11 aprile 2010

Il razzismo non esiste

Il Tribunale di Treviso ha stabilito che dire a un senegalese "negro di merda" è un'ingiuria, ma non di tipo razzista.
A questo punto sarebbe interessante chiedersi quale possa essere, un insulto razzista, se "negro di merda non lo è: magari "negraccio del cazzo"? O "negrone dei miei coglioni"? Oppure "negroide della minchia"? Direi di no, perché si tratterebbe di espressioni sostanzialmente equivalenti a quella in questione.
Sapete come la vedo io? Se si stabilisce che infamare una persona accostando una parolaccia al colore della sua pelle non è razzismo, si suggerisce implicitamente che il razzismo non esiste; così come affermare che "frocio di merda" non sia un insulto omofobo equivarrebbe a dire che non esiste l'omofobia, o sostenere che "ebreo del cazzo" non sia un'offesa antisemita sarebbe come teorizzare che non esiste l'antisemitismo.
L'occasione, quindi, mi è gradita per ringraziare il Tribunale di Treviso: con una semplice sentenza ci ha liberato di un problema che credevamo di portarci dietro da secoli, e che invece, a quanto pare, non c'è mai stato.
Basterebbero altre due o tre pronunce del genere e questo posto diventerebbe un paradiso terrestre.

18 commenti:

  1. Allora dire "grassone del cazzo" sarebbe discriminazione degli obesi? L'ingiuria razzista si diastingue dall'ingiuria semplice per la sua gratuità. Nel caso di specie, invece, sembra verosimile che il commerciante abbia insultato il senegalese nel corso di un litigio. Il riferimento al colore della pelle aveva quindi l'unico fine di ledere l'onore ed il decoro della persona, non di discriminare la persona o di oltraggiarla gratuitamente in ragione del colore della sua pelle. Quindi non è razzismo.
    Sarebbe razzismo, invece, se mi mettessi a gridare "negro di merda" dal balcone della finestra a tutti i passanti di colore solo perché sono neri.
    Se invece, affacciato al balcone, dessi, rispettivamente, del "negro di merda", dello "spilungone rincoglionito" e del nano schifoso ad un automobilista nero, uno molto alto e uno molto basso che parcheggiassero davanti al mio passo carraio, non sarei razzista.
    L'indagine sull'elemento psicologico della condotta è un principio di civiltà giuridica. Dimenticarsene in nome di un astioso livore politicizzantr' questo ci porta indietro di trecento anni...

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    1. Anonimo, chedo tu abbia dei problemi psicotici.
      Ti consiglio di fare una cura di neurolettici.
      Se non sapessi di cosa sto parlando cosa molto probabile puoi allargare la tua conoscenza qui:
      https://it.wikipedia.org/wiki/Neurolettico

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  2. Giudice di merda o Anonimo di merda pure?

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  3. @Anonimo 16.02.00

    Se puoi dimostrarmi che l'essere sovrappeso in Italia conferisce lo stesso stigma sociale dell'essere straniero,che ampi settori della politica e dell'informazione veicolano una ideologia che suggerisce neanche tanto velatamente un minor valore (o addirittura nulla) alle persone con problemi di peso e che abitualmente sul nostro territorio cittadini del nostro Stato dichiarano di ritenere le persone sovrappeso colpevoli di qualunque problema (dalla criminalita' diffusa alla crisi economica)...
    ...ecco,se puoi dimostrarmi questo io ti daro' ragione.Diversamente continuero' a pensare che in un Paese in cui tutto cio' che ho scritto sopra si applica a individui di origini non-italiane dire "negro di merda" sia un insulto razzista.

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  4. @ motore

    Allora si dovrebbe dire che, visto che i fascisti indosano una camicia nera, chi indossa una camicia nera è fascista.

    Anche in questo caso, si giudicherebbe la sola condotta senza indagare l'animus di chi quella condotta pone in essere.

    In altre parole, ci si basa su di un dato di esperienza (un razzista- di quelli colla tunica ed il cappuccio bianco ed il facello acceso in mano- dice negro di merda a un immigrato prima di bruciargli la casa) e lo si estende indiscriminatamente (chiunque dice nero di merda- anche un frequentatore di osterie un po' alticcio che, camminando per strada barcollante si fa quasi investire da un immigrato in bicicletta- è razzista).
    Il meccanismo è lo stesso in forza del quale a partire da un caso particolare (un individuo di colore ha rubato) si giunge ad una conclusione generale (gli individui di colore rubano).

    E visto che ogni essere umano merita di essere giudicato come individuo, tutti, anche i trevigiani meritano un giudizio circostanziato e contestualizzato delle loro azioni.

    O sono tutti leghisti bifolchi, razzisti ed evasori?

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  5. "Allora dire "grassone del cazzo" sarebbe discriminazione degli obesi? L'ingiuria razzista si diastingue dall'ingiuria semplice per la sua gratuità. Nel caso di specie, invece, sembra verosimile che il commerciante abbia insultato il senegalese nel corso di un litigio. Il riferimento al colore della pelle aveva quindi l'unico fine di ledere l'onore ed il decoro della persona, non di discriminare la persona o di oltraggiarla gratuitamente in ragione del colore della sua pelle. Quindi non è razzismo.
    Sarebbe razzismo, invece, se mi mettessi a gridare "negro di merda" dal balcone della finestra a tutti i passanti di colore solo perché sono neri.
    Se invece, affacciato al balcone, dessi, rispettivamente, del "negro di merda", dello "spilungone rincoglionito" e del nano schifoso ad un automobilista nero, uno molto alto e uno molto basso che parcheggiassero davanti al mio passo carraio, non sarei razzista.
    L'indagine sull'elemento psicologico della condotta è un principio di civiltà giuridica. Dimenticarsene in nome di un astioso livore politicizzantr' questo ci porta indietro di trecento anni..."

    Capisco cosa vuoi dire, però sinceramente io, che non sono razzista, se dovessi litigare per qualsiasi motivo con una persona di colore, mai e poi mai lo insulterei per il colore della sua pelle semplicemente perchè non è un insulto per me. Se una persona usa insulti di quel tipo è per forza di cose razzista perchè pensa che avere la pelle nera sia motivo di vergogna, altrimenti non li userebbe.

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  6. Dire che "negro di merda" non è un insulto razzista significa essere sfigati

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  7. @Anonimo 17:51:00

    No.
    Non e' affatto lo stesso ragionamento.
    Chi opera il ragionamento per cui alcuni individui stranieri delinquono quindi tutti gli stranieri delinquono assegna una responsabilita' a individui che di responsabilita' non ne hanno (gli stranieri che non delinquono).

    Chiunque dica "negro di merda" invece ha una responsabilita',poiche' compie una azione che nel ragionamento precedente non e' presente (dato che numerosi stranieri non delinquono).Se dicessi che tutti i trevigiani sono razzisti perche' alcuni lo sono o perche' hanno una amministrazione comunale razzista commetterei l'errore di cui tu parli.Ma io non ho detto questo.

    "Negro di merda" e' una frase razzista.Se la pronunci assumi un comportamento razzista.Se vuoi insultare qualcuno gli dai dello stronzo o del bastardo o del coglione o del pezzo di merda,che sono insulti "neutri".
    Se un individuo sceglie PROPRIO quell'insulto un motivo c'e'.Ed e' perche' si ritiene il colore della pelle ("negro") un segno d'inferiorita' o cmq di qualcosa di sgradevole.Ovvero esattamente cio' che propaganda l'ideologia razzista.

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  8. Ma hanno fatto verificare ad un perito che il negro non fosse davvero di merda? In quel caso non ci sarebbe nemmeno il realto di ingiuria.

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  9. Il Giornale: "L'episodio è del 2006, a Oderzo: l'extracomunitario porta capi da lavare in negozio, ma ha la disgrazia di salutare e uscire senza pagare, convinto di dover saldare al ritiro"

    Normalmente, se succede un fatto simile, il comerciante si rivolge educatamente al cliente spiegandogli che nel suo negozio il pagamento è anticipato.
    La domanda è:
    Questo commerciante avrebbe fermato con la stessa violenza verbale (a prescindere dal uso della parola "negro") anche un italiano? Magari uno che lo saluta con un "grasie e se vedemo"?
    Se poi gli dice pure "negro di merda" ... mah ...si possono trovare tutti i cavilli giuridici per dire che non è razzismo ma a me sembra abbastanza ovvio che lo sia. E senza nessun livore eh!

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  10. Ah, perché ora si fanno i distinguo in base alle situazioni. Chiunque dica "negro di merda" è un ignorante razzista. In qualunque caso, imo.

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  11. bah, io risolverei la diatriba con "primate dei miei coglioni"

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  12. L'anonimo che spara cazzate e' meglio che resti anonimo perché se avesse le palle di dire ste troiate con il suo nome e cognome sarebbe da riempire di ceffoni finche non capisce. Leghista del cazzo. Siete la rovina della civiltà, pezzi di merda. Andate tutti a ffare in culo

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  13. Questa suona un po' come

    Cartman: Sai tutte le volte in cui ti ho chiamato stupido ebreo? Non dicevo sul serio, non sei ebreo.
    Kyle: Si che lo sono, io sono ebreo Cartman!
    Cartman: Nooo, non essere così duro con te stesso

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  14. ...VBB...Allora vediamo di metterci d'accordo..xk qua mi sembra k nn si capisca una minchia...e mi sto leggermente rompendo il cazzo...
    Se dici a una persona dalla pelle scura "NEGRO" è assolutamente un'offesa, e potrebbe esserlo anke il fatto di distinguerlo dicendo cs NERO xk all'infine, diciamoci la verità nn sn proprio neri sn marroni, e i chiamati bianchi sn sl gli albini, dovremo cs dire k sn rosa...allora senza tnt giramente di parole, a logica, KAZZO TI HANNO FATTO LE PERS DI COLORE x exere trattate così di merda, e a qst punto qlcn agg..beh esistono, e io, anke tu...insomma si dice mlt dei malati di sindrome di down ma alla fine sn + intelligenti loro di voi, accettatelo il mondo è pieno di diversita, mediante tradizionalisti e sovversivi...e altri, dobbiamo soffermarci in qst KAZZO di KAZZATE..dai xò...

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  15. Indicare come "negro" un uomo di colore non è un offesa, la loro razza è negroide, come la nostra è caucasica. E' la durezza della parola che gli conferisce un significato volgare.
    Invece è un offesa indicare una persona di colore col l'appellativo "nero", ma all'udito non sembra un offesa perché il suono è più dolce.
    Qual'è secodo voi la frase più offensiva, tra questi esempi?
    A "Ti ricordi di quel negro.....?"
    B "Ti ricordi di quel nero.....?"
    C "Ti ricordi di quel caucasico......?"
    D "Ti ricordi di quell'asiatico.....?"
    E "Ti ricordi di quel giallo....?"
    F "ti ricordi di quel pelle rossa...?"
    G "di ricordi di quell'indiano....?"

    Le frasi offensive sono: B,E,F.
    Quindi è il "di merda" dopo il "negro" ad essere offensivo, ma non è razzista in quanto negro indica solo l'etnia.
    Come se ti chiamaserro "caucasico del cazzo"!

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  16. A mio parere state discutendo di una cosa che non esiste, in quanto discendiamo tutti dalla 1° generazione dell'uomo che nacque in africa e poi si sparse per tutto il mondo acquistando caratteristiche differenti in base al posto in cui si trovava. Nessuna persona è pura dal punto di vista razziale. Un esempio: i tedeschi che tanto predicavano l'esistenza di una razza pura hanno il 40% circa di geni slavi. Inutile ricordare che gli esseri umani con maggiore speranza di sopravvivenza sono quelli che hanno piu' geni diversi in quanto i loro sistemi immunitari sono come cemento. L'unico problema è farlo capire a chi, invece di leggere un buon libro, esce offendendo il romeno o il nero, non capendo che alla fine, la vera MERDA, è lui.

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