03 aprile 2010

Aggiungo al post che segue

Ale, Cantalamessa ha detto qualcosa di peggiore, se possibile.
Ha detto che secondo il suo fantomatico amico ebreo "il passaggio dalla responsabilità e colpa personale a quella collettiva mi ricordano gli aspetti più vergognosi dell'antisemitismo". Ecco, forse andrebbe approfondito il pensiero di Cantalamessa riguardo il parallelo tra le colpe personali dei preti (e parliamo di pedofilia, non ce lo dimentichiamo) e le colpe personali dei singoli ebrei, rispetto alla asserita colpa collettiva dei primi e dei secondi.
Sarebbe carino che Cantalamessa (o il suo fantomatico amico, ché è lo stesso) ci aiutasse a capire meglio e indicasse con esattezza le “responsabilità e colpe personali degli ebrei” che li avrebbero resi "vittime della violenza collettiva".
E nel caso, con "violenza collettiva", avesse voluto richiamare l'olocausto, perchè sento proprio puzza di questo, mi pare utile ricordare che nel primo caso la violenza collettiva ha preso la forma dei forni crematori, mentre nel secondo di processi regolati dai codici penali di fronte ai Tribunali di Stato.
Non mi pare una differenza sottile.

15 commenti:

  1. Non è una differenza da poco, in effetti. Grazie. :-)

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  2. Ora le vittime sono loro? Che poi, come ben dici, la comparazione di Cantalamessa non ha alcun senso.
    Ma poi mi soffermo sul suo cognome e tutto mi è più chiaro.

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  3. x i trogloditi del io amore tu odio,tu odio io amore,il messaggio è passato....rimangono i professionisti della comunicazione migliori del mondo.
    Mirko

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  4. Questa è una Chiesa sempre più nana e meschina. Il suo orizzonte continua ad essere la conservazione del potere e la sopravvivenza dell'apparato e dei privilegi. Come un qualsiasi organo di bassa politica, si potrebbe dire che vivono di religione e non per la religione.
    Si affannano ad alzare palizzate e muri per proteggere la loro verità che si ostinano a voler affermare come unica mentre la loro grandezza potrebbe manifestarsi solo nell'apertura verso il mondo e il diverso religioso, nello sforzo di una sintesi superiore alle dottrinelle sparse e in conflitto tra loro.
    E avendo al centro sempre e solo l'uomo che, semmai avesse bisogno di Dio, non avrebbe necessità di distinguere quale maglietta e di quale squadra egli indossa.
    Ma questa grandezza non c'è e non se ne vede nemmeno un puntino all'orizzonte. Al momento la Chiesa e tanti suoi preti sono immersi fino al collo nella cacca dei loro comportamenti spesso criminali e sono incapaci di fare l'unica cosa giusta, cioè inginocchiarsi davanti al loro Dio e alle vittime e chiedere semplicemente perdono e affidare alla giustizia civile tutti i colpevoli.
    E poi riformare profondamente loro stessi e la loro struttura, provare a tornare tra la gente e condividere, senza giudicare o assolvere, vivendo e aiutando a vivere.

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  5. si anche a me aveva fatto effetto quel passaggio: diciamo che in una sola frase c'era più di una mostruosità.

    Mi dispiace che proprio quando c'è più bisogno dei radicali, i radicali perdano d'efficacia ..

    Saluti

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  6. Per non parlare del passaggio da colpa personale a colpa collettiva che è concettualmente analogo a quello del peccato originale della loro dottrina.

    Cantalamessa a implicitamente criticato il peccato originale, senza rendersi conto che è la base del suo (osceno) credo.

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  7. Daniele che ha Senso: l'AntiComunista4 aprile 2010 alle ore 10:02:00 CEST

    Anche da questo articolo si evince una profonda ignoranza storica di quanto avvenuto in era preLenin da parte di tutti voi, sinistri sostenitori di blog sinistri.
    Dovete sapere che l'antisemitismo non nasce con la Germania nazista, è un atteggiamento del mondo cristiano e non solo (prima ancora c'era il mondo romano, quello egizio e quello assiro) verso il popolo ebreo. Nel Medioevo nella liturgia cristiana in un determinato passo si commentava il popolo ebreo come responsabile di TEICIDIO. Oggi la chiesa ha fortunatamente eliminato questa clausola dalla liturgia, ed ha chiesto perdono per aver incitato per secoli i cristiani all'odio contro gli ebrei. L'accusa di teicidio deriverebbe dal fatto che gli ebrei di fronte alla sentenza di Ponzio Pilato avrebbero preferito crocifiggere Gesù anzichè Barabba, sostenuti dai Sommi Sacerdoti.
    E' così che le colpe individuali dei Sommi Sacerdoti sono ricadute sulla collettività degli Giudei, collettività dalla quale, per altro, venivano anche i primi apostoli e seguaci di Gesù. Come al solito si è fatta di tutta l'erba un fascio.
    Se questa spiegazione non vi convince ve ne posso aggiungere un altra: nel Medioevo la maggioranza di ebrei sparsi per l'Europa aveva un buon livello di educazione e faceva lavori che non portassero ad un eccessivo sforzo fisico al fine di poter rispettare il riposo del sabato. Questo li ha portati a fare mercanti, banchieri e prestatori di soldi a tassi poco piacevoli.
    Dunque dalle colpe individuali di questi usurai è nato il sentimento collettivo contro l'intera comunità di ebrei. Non è un caso che in molti dialetti italiani si usi ancora l'espressione "sei un rabbino" per intendere "sei un tirchio" "sei uno sfruttatore" etc etc.
    Il discorso di Cantalamessa va inteso come il vecchio motto: "non fare di tutta l'erba un fascio", perchè la storia ci insegna che quando si è ragionato così si sono sterminate popolazioni intere: i Cristiani a Roma, le Streghe nel Medioevo, gli Indiani di America, gli infedeli nelle crociate e nelle jiahd. E se questo è vero domani si stermineranno di nuovo i Cristiani.
    E voi sinistri, così bravi nel diffondere il messaggio di tolleranza e di accettazione delle diversità, vi macchierete dell'antica colpa di intolleranza!

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  8. Caro Daniele che ha Senso, grazie per la lezione di storia.
    Tuttavia, continuo a credere che Cantalamessa volesse proprio calcare il solco del paragone con la violenza collettiva subita daglie ebrei durante il nazismo.

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  9. a parte che un post sulle origini dell'antisemitismo c'era stato gia' qualche mese fa proprio su questi schermi (ma l'amico caricato a molla sulla frequenza dell'anticomunismo salta fuori oggi a darci la lezioncina: grazie, per sempre grati !), oggi il nostro, e parlo di Cantalamessa, s'e' scusato, come un Cota qualsiasi.

    Sembra quasi una moda: oggi insulto gratuitamente qualche migliaio di persone o dico le cazzate piu' invereconde, tanto poi domani potro' sempre dire d'essermi sbagliato. Ma perche' non contate fino a 10 prima di aprir bocca ? Cosi' poi vi evitate anche le scuse che puzzano di falso...

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  10. Daniele che ha Senso: l'AntiComunista4 aprile 2010 alle ore 12:50:00 CEST

    Mi diletto sempre a dare lezioncine di storia, non c'è di che... se volete vi lascio il numero e facciamo 50 euro a ora va bene?
    Comunque non si può fare il processo alle intenzioni, Cantalamessa ha parlato di antisemitismo senza specificare nazismo o non nazismo. Dunque se critichiamo le parole, dobbiamo fare attenzione alle parole che ascoltiamo, senza lasciarci prendere da deduzioni illogiche o da allusioni più o meno marcate. Quello ha detto, quello siamo liberi di commentare.
    Per quanto riguarda la moda del tirare il sasso e poi nascondere la mano sono d'accordo con gianni, ma non possiamo farci nulla. Oggi si usa così perchè siamo rappresentati da gente così perchè in fondo la maggioranza di noi è così.
    Staremo a vedere.

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  11. Parla per te e solo per te. E smettila di dire sciocchezze sul modo di interpretare ciò che si ascolta e nello specifico le parole di quel frate.
    E' stato prontamente smentito dal Vaticano che si è dissociato, padre Lombardi non ha detto che abbiamo capito male noi.
    Tanto che oggi le parole di Sodano rivolte al Papa confermano appieno il senso di quell'intervento e lo recuperano.
    Chiacchiericcio, calunnie, generalizzazioni, la colpa di alcuni che diventa di tutti.
    Mentre la questione non è assolutamente questa e insistervi serve solamente a fare ammuina, a erigere il muro del vittimismo a protezione di gravissimi errori e complicità di massimi esponenti della Chiesa.

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  12. Daniele che ha Senso: l'AntiComunista4 aprile 2010 alle ore 17:04:00 CEST

    Il fatto che il Vaticano abbia smentito significa che le parole di Cantalamessa avrebbero potuto essere fonte di fraintendimento (e lo sono state), e visto che le ha pronunciate una persona così vicina al Papa ci doveva essere una presa di distanze istituzionale ovvia.
    Quello che io ritengo è che se si vuole parlare di pedofilia, parliamone. Che vengano accusati, processati e condannati i colpevoli. Ma nel momento in cui un esponente della Chiesa dice di fare attenzione a non generalizzare, non vedo perchè si debba così fortemente criticare. Molti lettori non abbastanza critici facilmente tendono alla generalizzazione, specialmente quando l'oggetto della critica è la Chiesa che ha molto da farsi perdonare.
    Le parole del frate secondo me non hanno nessun contenuto errato, e se le si esamina con onestà intellettuale, senza lasciarsi prendere dalla smania delle allusioni, anche il parallelo è fondato.
    Caro Antonio g., non sai quanta voglia ho di smetterla di dire sciocchezze; preferirei che nel prossimo intervento mi citassi le sciocchezze che ho detto, così da poterci ragionare e laddove necessario, correggermi. Le minacce vuote di contenuto non mi piacciono.
    Quanto al parlare solo per me debbo dedurre (visto che non me lo dici) che fai riferimento al discorso del dire una cosa e poi del smentirla. Io ho detto che in fondo la maggioranza di noi è così. E l'ho detto riflettendo sulle parole di gianni, il quale per primo ha parlato di "moda", la quale , si sa, indica un atteggiamento molto frequente. Per chi è pratico di statistica la moda è addirittura la modalità più frequente.
    E' per questo che ho parlato di maggioranza che lancia il sasso e nasconde la mano. Quanto a me, mi dispiace, ma appartengo alla minoranza che non nasconde la mano, altrimenti adesso avrei dovuto dire di essermi sbagliato sul mio discorso "politically not correct".

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  13. Credo di aver specificato dove hai applicato la sciocchezza. Le parole erano inequivoche e la Curia si è affrettata a smentirle e il frate a scusarsi.
    Io non ti ho minacciato, ho solo criticato con severità una tua riflessione superficiale che trascurava il contesto e la gravità delle parole dette da quel frate durante un momento particolarmente importante della liturgia cattolica.
    Parole gravi anche per l'obiettivo evidente di invocare il complotto, il pogrom, e coprire le responsabilità evidenti di specifici preti e prelati , a tutti i livelli.
    Operazione ripetuta oggi da Sodano con l'abbraccio al Papa e la svalutazione dei fatti a chiacchiericcio.
    In quanto al sasso e alla mano, ti ho solo chiesto di non generalizzare. La moda e così fan tutti, il rischio è di accettare come moneta corrente comportamenti mediocri.
    Buona domenica, quel che ne rimane.

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  14. Daniele che ha Senso: l'AntiComunista4 aprile 2010 alle ore 18:34:00 CEST

    Criticare con gravità (meglio gravità, severità è un po' troppo anglofono) è un conto, intimarmi di tacere è un'altra cosa. Comunque se questo è il modo di criticare tuo, accetto la critica grave. Sul fatto che la mia riflessione fosse superficiale non transigo. Superficiale forse è lasciarsi trasportare dall'onda accusatrice dei media senza fermarsi un attimino a riflettere sul significato delle parole che sono state dette, senza valutare se il giudizio espresso sia stato amplificato dai commenti che si sono rincorsi nelle poche ore passate. In questo blog avete il privilegio di trovarvi tutti d'accordo, ingiuriando tutti insieme lo stesso bersaglio. Leggendo i vostri commenti non ho trovato una sola voce fuori dal coro. Ogni commento è amplificato da quello successivo. Nessuno si è chiesto con giudizio critico suo proprio se quelle parole fossero state fraintese. Il fatto che ci sia stata la smentita non necessariamente sottintende una accusa sostanziale al contenuto delle parole. In un mondo mediatico come il nostro è necessario smentirle per evitare di fomentare ulteriori fraintendimenti e peggioramenti della situazione. Per questo ti chiedo di non usare più la smentita e gli atti del Vaticano successivi come indicatori di assurdità delle parole del frate.
    Sul coprire preti e prelati vari sono d'accordo con te, non vanno coperti; non penso però che le parole intendessero difendere i colpevoli, quanto tutelare gli innocenti che per somiglianza di ruolo e con spirito generalizzante potevano essere indicati come colpevoli.
    Anche tu mi chiedi di non generalizzare sul sasso e la mano, quindi siamo d'accordo no? La moda è così fan molti, non bisogna accettare questi comportamenti mediocri; io li ho constatati senza esprimere giudizio. Speriamo che le cose cambino, ma per il momento mi sento molto pessimista a riguardo.

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  15. http://www.corriere.it/cronache/10_aprile_08/carcere_morto_detenuto_benevento_4db9cac4-42fa-11df-ad88-00144f02aabe.shtml

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