07 aprile 2010

La Ru486, ovvero una non-notizia

In Italia l'interruzione di gravidanza è legale dal 22 maggio del 1978, data in cui è stata approvata la Legge 194: da allora, com'è agevolmente riscontrabile facendo un giretto su Wikipedia, gli aborti sono stati praticati utilizzando una varietà di tecniche diverse, senza che i giornale abbiano mai avvertito l'esigenza di pubblicare un titolo grosso così ogni volta che ne veniva impiegato uno nuovo; il fatto che l'ultima di queste tecniche abbia carattere farmacologico anziché chirurgico non cambia alcunché, se si eccettua il fatto che si tratta di un metodo assai meno invasivo per il corpo umano rispetto ai precedenti, così come avviene normalmente in una miriade di altre applicazioni della medicina e della chirurgia.
Se ne desume con ogni evidenza che l'introduzione della Ru486 in vari ospedali italiani è una vera e propria non-notizia.
La notizia, quella vera, ci sarà quando qualcuno si rifiuterà concretamente di utilizzarla: siccome ho paura che la cosa avverrà molto presto, consiglierei agli amici giornalisti di risparmiare l'inchiostro per quel momento.

7 commenti:

  1. Secondo me se ne parla tanto perchè essendo, appunto, un metodo meno invasivo rispetto all'intervento chirurgico, può spingere più donne a ricorrere ad esso. Cioè, forse prima qualcuna non abortiva anche perchè temeva l'intervento... E' una mia opinione, non ho chiesto in giro. Così chi è contrario all'aborto alza la voce contro questo metodo.
    Naturalmente se c'è, come infatti c'è, una legge che lo permette, la battaglia è persa in partenza.
    Io sono contrario all'aborto e cercherò sempre di sensibilizzare la gente contro di esso, però nel rispetto della legge.

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  2. da fonte certissima; a Torino nel1970 bastava andare da un ginecologo famoso e farsi fare una iniezione di DepoProvera e l'effetto abortivo era garantito a costi altissimi.Ho il nome del ginecoloco ,ne conosco persino l'indirizzo (quartiere molto elegante) Non commento,lascio la palla a voi

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  3. Io non credo che un metodo meno invasivo possa far aumentare il numero degli aborti. Prendere la pillola per abortire non è come prendere una pastiglia xy contro il mal di testa e non capisco come certe persone possano pensare che sia così (non mi sto riferendo all'anonimo sopra, sto pensando a delle cose abominevoli sentite alla televisione). Non credo che una donna che decida di abortire con la RU lo faccia con la stessa leggerezza con cui, appunto, prenda una pastiglia per far passare il mal di testa. Credo sia una decisione terribile, sofferta, dolorosa. Anche nel caso in cui si è convinti di non volere quel figlio, non credo sia facile. Mai.
    Trovo abominevoli le parole di un cardinale (perdonatemi non ricordo il nome) che sosteneva che la pillola avrebbe favorito l'aumento degli aborti perchè la donna in questo modo si rendeva meno conto di quel che faceva (riassunto a grandi linee).
    Trovo terribili gli obiettori presenti in alcuni consultori che tentano di convincere una donna a non abortire.
    Trovo osceni i medici che fanno gli obiettori negli ospedali pubblici e poi nella loro clinica privata magicamente si dimenticano di essere obiettori (potere dei soldi).
    L'unico modo realmente efficace per far diminuire gli aborti è una sana educazione sessuale, e da quel che vedo in giro su questo punto in Italia siamo davvero in alto mare.
    Io sono favorevole all'aborto, ma questo non vuol dire che lo farei. Però intendo difendere il sacrosanto diritto alla scelta.
    Poter abortire non significa doverlo fare per forza, cosa che spesso chi è contrario dimentica.

    Domi

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  4. Perfettamente d'accordo con Domi, anche io non abortirei, ma impedire l'aborto con una legge, significa condannare alla morte per setticemia o complicazioni, milioni di donne per aver dovuto abortire a casa della vicina di casa, anziché in un ospedale. Impedire l'aborto NON impedisce l'aborto. Si fanno solo più morti.
    Non tutte le storie sono uguali. Nessuno può giudicare. Chiedete ad ogni donna cosa ne pensa dell'aborto. Nessuna vi risponderà che si tratti di una cosa da fare sovrapensiero. E' assurdo che che si possa pensare questo. Aborto fa rima con ferita, con dolore, con una cosa che non ti dimenticherai mai, finchè campi. Nessuno può giudicare. Nessuno deve farlo.

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  5. Dove si usa la pillola RU486 il numero degli aborti è calato. Non credo tuttavia che l'introduzione della pillola sia la causa del calo del numero degli aborti, ma il dato è una sicura smentita a chi parla di pericolo di aumento degli aborti.
    Vogliamo far calare gli aborti? Ottimo, esistono due strumenti: 1) educazione sessuale seria e non moralistica; e 2) campagne a favore del preservativo.

    p.s.: La "notizia vera" non è neppure quella del "qualcuno si rifiuterà concretamente di utilizzarla", ma momento che questo avviene già oggi. La possibilità di obiezione di coscienza da parte del medico, infatti, è riconosciuta anche per l'uso della pillola RU486. Blasi, il medico che ha somministrato la pillola a Bari, ad esempio, è l'unico in tutto il suo ospedale a non avere fatto obiezione di coscienza.
    La notizia vera, anche se vecchia ormai di anni e anni e anni, è che in Italia l'obiezione di coscienza esasperata - perché spesso motivata non da giustificabili posizioni etiche, ma piuttosto da meri calcoli di convenienza "politica" all'interno dei delicati e scandalosi equilibri di potere degli ospedali italiani - ha reso davvero arduo per una donna di vedere rispettato il suo diritto ad abortire.

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  6. personalmente credo che, dovesse mai capitarmi di dover abortire, sceglierei il metodo chirurgico perchè il non aver coscenza e ricordo del fatto allevierebbe un pochino il dolore enorme della perdita.
    Trovo orribile comunque che siamo sempre e solo noi ad apparire dei mostri per una scelta che il più delle volte o è presa in due, o è diretta conseguenza dell'incapacità dei maschietti di prendersi le proprie responsabilità, salvo poi ergersi a giudici.

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  7. Emy... Scusa, ma ho letto un po' di tempo fa il resoconto (raccapricciante, tra l'altro) di una donna che si è trovata a rischiar di passare ore ed ore tra i dolori delle doglie, a causa della scarsa copertura ospedaliera da parte di medici non obiettori.
    Il metodo abortivo che hanno utilizzato con lei è in pratica l'indurre un parto prematuro: dice infatti che in Italia non è possibile anestetizzare la donna e aspirare il feto.
    Quindi se l'aspirazione corrisponde al metodo chirurgico (non ne sono affatto sicuro, a dire il vero) non cambia nulla con la RU486: sempre sveglie c'è da rimanere.

    Fonte:
    http://www.glialtrionline.it/home/2010/04/10/%C2%ABabortirai-con-dolore%C2%BB-le-mie-100-ore-di-strazio-tra-leggi-e-obiettori/

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