30 marzo 2010

L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio

Via 99 Posse.

8 commenti:

  1. Non ho niente a favore della Polverini, ma questi scatti fatti in estemporanea ed estrapolate dal contesto vogliono veramente dire poco... Al mare me ne potresti fare 100 di foto così, tutte le volte che chiamo i bambini e gli dico di tornare a riva... :)

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  2. pensa te che Hitler pensava la stessa identica cosa

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  3. neppure io sono a favore della polverini.. ma qua non si tratta di invidia e odio... solo rosicaggine

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  4. Sono d'accordo con Gianluca. Immagini come queste vanno contestualizzate, altrimenti non solo non valgono niente, ma possono essere controproducenti.

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  5. Secondo me c'è poco da contestualizzare, ma al di là del buttarle la croce addosso per una foto che non prova niente, io ci vedo un messaggio chiaro e un segno dei tempi. Il fascismo è di moda.
    Siamo alla deriva.

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  6. @knitting bear: grazie per aver compreso. Un'immagine si può usare anche come simbolo, al di là del contesto in cui collocarla. Sono perfettamente convinto, come voi, che Renata Polverini non stesse facendo il saluto romano: però quell'immagine, secondo me, simboleggia quello che è successo in queste elezioni e il forte contrasto tra le proclamazioni di amore e le sue declinazioni. Tutto qua.

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  7. Per un lemmario analogico dell’odio
    di V.S.Gaudio

    Odio , fosse ostilità, astio, acredine, o forse è disprezzo o inimicizia, avversione, sentite questa: incompatibilità o antipatia, va là, e pure rifiuto, rancore, risentimento e , se ci si riferisce alle azioni, i verbi che ci si tira dietro sono: detestare, aborrire, disprezzare, guardare di traverso, avercela a morte con qualcuno, schizzare bile, mi piace, voler male; c’è, tornando ai sostantivi, malevolenza, discordia, rivalità, tensione, situazione tesa, i rapporti sono tesi, ma quali? I nostri, forse, muro contro muro, guerra fredda, ma dov’è, vi pare che Bersani, Franceschini, D’Alema, Veltroni siano da guerra fredda, il nostro odio è acerrimo, accanito quanto inveterato, bieco, atroce, feroce, immenso, implacabile, dài, ce lo vedi Veltroni nell’odio implacabile et anca bieco, che si fa ostile, animoso, sprezzante, astioso, siamo alle persone e agli aggettivi, ce lo vedi Bersani rivale, antagonista, con l’odio di classe, implacabile, istintivo, un odio cieco, ce lo vedi Franceschini schizzare bile? Passerebbero questi “moschettieri” a vendicarsi? Male per male, sfidare a duello, dare una lezione, ripagare con la stessa moneta, regolare i conti, non lasciare impunito l’affronto, l’offesa, o , almeno, prendersela un po’, legarsela al dito, rizzare il capo, incappellarsi, dài stiamo trangugiando bocconi amari; dall’offesa all’ira, cazzo un po’ di irritazione, indignazione? Scaldarsi, riscaldarsi, farsi cattivo sangue, perdere la pazienza, le staffe, la tramontana, la trebisonda, stiamo perdendo sempre, incavolatevi, siete un pochino contrariati? Inalberarsi, no, non ancora, e quando? Avevamo la quercia, lo ricordate? Non è ancora giunto il tempo di vedere…rosso?

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  8. «Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.»
    A. Einstein

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