostrato alle elezioni di avere una consistenza molto più che sufficiente. Differente il discorso per i piccoli, che devono dimostrare di avere un minimo di seguito. Questa è la ratio della norma: porre un filtro affinché non si presenti alle urne uno che l’ha deciso la sera prima». Quindi il suo buonsenso consiglierebbe due pesi e due misure. «Ha mai visto un banchetto di raccolta firme per elezioni? Io no. Non si capisce come vengano prese le centinaia di migliaia di firme per ogni elezione. La trafila è talmente faticosa e macchinosa, che viene espletata in maniera poco corretta da tutti. Il resto lo fanno le circostanze...». Non si rischia una poco raccomandabile «dittatura delle maggioranze»? «Guardi che esiste già una norma, per Politiche ed Europee, che esonera dalle firme chi dispone di un gruppo parlamentare. Andrebbe estesa a tutte le elezioni». Così, per esempio, i Radicali nonostante il loro passato, la loro visibilità, ogni volta dovrebbero raccogliere firme. «Oscillano tra l’1 e il 2 per cento ed è giusto che dimostrino ogni volta d’avere un seguito, la loro esistenza in vita». Lo ammetta: ce l’ha con la Bonino. «No, però questa lagna che fanno ogni volta dà fastidio. E non mi esalta che proprio loro, con tutto il can can che fanno per tutelare se stessi, dimostrino una tutela più blanda, o addirittura opposta, quando vengono lesi i diritti degli altri». Sul suo blog ha parlato di «golpe» dei giudici. Se l’accidente fosse successo al Pd, che cosa sarebbe accaduto? «Sarebbero in piazza da giorni, saremmo al delirio. D’altronde ricorda il caso della Mussolini, che nel 2005 presentò 871 firme false, come fu acclarato da un processo? Si rinchiuse in un camper, fece lo sciopero della fame... All’epoca faceva comodo alla sinistra che togliesse voti a Storace, e dunque ci fu un’ondata di simpatia che portò alla riammissione. Ecco, queste due cose non le ammetto: mettere la democrazia nelle mani dei giudici e agire solo per convenienza. Oggi il Pd si dovrebbe accordare con Berlusconi sulla soluzione. E poi puntare sul ridicolo di questa loro classe dirigente: incapace a governare se stessa, figurarsi il Paese».
(Sono un anonimo ex di destra che da 15 anni si astiene dal votare perchè non reputa più i politici di destra di centro e di sinistra in grado di governare questo paese) credo che la questione riguardi un regolamento per la presentazione delle liste. Se le norme di questo regolamento non sono state rispettate (da quanto ho appreso dai telegiornali se ancora questi possono essere considerati delle fonti di informazioni affidabili) perchè deve essere fatto un decreto ad hoc solo perchè l'interessato, sbadato e presunto ignorante (perchè evidentemente ignora il regolamento e non è stato capace di seguirlo) partito (pdl in questo caso)è al governo con una forte maggioranza? Se fosse stato un altro partito (ad esempio il pd senza L, secondo partito d'Italia che però è all'opposizione) pensate che la maggioranza avrebbe fatto lo stesso? Quindi lasciamo stare la rivendicazione della libertà di voto, ci sono altre liste regolarmente candidate; si è liberi di votare una di quelle. C'è poi un altro squallido lato della vicenda; come mai il "partito del fare" il primo in Italia non è stato capace di presentare una semplice lista? Queste sono le persone (grandi politici e giuristi) che dovrebbero governarci? Infine ciò che più mi preoccupa è il messaggio che questo decreto di legge può mandare (sulla riga dei condoni, delle amnistie, degli indulti, dello scudo fiscale, degli ammorbidimenti delle pene ai colletti bianchi, degli appalti truccati che tanto hanno caratterizzato il nostro paese). Ora cito un blogger che rende in modo chiaro le ripercussioni di un tale decreto di legge: "un decreto legge del genere suona tanto come:-Non vi conviene rispettare le regole, perché se doveste farlo, arriverà sempre qualcuno che non le ha rispettate e vi fotte.
Chissà perchè questo simpatico fatterello mi ha fatto pensare al genitore facoltoso che per sanare la mascalzonata del figlio ciuccio e presuntuoso si offre di finanziare la palestra nuova...e diventa pure un benefattore.
Non ho piu parole per esprimere il disgusto di questa classe dirigente,troppe ne abbiamo dette, bisogna cominciare ha muoversi questi lestofanti ci portano verso il fascismo SVEGIAMOCI.
vista la situazione proporrei "ad listas"...
RispondiEliminaSolo un errore: la tortura in Italia non è reato.
RispondiEliminaSe voi non ci foste, bisognerebbe inventarvi...
RispondiEliminaA quando un generatore automatico d ex stragisti neri iscritti al partito radicale?
RispondiEliminaLa versione vera è persino più spudorata di quella di Metilparaben:
RispondiEliminahttp://ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2010/03/05/visualizza_new.html_1730309607.html
Ci sta poco da ridere.
RispondiEliminaQuesti cialtroni ci hanno fatto entrare in una guerra civile, che ce ne rendiamo conto o no.
Mario Adinolfi, 39 anni, eterno giovane, centrista rampante, esponente della minoranza Pd. Chi se lo sarebbe mai aspettato: lei un «volterriano».
RispondiElimina«Ebbene sì».
Battersi fino alla morte per il diritto dell’avversario di dire la sua. Senso di giustizia o machiavellismo?
«Non mi piace vincere a tavolino. Diamo a quelli del Pdl il diritto a essere votati, e poi in campagna elettorale non li faremo votare... Li stracceremo puntando sulla sciatteria della loro classe dirigente».
Sa più di Machiavelli che di Kelsen.
«M’intendo poco di diritto, ma va spiegato ai cittadini che la democrazia è un valore persino superiore alla legge. Non è come aggirare una multa. Le faccio un esempio un po’ estremo: se fossimo nella Germania nazista e la legge imponesse di denunciare la presenza di ebrei nei luoghi di lavoro, come occorrerebbe comportarsi? La democrazia è un valore troppo delicato e importante, per poterselo giocare sui cavilli. La democrazia viene mille leghe prima della burocrazia».
Max Weber non sarebbe d’accordo: sul valore della legittimità burocratica ci si gioca persino l’uguaglianza tra i cittadini. Chi spiega d’ora in poi ai piccoli partiti che devono raccogliere le firme e seguire le regole?
«La differenza c’è, invece, perché il Pdl ha già dimostrato alle elezioni di avere una consistenza molto più che sufficiente. Differente il discorso per i piccoli, che devono dimostrare di avere un minimo di seguito. Questa è la ratio della norma: porre un filtro affinché non si presenti alle urne uno che l’ha deciso la sera prima».
Quindi il suo buonsenso consiglierebbe due pesi e due misure.
«Ha mai visto un banchetto di raccolta firme per elezioni? Io no. Non si capisce come vengano prese le centinaia di migliaia di firme per ogni elezione. La trafila è talmente faticosa e macchinosa, che viene espletata in maniera poco corretta da tutti. Il resto lo fanno le circostanze...».
Non si rischia una poco raccomandabile «dittatura delle maggioranze»?
«Guardi che esiste già una norma, per Politiche ed Europee, che esonera dalle firme chi dispone di un gruppo parlamentare. Andrebbe estesa a tutte le elezioni».
Così, per esempio, i Radicali nonostante il loro passato, la loro visibilità, ogni volta dovrebbero raccogliere firme.
«Oscillano tra l’1 e il 2 per cento ed è giusto che dimostrino ogni volta d’avere un seguito, la loro esistenza in vita».
Lo ammetta: ce l’ha con la Bonino.
«No, però questa lagna che fanno ogni volta dà fastidio. E non mi esalta che proprio loro, con tutto il can can che fanno per tutelare se stessi, dimostrino una tutela più blanda, o addirittura opposta, quando vengono lesi i diritti degli altri».
Sul suo blog ha parlato di «golpe» dei giudici. Se l’accidente fosse successo al Pd, che cosa sarebbe accaduto?
«Sarebbero in piazza da giorni, saremmo al delirio. D’altronde ricorda il caso della Mussolini, che nel 2005 presentò 871 firme false, come fu acclarato da un processo? Si rinchiuse in un camper, fece lo sciopero della fame... All’epoca faceva comodo alla sinistra che togliesse voti a Storace, e dunque ci fu un’ondata di simpatia che portò alla riammissione. Ecco, queste due cose non le ammetto: mettere la democrazia nelle mani dei giudici e agire solo per convenienza. Oggi il Pd si dovrebbe accordare con Berlusconi sulla soluzione. E poi puntare sul ridicolo di questa loro classe dirigente: incapace a governare se stessa, figurarsi il Paese».
E come vinciamo con stronzi del genere?
Pronti alle barricate quelle vere.
RispondiElimina(Sono un anonimo ex di destra che da 15 anni si astiene dal votare perchè non reputa più i politici di destra di centro e di sinistra in grado di governare questo paese) credo che la questione riguardi un regolamento per la presentazione delle liste. Se le norme di questo regolamento non sono state rispettate (da quanto ho appreso dai telegiornali se ancora questi possono essere considerati delle fonti di informazioni affidabili) perchè deve essere fatto un decreto ad hoc solo perchè l'interessato, sbadato e presunto ignorante (perchè evidentemente ignora il regolamento e non è stato capace di seguirlo) partito (pdl in questo caso)è al governo con una forte maggioranza? Se fosse stato un altro partito (ad esempio il pd senza L, secondo partito d'Italia che però è all'opposizione) pensate che la maggioranza avrebbe fatto lo stesso? Quindi lasciamo stare la rivendicazione della libertà di voto, ci sono altre liste regolarmente candidate; si è liberi di votare una di quelle. C'è poi un altro squallido lato della vicenda; come mai il "partito del fare" il primo in Italia non è stato capace di presentare una semplice lista? Queste sono le persone (grandi politici e giuristi) che dovrebbero governarci?
RispondiEliminaInfine ciò che più mi preoccupa è il messaggio che questo decreto di legge può mandare (sulla riga dei condoni, delle amnistie, degli indulti, dello scudo fiscale, degli ammorbidimenti delle pene ai colletti bianchi, degli appalti truccati che tanto hanno caratterizzato il nostro paese). Ora cito un blogger che rende in modo chiaro le ripercussioni di un tale decreto di legge:
"un decreto legge del genere suona tanto come:-Non vi conviene rispettare le regole, perché se doveste farlo, arriverà sempre qualcuno che non le ha rispettate e vi fotte.
Cosa succede se perde le elezioni?
RispondiEliminala società Italiana rispecchia le Porcate dei nostri polici
RispondiEliminaChissà perchè questo simpatico fatterello mi ha fatto pensare al genitore facoltoso che per sanare la mascalzonata del figlio ciuccio e presuntuoso si offre di finanziare la palestra nuova...e diventa pure un benefattore.
RispondiEliminaNon ho piu parole per esprimere il disgusto di questa classe dirigente,troppe ne abbiamo dette, bisogna cominciare ha muoversi
RispondiEliminaquesti lestofanti ci portano verso il fascismo SVEGIAMOCI.
??Chi sputtana l'Italia????
RispondiEliminaE lo domandi chi sputtana l'Italia non te ne sei ancora accorto?ma dove vivi nella Padania
RispondiEliminaIo comunque i banchetti di raccolta di firme delle elezioni li ho visti, ed ho pure firmato in occasione di elezioni passate.
RispondiEliminaahahah
RispondiEliminaconsiderando il livello di qualità delle leggi prodotte, probabilmente il governo si affida davvero a questo sito!