CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI
07 maggio 2010
Siccome non sono fascista
Siccome non sono fascista, e siccome ritengo che cercare di impedire agli altri di dire pacificamente quello che pensano configuri un metodo fascista, sono del parere che i fascisti debbano essere lasciati liberi di manifestare quanto gli altri.
Ma gia` Karl Popper, ebbe a dire che "Dovremmo rivendicare, nel nome della tolleranza, il diritto a non tollerare gli intolleranti" dal momento che (se tollerati), gli intolleranti tenderanno a distruggere o a rendere meno rilevanti le posizioni dei tolleranti. Insomma, in certi casi, essere intolleranti con gli intolleranti e` solo giusto.
mi sembra che il 29 ottobre scorso tanti studenti romani abbiano assaggiato la concezione della liberta' di manifestare che le organizzazioni studentesche romane di destra hanno per le manifestazioni altrui.
in generale (e al di la' del caso specifico da cui e' nato questo post) affermare "io non sono fascista, percio' i fascisti devono avere lo stesso diritto di manifestare quanto gli altri" significa mettere in pericolo la propria liberta' consegnandola a chi la spazzera' via appena ne avra' la possibilita'.
capisco il tuo punto di vista, metil, perche' era anche il mio qualche tempo fa. ma devo dire che l'argomento di popper (citato da oscaruzzo) mi sembra molto piu' convincente.
Qualcuno si appella al "divieto di ricostituzione del partito fascista", ma non so quanto questa manifestazione possa esser vista sotto codesta fattispecie... Altri, e giustamente, ribadiscono il diritto/dovere di essere intolleranti con gli intolleranti, ma io non sono al corrente (ma potrei essere disinformato) di tentativi, da parte del "blocco studentesco", di impedire ad altri di farsi le loro manifestazioni...
Mi dispiace, ma resto convinto che il concetto di libertà di espressione non possa conoscere altre limitazioni che quella del confronto tra idee. La libertà di esprimere le proprie idee non è un bene che si possa limitare un pochino, o solo per alcuni: o c'è, e c'è per tutti, oppure basta che non ci sia per uno solo e viene meno tutta. Anche perché, andando oltre il caso di specie, ci si potrebbe domandare chi sia preposto a stabilire quali idee siano esprimibili e quali no: il che condurrebbe a problemi di non poco conto. Questo è solo il mio punto di vista, naturalmente, e ve l'ho scritto.
Sono antifascista. L'apologia al fascismo costituisce reato. E secondo la legge Scialba chiunque esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo o le sue finalità antidemcratiche commette un reato. Perciò i giovani fascisti non hanno il diritto di manifestare.
Un movimento che rivendica le sue radici (e non solo quelle) fasciste ("fascisti del terzo millennio" è la definizione di un 'simpatico' esponente torinese del Blocco), compresi i metodi squadristi e violenti di repressione di ogni forma di opposizione, non PUO' e non DEVE avere spazi di agibilità. E' chiaro che dobbiamo mantenere il rispetto per il diritto di espressione e di parola, ma l'organizzazione in associazioni che mirano a ricostituire il partito così come l'apologia di fascismo sono REATI. E' quindi illegale oltre che insensato che tali associazioni ottengano spazi tipici della democrazia e di un paese libero. In parole povere: che dicano quel che gli pare, ma a casa, con gli amici, non per strada, non nei luoghi e nei modi riservati alla politica, lasciatemi dire di nuovo, democratica.
E poi, metilparaben, "pacifico" è un termine che mal si associa a Casa Pound e le sue ramificazioni. Ci siamo già scordati di Tor Vergata?? E di Piazza Navona? Non si può pensare di lasciare spazi finchè vestono la faccia buona e condannarli quando fanno i cattivi, come dei bambini un po' monelli. La posta in gioco è troppo alta, è bene ricordarlo, senza allarmismi ma con determinazione. I metodi da loro preferiti e difesi rimangono violenti e repressivi, anche quando sfoderano i loro migliori sorrisi. E noi non possiamo fingere di non saperlo, nascondendoci dietro espressioni voltairiane che rischiano di diventare pericolosissime.
@Anonimo: il punto è che sono antifascista anch'io. E a me pare che ciò che ho scritto in questo post costituisca una declinazione non secondaria di quell'antifascismo.
Metil, i limiti li stabilisce la Costituzione. Certe "idee", piaccia o non piaccia, prefigurano un reato. Anche perché, altrimenti, davvero non avrebbero ragion d'essere molti dei nostri post dedicati a certe uscite leghiste: anche per esse pieno diritto di cittadinanza?
ps.: alleggerire un po' il codice del blog? Ci vanno tre ore a caricare le pagine...
Danie', non c'è dubbio che dal punto di vista giuridico alcuni comportamenti configurino dei reati, e come tali vadano puniti: altro è però, ne converrai, cercare di impedire che una manifestazione abbia luogo. Se uno una manifestazione la vuole fare, che la faccia pure: se poi durante quella manifestazione vengono posti in essere comportamenti contrari alla legge, che vengano puniti. Ma il divieto preventivo proprio non mi va giù. Quanto ai leghisti, ti faccio notare che nessuno di noi (almeno non io) ha mai detto né pensato che debba essere impedito loro di dire quello che pensano: anzi, è bene che siano liberi di dirlo, in modo che tutti sappiano cosa pensa quella gente e siano messi nelle condizioni di criticarla (compresi noi, che se a quei tizi fosse stato impedito di parlare non avremmo scritto i post, ma cosa ben più grave non saremmo stati informati, come tutti gli altri, di punti di vista che riteniamo odiosi, anche se quei punti di vista sarebbero esistiti lo stesso). Insomma, al di là degli aspetti strettamente giuridici io preferisco sempre che uno le cose le possa dire: anche perché se non potesse il problema non sarebbe rimosso, ma semplicemente occultato. Spero di essere stato chiaro. P.S. è un template di quelli standard di Blogger... più di questo che posso fare per alleggerirlo?
Il diritto di esprimere le proprie opinioni, in un sistema democratico, è riservato esclusivamente a chi accetta i presupposti della democrazia stessa, altrimenti ci vedremmo costretti ad accettare che abbia diritto di cittadinanza qualsiasi idea, anche la più perversa. Il rispetto delle idee altrui o è un fatto reciproco o non funziona. La nostra Costituzione non è a-fascista, è anti-fascista e per scelta ben meditata da parte dei costituenti (cfr. i dibattiti dell'Assemblea). Per cui: NON SONO D'ACCORDO CON METILPARABEN
(sono le api di Facebook e Twitter che rallentano... io opterei per un pulsante di condivisione universale esterno, che linki a quei network senza però dipendervi direttamente - soprattutto Facebook, che quanto a velocità..........).
E' bello parlare di libertà di espressione ma vorrei ricordarvi che sempre più spesso leggiamo di aggressioni xenofobe e omofobe. Nel nostro paese esiste un emergenza legata al dilagare di gruppi di ispirazione neofascista e abbiamo il dovere (etico e morale) di arginare e ostacolare il fenomeno.
Arginare e ostacolare? Direi di più: combattere. Ma io sono convinto che il miglior modo per combattere sia il confronto tra le idee, non i divieti. Altrimenti non sarei un blogger. :-)
A sinistra, o presunta tale, si avvertono divisioni: "Il Blocco Studentesco (l'organizzazione studentesca degli autodefiniti "fascisti del terzo millennio" di Casa Pound) ha il diritto di manifestare le proprie idee". Già, certo. Le loro idee però hanno fallito, e questa non è un'opinione. La storia le ha già giudicate. Hanno fallito nel ventennio di dittatura, con un italietta prostrata ai piedi di un visionario guerrafondaio, hanno fallito nelle guerre inutili (come tutte le guerre) fatte in nome di presunte supremazie di razza, hanno fallito nei campi di concentramento e sterminio, hanno fallito nelle deportazioni, hanno fallito nella guerra intestina che insanguinò l'Italia. Fallito. Tutti hanno diritto di manifestare le loro idee, purché queste non siano di matrice violenta. Il fascismo è violento intrinsecamente, altrimenti sarebbe qualcos'altro. Sarebbe democratico. Avete fallito voi, e fallisce chi reputa che le vostre idee siano potabili. Diamogli la piazza, diamogli una lista, il permesso di candidarsi, quindi, nel caso, di vincere e di governare. Il permesso di riorganizzare squadroni, di manganellare, di elargire olio di ricino o nuove saporite bevande, di allestire campi, di effettuare rastrellamenti. Di allearsi con altri falliti. A quel punto occorrerà ricacciarli indietro, ma per farlo, oggi come allora, occorrerà versare molto sangue. Da li, per anni, staranno a testa china. Poi gli verrà permesso di rialzarla, e si ricomincerà. Ma il mondo cambia, gli errori non possono sempre essere gli stessi. Se evolve l'uomo, deve evolvere anche la sua virtù. Nel frattempo quindi, io non darei spazio a idee fallimentari.
E' vero, "combattere" è più forte e più giusto. E ben venga il confronto, certo. Ma quando dall'altra parte c'è disponibilità, apertura e valore democratico. L'essere fascista, ahimé, queste cose le esclude.
Il paradosso della democrazia è che può accettare tutte le idee tranne quelle che la negano. Una persona democratica non può e non deve permettere che persone antidemocratiche esprimano il loro pensiero. E' una questione di sopravvivenza, si tratta del prezzo da pagare per poter godere della massima libertà possibile. La libertà "totale" non esiste.
“Ma quale marcia su Roma? Chiediamo alle istituzioni di trovare un professionista specializzato nell’igiene mentale per Rendina e accoliti, che invece di instaurare un dibattito politico soffiano sul fuoco degli opposti estremismi – ha dichiarato il presidente di CasaPound Italia, Gianluca Iannone.”
”E’ assurdo il pensiero che qualcuno possa richiedere l’annullamento di una manifestazione legalmente autorizzata – ha aggiunto il presidente Nazionale del Blocco Studentesco, Francesco Polacchi che poi si è lasciato andare ad affermazioni minacciose. “ Nell’avvicinarsi del giorno della ‘liberazione’, ci domandiamo quando riusciremo ‘definitivamente’ a liberarci di personaggi come Pedica e Peciola e – conclude Polacchi – di richieste come quella avanzata dall’Anpi”.
io sono d'accordo con metilparaben, anche se condivido la "paura" che mi sembra leggere sotto alcune righe di alcuni post. la paura che a forza di essere "brave persone" ci ritroviamo una lista fascista..solo che in realtà già ci sono, puoi non dar spazio ad una manifestazione, ma le persone non puoi fermarle, e non puoi impedire che dicano ciò che pensano. è su questo che si basa il sistema democratico se non sbaglio. senza contare che se si trattasse di me, non accetterei da NESSUNO l'imposizione a non esprimere il mio pensiero. certo, il rischio c'è e l'unico modo che penso sia valido per combattere varie sub-culture tra cui ritengo ci sia quella fascista è la cultura, intesa come conoscenza, come cultura del dialogo, come cultura al libero pensiero, allo scambio, alla non paura, alla non aggressività. finchè l'uomo non evolve davvero non può evolvere la sua virtù
Faccio mia la tesi del post, anche se... con un po' di fatica. Soprattutto, ho il brutto sospetto che si tratti di una posizione viziata da una certa astrattezza di fondo. Un'idea nobile e sensata che rischia di essere poco adatta alla realtà concreta. Ma forse è solo un molesto retropensiero.
Chi professa e celebra l'antidemocrazia non merita questi spazi. La in mezzo ci sono persone che "spaccherebbero il culo" volentieri ad un "negro" o ad un "frocio" o ad un "sionista" e francamente la mia libertà non può essere messa a rischio da degli psicotici (gia bastano quelli in parlamento).
Concordo sul fatto che con gli intolleranti non conviene essere troppo tolleranti, può succedere di accorgersi troppo tardi che non è più possibile tornare indietro.. Detto questo, è anche vero che è inutile dire semplicemente "fuori i fascisti dall'università", per esempio, lasciando lo slogan(giusto) privo di una sostanza; l'intolleranza si combatte con la forza degli argomenti. http://www.trueagora.splinder.com/
Non ha senso dire che il fascismo è stato giudicato dalla storia ed è stato bocciato: in realtà è stato giudicato e bocciato dalla storia del '900, e basta. Altrimenti, con frasi del genere, si può affermare anche: 'la democrazia è stata giudicata dalla storia ed è stata bocciata' peché Atene è stata sconfitta da Sparta. Dico questo perché è maledettamente pericoloso cercare le risposte nella storia a mo' di sentenze.
manifestare hanno manifestato, mi parevano anche pochi fortunatamente. Non vedo cosa ci sia di male nel fare una manifestazione in cui si dica che i fascisti in italia non li vogliamo, che li abbiamo avuti e combattuti, che è meglio che si vergognino dei morti e della disperazione che hanno portato a questo paese e al mondo.
Io sono in parte d'accordo con te, lo stato può decidere di lasciarli manifestare perché è un diritto dei cittadini, però io non me ne sto zitto come se fosse normale, io scendo in piazza per dire che non li voglio nel nostro paese.
Altra questione su cui non sono d'accordo con te è il confronto. Anche io sono convinto che il fascismo si combatta con le idee, ma questo non va confuso con il dialogo con i fascisti, io credo vadano boicottati e tenuti in disparte. Ho visto in questo ultimo anno e mezzo studenti dire che tutti hanno il diritto di manifestare contro la gelmini, anche i fascisti, e poi venire picchiati a piazza navona. Ho visto associazioni gay andare a parlare con casa pound sperando di ottenere chissà che conversione. Ogni volta che li si coinvolge nella società il risultato non è certo quello di cambiarli, ma di aprire le porte al cavallo di Troia.
cerchiamo di centrare bene la questione posta da metilparaben: combattere per le proprie idee (e quindi giocoforza contrapporsi ad altre) in un sistema democratico non significa, e non puo` significare, negare a priori l'esistenza o l'espressione delle idee antagoniste, altrimenti si nega il principio stesso di democrazia
qui mi sembra che si sia creata una certa ambiguita` di fondo, si confonde la tolleranza e il dialogo con il "lasciate fare", con un buonismo un po' ipocrita e con l'ossessione del politically correct
non si puo` scadere nel qualunquismo, e non fare i necessari dintinguo: manifestare? certo che possono, e` garantito dalla nostra cosituzione; durante la manifestazione inciti alla violenza e amenita` del genere? ti prendo per le orecchie e ti metto immediatamente al gabbio, non e` contradditoria questa pratica, ti lascio liberta` di giocare se rispetti le regole, se non le rispetti, allora passi dalla parte del torto
ma se ti impedisco, a priori, di giocare, dalla parte del torto, marcio, ci passo io
scusate, aggiungo una postilla in merito all'ultima frase di "vegetariana": certo che si corre il rischio di aprire le porte ad un cavallo di troia, e` un rischio implicito nel confronto democratico
ma di cosa abbiamo paura, alla fine? la paura e` che, espresse liberamente, certe idee possano fare presa?
questo si definisce: avere la coda di paglia, perche` e` avere paura del confronto, le nostre idee democratiche hanno ben poco spessore se per farle valere abbiamo bisogno di imporre il silenzio alle altre (sic)
e questo tipo di reazione ci dovrebbe far meditare su quanto abbiamo realmente capito noi, che le didendiamo, il concetto di democrazia
Permettereste in nome della libertà di espressione una manifestazione a favore della violenza che - per definizione - lede le altrui libertà? E a favore dell'omicidio? Oppure a favore dello stupro? A favore del furto? A favore della truffa? A favore della schiavitù? A favore della segregazione?
Qualcuno può dire, però, che il fascismo non è come gli antifascisti vogliono far credere, il fascismo è fatto da persone con la schiena dritta (ha!), amanti della propria patria e della propria tradizione. E inoltre Blocco Studentesco predica l'amore, come a Piazza Navona (che non dimentichiamo) e altre parti ancora. Bene, domando dunque: permettereste una manifestazione pro-mafia? Prima di rispondere vi ricordo che si sta parlando di uomini d'onore, pii cattolici, amanti della famiglia propria e altrui.
Questa sorta di intellettualismo elitario della tolleranza senza se e senza ma ci porterebbe presto al nazifascismo, ai campi di concentramento e alle leggi razziali.
e Metilparaben sarebbe comunque fiero e orgoglioso di aver dato la possibilità di esprimersi a tale canaglia.
Compito di uno Stato (ma in Italia loStato è assente, si sa, siamo in piena anarchia autoriataria) sarebbe quello di impedire la manifestazione di idee contrarie al vivere civile.
La manifestazione degli sfigati fascistelli andava vietata per legge e poi, semmai, repressa con la forza pubblica.
Ma in una anarchia autoritaria ognuno fa quello che gli va, e il più forte vince, e se non vince ti ammazza (vedi mafia e 'ndrangheta). Lo Stato non c'è.
Ma qualcuno è mai stato condannato in Italia per apologia del fascismo dopo aver esibito simboli, bandiere, t-shirt, inni, saluti e il resto del repertorio a manifestazioni, comizi, eventi sportivi? C'è la volontà di far rispettare questa legge? Si tollera, si tollera, poi andrà a finire che in nome della fantomatica riconciliazione questo reato ormai ritenuto 'superato' verrà cancellato nell'indifferenza generale, salvo quella dei diretti interessati che si fregheranno le mani...
Metil,capisco il confronto delle idee ma qui stiamo parlando di gente che fa della violenza fisica una ragione di vita. Loro non hanno idee, hanno brutalita' e senso militante. Questa e' gente che probabilmente ammazzerebbe te o il sottoscritto se fossimo neri o gay........
La frase di Voltaire è più o meno:"Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo". Ma questo può funzionare solo in un ambito di reciprocità. E' antropologicamente impossibile che un fascista possa difendere "fino alla morte" il diritto a essere antifascisti. Quindi la questione non si pone. Personalmente poi io credo che i fascisti oltre a non aver diritto di esprimersi pubblicamente (apologia di reato) non dovrebbero avere neanche quello di esprimersi in privato e neppure dentro la loro testa, ma forse sono poco tollerante...
scusate, non voglio offendere nessuno, ma capisco per quale motivo in italia il fascismo sta tornando alla grande, la maggior parte dei commenti che ho letto finora sono di chiara matrice fascista
e ripeto, qui si continua a confondere tolleranza con il "lasciamo fare tutto a tutti"
permetto a qualcuno di esprimersi, anche se penso che le sue idee siano abominevoli? si, perche` la libera espressione e` la base fondante di qualsiasi societa` liberaria, quindi anche di una democrazia
permetto a qualcuno di mettere in pratica (e sottolineo METTERE IN PRATICA) le sue idee, se queste contrastano con le regole democratiche? no, nel modo piu` assoluto
e facciamo attenzione, che "mettere in pratica" non significa solo usare le mani: se con le parole inciti alla violenza un gruppo di persone, ti stronco senza se e senza ma, stai violando le regole di cui sopra
il vero problema, come ha sottolineato qualcuno, che in italia non solo non si opera questa essenziale distinzione, ma non si procede a tarpare le ali a quelli che le cose, poi, le mettono in pratica
esempio pratico? fare il saluto romano, soprattutto se sei un personaggio pubblico, a maggior ragione se istituzionale, fa parte del "mettere in pratica": per me, in galera senza passare dal via
ma se ti trovi con cerebrolesi par tuo a discutere di quanto era bello il tempo in cui i treni arrivavano in orario, beh, hai tutto il mio disprezzo, ma in ossequio alla massima di voltaire citata da tullix, ti lascio fare, fino a che rimane roba tua
ps: se non fosse cosi`, dal mio punto di vista, dovrei ammazzare o mettere in galera tutti quelli che, che so, guardano amici o il grande fratello, per crimini contro l'intelligenza ;)
un " fascista " ( cioè un che si rifà ad una ideologia di intolleranza e sopraffazione verso ciò che non è omologato ai sui standard ) non dovrebbe manifestare. x un " comunista " ( cioè un che si rifà ad una ideologia di intolleranza e sopraffazione verso ciò che non è omologato ai sui standard ) dovrebbe valere la stessa cosa del fascista.
vorrei solo far notare due cose: - ambedue le dittature partono da principi più o meno sacrosanti, anche se opposti, ma una volta preso il potere... - più che la repressione ( ultima arma da usare se necessaria ) servirebbe spiegare e paragonare ai più piccoli ciò che distingue le dittature ( solo il colore praticamente ) da ciò che le accomuna ( l' eliminazione del diverso ) ma una persona di sinistra sparerebbe a zero sul comunismo ? oppure visto che in Italia non l' abbiamo avuto tenderebbe ( come effettivamente fa ) a guarda solo la "trave" nell' occhio altrui tralasciando la propria ?
uno di destra quì sopra sbaglia: il fascismo è nato con l'intento puro della sopraffazione del popolo quando si temeva che l'azione dei sindacati potesse ledere le società, non sono un caso i fondi inviati al "Secolo d'Italia" dalle potenze straniere per sollecitare l'interventismo, o le motivazioni reali dell'omicidio Matteotti. Pur non essendo comunista non posso non condividere le parole di Papa Karol Wojtila quando disse: "è innegabile la scintilla di bontà che sta alla base del pensiero comunista", mentre è risaputo che per lui il fascismo fu il male assoluto.
Ora, il diritto a manifestare non è così gratuito: c'è un motivo per cui al KKK non è permesso manifestare, no? Nelle libertà concesse non è prevista quella di ledere alle altrui libertà. Giampietro
Ha ragione Metilparaben; sul sito di blocco studentesco non trovo traccia di apologia del fascismo. Invece su www.leganord.org trovo un sacco di affermazioni in palese contraddizione con la costituzione del nostro paese. A scanso di equivoci, le mie posizioni politiche sono molto lontane sia dall'uno che dall'altro soggetto....
nessuno può negare che la scintilla alla base del comunismo fosse colma di bontà, ma il comunismo reale sappiamo tutti che era lontano anni luce da quel flebile bagliore. quindi mi chiedo: oggi si permette di manifestare riferendosi al comunismo che voleva essere o a quello che effettivamente è stato ? nel primo caso rischiate che qualche fascista vi dica: io mi rifaccio al fascismo della prima ora, quello della vittoria mutilata dopo la IV Guerra d' Indipendenza e di una più grande Italia ( oggi si direbbe più importante Italia ), perchè non posso manifestare usando i miei simboli ? solo perchè il fascismo è degenerato immediatamente ? eppure l' esecuzione della famiglia imperiale russa è arrivata a neanche un' anno dalla rivoluzione d' ottobre. chiudo qui il discorso sperando di essere stato chiaro. se continuassi rischierei di passare per uno che difende il fascismo, che invece ripudio.
Per "uno di destra". La Democrazia è un circolo al quale ci si iscrive accettandone il presupposto fondamentale: TUTTI HANNO UGUALI DIRITTI. Chi non ne accetta questa regola si chiama automaticamente fuori, sia fascista, ladro, assassino, razzista o compagnia cantante. Se ti chiami fuori dal consesso democratico hai automaticamente perso il diritto di parlare o di rappresentare qualsiasi istanza. Qualcuno ha detto che la Democrazia è un sistema stupido perché non può "democraticamente" far fuori i suoi nemici. Questo qualcuno sbagliava perché la Democrazia non ha nemici: chi ne è fuori non è un nemico, è semplicemente escluso dal sistema alla pari di chiunque vada fuori legge. Democrazia significa accettare quella regoletta di cui sopra e non credersi "legibus solutus" o più uguale di altri. Tutto qui. E io ho anche il coraggio di firmarmi con nome e cognome
x Domenico non cadiamo nei pregiudizi, ho detto che sono " uno di destra " mica uno che vota silvio, umberto o gianfranco. quindi, con quelle affermazioni sfondi una porta aperta, con l' ultima esageri. ho già detto che non sarei più andato avanti nel discorso per determinati motivi e così faccio, anche perchè le mie domande rimangono insolute. buona domenica e ciao
E' bello capire dai commenti la differenza tra la sinistra democratica di Metilparaben e quella totalitaria di Daniele Sensi, che addirittura si appella al divieto di "pensare" certe cose ( "Certe "idee", piaccia o non piaccia, prefigurano un reato").
Eppure la nostra Costituzione ci insegna che tutti hanno il diritto di esprimere la propria opinione, sbagliata o giusta che sia.
Devi aver confuso la democrazia con il totalitarismo: un classico atteggiamento del fascismo totalitario era proprio quello di zittire chi non la pensava come i fascisti.
In democrazia invece, come ci insegna la Costituzione, "TUTTI hanno diritto di esprimere la propria opinione": e tutti, vuol dire proprio tutti, non vuol dire "solo quelli che la pensano come noi"
Personalmente ritengo aberrante la richiesta degli omosessuali di adottare bambini, così come le posizioni dei nazional-socialisti di Casapound e quelle, spesso simili, dei loro "fratelli" dei centri sociali di estrema sinistra: cionondimeno ritengo abbiano TUTTI il pieno diritto di esprimere la propria opinione.
La democrazia, quella vera, poi darà il suo giudizio, con il voto del popolo, che, come abbiamo visto dai risultati delle politiche, non ha voluto in Parlamento nè i comunisti, né tantomeno quelli di Casapound.
No, sei tu che fai confusione. TUTTI HANNO DIRITTO DI ESPRIMERE LA PROPRIA OPINIONE, ma chi si chiama fuori dal consesso democratico, non rispettando la regoletta a cui ho fatto cenno nel mio precedente post, che diritti può vantare? Pensi che un rinato partito fascista (e ricordiamoci cosa ha fatto il fascismo a casa nostra) abbia più diritti di parola di un ipotetico "partito dei pedofili"? O di quello degli "assassini seriali"? Chi è fuori è fuori. Stop.
Riprendo le trasmissioni, scusate il disagio. Per favore, Markusantico, rifletti sul fatto che la Democrazia non è un posto dove ognuno" fa un po' quello che c... gli pare", ma il luogo sociale dove le Regole garantiscono che ognuno abbia i suoi diritti. Ma se non si accettano le Regole, che diritti si pretende di avere? x "uno di destra" scusa il tono un po' sopra le righe, ma credo che su argomenti importanti come quelli che si stanno trattando qui, l'anonimato o il nick siano fuori luogo, proprio perchè siamo in una democrazia, e il caso sarebbe di metterci faccia e firma sotto le proprie affermazioni. Pertanto qui io mi firmo Domenico Brioschi cabarettista
A Markusantico che si appella alla Costituzione e a tutti gli altri che non la conoscono, ricordo che ai fascisti è stata VIETATA LA DIGNITA' POLITICA per Costituzione. Dunque è perfettamente legale impedirgli di manifestarsi da maiali qual sono. Dunque ancora è perfettamente lecito denunciarli quando li si vede in giro travestiti da maiali inneggiare al duce innalzando le loro croci celtiche . Il loro posto è la galera per rispetto di chi si ritiene democratico. Solo una forca e poi uno scarico di fogna per chi ha in cuore la libertà del nostro paese .
Fino a che punto sarà vero che non ci deve essere tolleranza per gli intolleranti? Faccio un'esempio: chi è contrario ai matrimoni omosessuali o al diritto di abortire ha il diritto di manifestare oppure gli deve essere vietato in quanto la sua sarebbe intolleranza tesa a vietare i diritti altrui? Carollo
forse ho capito male, quindi omosex e abortisti sono degli intolleranti ? li vorremmo mettere sullo stesso piano di chi ha aperto campi di concentramento neri o rossi ?
democrazia e' battersi perche' chiunque possa liberamente esprimersi. i comunisti sono fuori dalla democrazia ma possono e debbono liberamente esprimersi e cosi' tutti gli altri. altra cosa chi delinque: caschi spranghe chiavi inglesi cappucci estintori minacce assalti a sedi ed a negozi. chi fa cio' va in galera e basta. ma tutti ripeto tutti hanno dritto di parola e di manifestazione. chi glielo impedisce commette un teato a va in galera
Se mai dovesse tornare il fascismo in Italia, avrai l'occasione di passare ore a guardarti allo specchio beandoti della tua tolleranza, che è sempre meglio che finire come Matteotti.
Ma gia` Karl Popper, ebbe a dire che "Dovremmo rivendicare, nel nome della tolleranza, il diritto a non tollerare gli intolleranti" dal momento che (se tollerati), gli intolleranti tenderanno a distruggere o a rendere meno rilevanti le posizioni dei tolleranti. Insomma, in certi casi, essere intolleranti con gli intolleranti e` solo giusto.
RispondiEliminaConcordo con Karl Popper e con Oscaruzzo.
RispondiEliminami sembra che il 29 ottobre scorso tanti studenti romani abbiano assaggiato la concezione della liberta' di manifestare che le organizzazioni studentesche romane di destra hanno per le manifestazioni altrui.
RispondiEliminain generale (e al di la' del caso specifico da cui e' nato questo post)
affermare "io non sono fascista, percio' i fascisti devono avere lo stesso diritto di manifestare quanto gli altri" significa mettere in pericolo la propria liberta' consegnandola a chi la spazzera' via appena ne avra' la possibilita'.
capisco il tuo punto di vista, metil, perche' era anche il mio qualche tempo fa. ma devo dire che l'argomento di popper (citato da oscaruzzo) mi sembra molto piu' convincente.
io invece concordo con quello che ha detto ieri Monicelli su quella gran cazzata volteriana..
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=iorlSSz9ig0
che vale per tante cose, anche per la manifestazione fascista...
l'apologia del fascismo è un reato, quindi non sono per niente d'accordo.
RispondiEliminaQualcuno si appella al "divieto di ricostituzione del partito fascista", ma non so quanto questa manifestazione possa esser vista sotto codesta fattispecie...
RispondiEliminaAltri, e giustamente, ribadiscono il diritto/dovere di essere intolleranti con gli intolleranti, ma io non sono al corrente (ma potrei essere disinformato) di tentativi, da parte del "blocco studentesco", di impedire ad altri di farsi le loro manifestazioni...
Mi dispiace, ma resto convinto che il concetto di libertà di espressione non possa conoscere altre limitazioni che quella del confronto tra idee. La libertà di esprimere le proprie idee non è un bene che si possa limitare un pochino, o solo per alcuni: o c'è, e c'è per tutti, oppure basta che non ci sia per uno solo e viene meno tutta. Anche perché, andando oltre il caso di specie, ci si potrebbe domandare chi sia preposto a stabilire quali idee siano esprimibili e quali no: il che condurrebbe a problemi di non poco conto. Questo è solo il mio punto di vista, naturalmente, e ve l'ho scritto.
RispondiEliminaSono antifascista. L'apologia al fascismo costituisce reato. E secondo la legge Scialba chiunque esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo o le sue finalità antidemcratiche commette un reato. Perciò i giovani fascisti non hanno il diritto di manifestare.
RispondiEliminaUn movimento che rivendica le sue radici (e non solo quelle) fasciste ("fascisti del terzo millennio" è la definizione di un 'simpatico' esponente torinese del Blocco), compresi i metodi squadristi e violenti di repressione di ogni forma di opposizione, non PUO' e non DEVE avere spazi di agibilità.
RispondiEliminaE' chiaro che dobbiamo mantenere il rispetto per il diritto di espressione e di parola, ma l'organizzazione in associazioni che mirano a ricostituire il partito così come l'apologia di fascismo sono REATI. E' quindi illegale oltre che insensato che tali associazioni ottengano spazi tipici della democrazia e di un paese libero.
In parole povere: che dicano quel che gli pare, ma a casa, con gli amici, non per strada, non nei luoghi e nei modi riservati alla politica, lasciatemi dire di nuovo, democratica.
E poi, metilparaben, "pacifico" è un termine che mal si associa a Casa Pound e le sue ramificazioni. Ci siamo già scordati di Tor Vergata?? E di Piazza Navona?
Non si può pensare di lasciare spazi finchè vestono la faccia buona e condannarli quando fanno i cattivi, come dei bambini un po' monelli. La posta in gioco è troppo alta, è bene ricordarlo, senza allarmismi ma con determinazione. I metodi da loro preferiti e difesi rimangono violenti e repressivi, anche quando sfoderano i loro migliori sorrisi. E noi non possiamo fingere di non saperlo, nascondendoci dietro espressioni voltairiane che rischiano di diventare pericolosissime.
@Anonimo: il punto è che sono antifascista anch'io. E a me pare che ciò che ho scritto in questo post costituisca una declinazione non secondaria di quell'antifascismo.
RispondiEliminaMetil, i limiti li stabilisce la Costituzione. Certe "idee", piaccia o non piaccia, prefigurano un reato. Anche perché, altrimenti, davvero non avrebbero ragion d'essere molti dei nostri post dedicati a certe uscite leghiste: anche per esse pieno diritto di cittadinanza?
RispondiEliminaps.: alleggerire un po' il codice del blog? Ci vanno tre ore a caricare le pagine...
Danie', non c'è dubbio che dal punto di vista giuridico alcuni comportamenti configurino dei reati, e come tali vadano puniti: altro è però, ne converrai, cercare di impedire che una manifestazione abbia luogo. Se uno una manifestazione la vuole fare, che la faccia pure: se poi durante quella manifestazione vengono posti in essere comportamenti contrari alla legge, che vengano puniti. Ma il divieto preventivo proprio non mi va giù. Quanto ai leghisti, ti faccio notare che nessuno di noi (almeno non io) ha mai detto né pensato che debba essere impedito loro di dire quello che pensano: anzi, è bene che siano liberi di dirlo, in modo che tutti sappiano cosa pensa quella gente e siano messi nelle condizioni di criticarla (compresi noi, che se a quei tizi fosse stato impedito di parlare non avremmo scritto i post, ma cosa ben più grave non saremmo stati informati, come tutti gli altri, di punti di vista che riteniamo odiosi, anche se quei punti di vista sarebbero esistiti lo stesso).
RispondiEliminaInsomma, al di là degli aspetti strettamente giuridici io preferisco sempre che uno le cose le possa dire: anche perché se non potesse il problema non sarebbe rimosso, ma semplicemente occultato.
Spero di essere stato chiaro.
P.S. è un template di quelli standard di Blogger... più di questo che posso fare per alleggerirlo?
Il diritto di esprimere le proprie opinioni, in un sistema democratico, è riservato esclusivamente a chi accetta i presupposti della democrazia stessa, altrimenti ci vedremmo costretti ad accettare che abbia diritto di cittadinanza qualsiasi idea, anche la più perversa. Il rispetto delle idee altrui o è un fatto reciproco o non funziona. La nostra Costituzione non è a-fascista, è anti-fascista e per scelta ben meditata da parte dei costituenti (cfr. i dibattiti dell'Assemblea).
RispondiEliminaPer cui: NON SONO D'ACCORDO CON METILPARABEN
(sono le api di Facebook e Twitter che rallentano... io opterei per un pulsante di condivisione universale esterno, che linki a quei network senza però dipendervi direttamente - soprattutto Facebook, che quanto a velocità..........).
RispondiEliminaE' bello parlare di libertà di espressione ma vorrei ricordarvi che sempre più spesso leggiamo di aggressioni xenofobe e omofobe. Nel nostro paese esiste un emergenza legata al dilagare di gruppi di ispirazione neofascista e abbiamo il dovere (etico e morale) di arginare e ostacolare il fenomeno.
RispondiEliminaArginare e ostacolare? Direi di più: combattere. Ma io sono convinto che il miglior modo per combattere sia il confronto tra le idee, non i divieti. Altrimenti non sarei un blogger. :-)
RispondiEliminaLa democrazia respinge chi la nega, l'antifascismo non è indifferentista.
RispondiEliminaA sinistra, o presunta tale, si avvertono divisioni: "Il Blocco Studentesco (l'organizzazione studentesca degli autodefiniti "fascisti del terzo millennio" di Casa Pound) ha il diritto di manifestare le proprie idee". Già, certo. Le loro idee però hanno fallito, e questa non è un'opinione. La storia le ha già giudicate. Hanno fallito nel ventennio di dittatura, con un italietta prostrata ai piedi di un visionario guerrafondaio, hanno fallito nelle guerre inutili (come tutte le guerre) fatte in nome di presunte supremazie di razza, hanno fallito nei campi di concentramento e sterminio, hanno fallito nelle deportazioni, hanno fallito nella guerra intestina che insanguinò l'Italia. Fallito. Tutti hanno diritto di manifestare le loro idee, purché queste non siano di matrice violenta. Il fascismo è violento intrinsecamente, altrimenti sarebbe qualcos'altro. Sarebbe democratico. Avete fallito voi, e fallisce chi reputa che le vostre idee siano potabili. Diamogli la piazza, diamogli una lista, il permesso di candidarsi, quindi, nel caso, di vincere e di governare. Il permesso di riorganizzare squadroni, di manganellare, di elargire olio di ricino o nuove saporite bevande, di allestire campi, di effettuare rastrellamenti. Di allearsi con altri falliti. A quel punto occorrerà ricacciarli indietro, ma per farlo, oggi come allora, occorrerà versare molto sangue. Da li, per anni, staranno a testa china. Poi gli verrà permesso di rialzarla, e si ricomincerà. Ma il mondo cambia, gli errori non possono sempre essere gli stessi. Se evolve l'uomo, deve evolvere anche la sua virtù. Nel frattempo quindi, io non darei spazio a idee fallimentari.
RispondiEliminahttp://ladridimarmellate.blogspot.com/2010/05/la-storia-ha-gia-giudicato-le-vostre.html
E' vero, "combattere" è più forte e più giusto. E ben venga il confronto, certo. Ma quando dall'altra parte c'è disponibilità, apertura e valore democratico. L'essere fascista, ahimé, queste cose le esclude.
RispondiEliminaIl paradosso della democrazia è che può accettare tutte le idee tranne quelle che la negano. Una persona democratica non può e non deve permettere che persone antidemocratiche esprimano il loro pensiero. E' una questione di sopravvivenza, si tratta del prezzo da pagare per poter godere della massima libertà possibile. La libertà "totale" non esiste.
RispondiElimina“Ma quale marcia su Roma? Chiediamo alle istituzioni di trovare un professionista specializzato nell’igiene mentale per Rendina e accoliti, che invece di instaurare un dibattito politico soffiano sul fuoco degli opposti estremismi – ha dichiarato il presidente di CasaPound Italia, Gianluca Iannone.”
RispondiElimina”E’ assurdo il pensiero che qualcuno possa richiedere l’annullamento di una manifestazione legalmente autorizzata – ha aggiunto il presidente Nazionale del Blocco Studentesco, Francesco Polacchi che poi si è lasciato andare ad affermazioni minacciose. “ Nell’avvicinarsi del giorno della ‘liberazione’, ci domandiamo quando riusciremo ‘definitivamente’ a liberarci di personaggi come Pedica e Peciola e – conclude Polacchi – di richieste come quella avanzata dall’Anpi”.
Devono manifetare???? Ma per favore...
io sono d'accordo con metilparaben, anche se condivido la "paura" che mi sembra leggere sotto alcune righe di alcuni post. la paura che a forza di essere "brave persone" ci ritroviamo una lista fascista..solo che in realtà già ci sono, puoi non dar spazio ad una manifestazione, ma le persone non puoi fermarle, e non puoi impedire che dicano ciò che pensano. è su questo che si basa il sistema democratico se non sbaglio.
RispondiEliminasenza contare che se si trattasse di me, non accetterei da NESSUNO l'imposizione a non esprimere il mio pensiero.
certo, il rischio c'è e l'unico modo che penso sia valido per combattere varie sub-culture tra cui ritengo ci sia quella fascista è la cultura, intesa come conoscenza, come cultura del dialogo, come cultura al libero pensiero, allo scambio, alla non paura, alla non aggressività.
finchè l'uomo non evolve davvero non può evolvere la sua virtù
Faccio mia la tesi del post, anche se... con un po' di fatica.
RispondiEliminaSoprattutto, ho il brutto sospetto che si tratti di una posizione viziata da una certa astrattezza di fondo. Un'idea nobile e sensata che rischia di essere poco adatta alla realtà concreta.
Ma forse è solo un molesto retropensiero.
Chi professa e celebra l'antidemocrazia non merita questi spazi. La in mezzo ci sono persone che "spaccherebbero il culo" volentieri ad un "negro" o ad un "frocio" o ad un "sionista" e francamente la mia libertà non può essere messa a rischio da degli psicotici (gia bastano quelli in parlamento).
RispondiEliminaConcordo sul fatto che con gli intolleranti non conviene essere troppo tolleranti, può succedere di accorgersi troppo tardi che non è più possibile tornare indietro..
RispondiEliminaDetto questo, è anche vero che è inutile dire semplicemente "fuori i fascisti dall'università", per esempio, lasciando lo slogan(giusto) privo di una sostanza; l'intolleranza si combatte con la forza degli argomenti.
http://www.trueagora.splinder.com/
"Io li odio i nazisti dell'Illinois".
RispondiEliminaNon ha senso dire che il fascismo è stato giudicato dalla storia ed è stato bocciato: in realtà è stato giudicato e bocciato dalla storia del '900, e basta.
RispondiEliminaAltrimenti, con frasi del genere, si può affermare anche: 'la democrazia è stata giudicata dalla storia ed è stata bocciata' peché Atene è stata sconfitta da Sparta.
Dico questo perché è maledettamente pericoloso cercare le risposte nella storia a mo' di sentenze.
manifestare hanno manifestato, mi parevano anche pochi fortunatamente.
RispondiEliminaNon vedo cosa ci sia di male nel fare una manifestazione in cui si dica che i fascisti in italia non li vogliamo, che li abbiamo avuti e combattuti, che è meglio che si vergognino dei morti e della disperazione che hanno portato a questo paese e al mondo.
Io sono in parte d'accordo con te, lo stato può decidere di lasciarli manifestare perché è un diritto dei cittadini, però io non me ne sto zitto come se fosse normale, io scendo in piazza per dire che non li voglio nel nostro paese.
Altra questione su cui non sono d'accordo con te è il confronto. Anche io sono convinto che il fascismo si combatta con le idee, ma questo non va confuso con il dialogo con i fascisti, io credo vadano boicottati e tenuti in disparte.
Ho visto in questo ultimo anno e mezzo studenti dire che tutti hanno il diritto di manifestare contro la gelmini, anche i fascisti, e poi venire picchiati a piazza navona. Ho visto associazioni gay andare a parlare con casa pound sperando di ottenere chissà che conversione.
Ogni volta che li si coinvolge nella società il risultato non è certo quello di cambiarli, ma di aprire le porte al cavallo di Troia.
cerchiamo di centrare bene la questione posta da metilparaben: combattere per le proprie idee (e quindi giocoforza contrapporsi ad altre) in un sistema democratico non significa, e non puo` significare, negare a priori l'esistenza o l'espressione delle idee antagoniste, altrimenti si nega il principio stesso di democrazia
RispondiEliminaqui mi sembra che si sia creata una certa ambiguita` di fondo, si confonde la tolleranza e il dialogo con il "lasciate fare", con un buonismo un po' ipocrita e con l'ossessione del politically correct
non si puo` scadere nel qualunquismo, e non fare i necessari dintinguo: manifestare? certo che possono, e` garantito dalla nostra cosituzione; durante la manifestazione inciti alla violenza e amenita` del genere? ti prendo per le orecchie e ti metto immediatamente al gabbio, non e` contradditoria questa pratica, ti lascio liberta` di giocare se rispetti le regole, se non le rispetti, allora passi dalla parte del torto
ma se ti impedisco, a priori, di giocare, dalla parte del torto, marcio, ci passo io
scusate, aggiungo una postilla in merito all'ultima frase di "vegetariana": certo che si corre il rischio di aprire le porte ad un cavallo di troia, e` un rischio implicito nel confronto democratico
RispondiEliminama di cosa abbiamo paura, alla fine? la paura e` che, espresse liberamente, certe idee possano fare presa?
questo si definisce: avere la coda di paglia, perche` e` avere paura del confronto, le nostre idee democratiche hanno ben poco spessore se per farle valere abbiamo bisogno di imporre il silenzio alle altre (sic)
e questo tipo di reazione ci dovrebbe far meditare su quanto abbiamo realmente capito noi, che le didendiamo, il concetto di democrazia
Permettereste in nome della libertà di espressione una manifestazione a favore della violenza che - per definizione - lede le altrui libertà?
RispondiEliminaE a favore dell'omicidio?
Oppure a favore dello stupro?
A favore del furto?
A favore della truffa?
A favore della schiavitù?
A favore della segregazione?
Qualcuno può dire, però, che il fascismo non è come gli antifascisti vogliono far credere, il fascismo è fatto da persone con la schiena dritta (ha!), amanti della propria patria e della propria tradizione. E inoltre Blocco Studentesco predica l'amore, come a Piazza Navona (che non dimentichiamo) e altre parti ancora.
Bene, domando dunque: permettereste una manifestazione pro-mafia? Prima di rispondere vi ricordo che si sta parlando di uomini d'onore, pii cattolici, amanti della famiglia propria e altrui.
Questa sorta di intellettualismo elitario della tolleranza senza se e senza ma ci porterebbe presto al nazifascismo, ai campi di concentramento e alle leggi razziali.
RispondiEliminae Metilparaben sarebbe comunque fiero e orgoglioso di aver dato la possibilità di esprimersi a tale canaglia.
Compito di uno Stato (ma in Italia loStato è assente, si sa, siamo in piena anarchia autoriataria) sarebbe quello di impedire la manifestazione di idee contrarie al vivere civile.
La manifestazione degli sfigati fascistelli andava vietata per legge e poi, semmai, repressa con la forza pubblica.
Ma in una anarchia autoritaria ognuno fa quello che gli va, e il più forte vince, e se non vince ti ammazza (vedi mafia e 'ndrangheta). Lo Stato non c'è.
Ma qualcuno è mai stato condannato in Italia per apologia del fascismo dopo aver esibito simboli, bandiere, t-shirt, inni, saluti e il resto del repertorio a manifestazioni, comizi, eventi sportivi? C'è la volontà di far rispettare questa legge? Si tollera, si tollera, poi andrà a finire che in nome della fantomatica riconciliazione questo reato ormai ritenuto 'superato' verrà cancellato nell'indifferenza generale, salvo quella dei diretti interessati che si fregheranno le mani...
RispondiEliminaMetil,capisco il confronto delle idee ma qui stiamo parlando di gente che fa della violenza fisica una ragione di vita. Loro non hanno idee, hanno brutalita' e senso militante. Questa e' gente che probabilmente ammazzerebbe te o il sottoscritto se fossimo neri o gay........
RispondiEliminaFoss'anche solo per vedere le magliette...
RispondiEliminahttp://roma.repubblica.it/cronaca/2010/05/07/foto/magliette_blocco-3882394/1/
(stasera ho un mood cazzeggiante, scusate)
La frase di Voltaire è più o meno:"Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo". Ma questo può funzionare solo in un ambito di reciprocità.
RispondiEliminaE' antropologicamente impossibile che un fascista possa difendere "fino alla morte" il diritto a essere antifascisti. Quindi la questione non si pone.
Personalmente poi io credo che i fascisti oltre a non aver diritto di esprimersi pubblicamente (apologia di reato) non dovrebbero avere neanche quello di esprimersi in privato e neppure dentro la loro testa, ma forse sono poco tollerante...
scusate, non voglio offendere nessuno, ma capisco per quale motivo in italia il fascismo sta tornando alla grande, la maggior parte dei commenti che ho letto finora sono di chiara matrice fascista
RispondiEliminae ripeto, qui si continua a confondere tolleranza con il "lasciamo fare tutto a tutti"
permetto a qualcuno di esprimersi, anche se penso che le sue idee siano abominevoli? si, perche` la libera espressione e` la base fondante di qualsiasi societa` liberaria, quindi anche di una democrazia
permetto a qualcuno di mettere in pratica (e sottolineo METTERE IN PRATICA) le sue idee, se queste contrastano con le regole democratiche? no, nel modo piu` assoluto
e facciamo attenzione, che "mettere in pratica" non significa solo usare le mani: se con le parole inciti alla violenza un gruppo di persone, ti stronco senza se e senza ma, stai violando le regole di cui sopra
il vero problema, come ha sottolineato qualcuno, che in italia non solo non si opera questa essenziale distinzione, ma non si procede a tarpare le ali a quelli che le cose, poi, le mettono in pratica
esempio pratico? fare il saluto romano, soprattutto se sei un personaggio pubblico, a maggior ragione se istituzionale, fa parte del "mettere in pratica": per me, in galera senza passare dal via
ma se ti trovi con cerebrolesi par tuo a discutere di quanto era bello il tempo in cui i treni arrivavano in orario, beh, hai tutto il mio disprezzo, ma in ossequio alla massima di voltaire citata da tullix, ti lascio fare, fino a che rimane roba tua
ps: se non fosse cosi`, dal mio punto di vista, dovrei ammazzare o mettere in galera tutti quelli che, che so, guardano amici o il grande fratello, per crimini contro l'intelligenza ;)
gran brutta parola tolleranza, gli è parimerita solo quella di intolleranza.
RispondiEliminaun " fascista " ( cioè un che si rifà ad una ideologia di intolleranza e sopraffazione verso ciò che non è omologato ai sui standard ) non dovrebbe manifestare.
RispondiEliminax un " comunista " ( cioè un che si rifà ad una ideologia di intolleranza e sopraffazione verso ciò che non è omologato ai sui standard ) dovrebbe valere la stessa cosa del fascista.
vorrei solo far notare due cose:
- ambedue le dittature partono da principi più o meno sacrosanti, anche se opposti, ma una volta preso il potere...
- più che la repressione ( ultima arma da usare se necessaria ) servirebbe spiegare e paragonare ai più piccoli ciò che distingue le dittature ( solo il colore praticamente ) da ciò che le accomuna ( l' eliminazione del diverso )
ma una persona di sinistra sparerebbe a zero sul comunismo ? oppure visto che in Italia non l' abbiamo avuto tenderebbe ( come effettivamente fa ) a guarda solo la "trave" nell' occhio altrui tralasciando la propria ?
uno di destra.
uno di destra quì sopra sbaglia: il fascismo è nato con l'intento puro della sopraffazione del popolo quando si temeva che l'azione dei sindacati potesse ledere le società, non sono un caso i fondi inviati al "Secolo d'Italia" dalle potenze straniere per sollecitare l'interventismo, o le motivazioni reali dell'omicidio Matteotti. Pur non essendo comunista non posso non condividere le parole di Papa Karol Wojtila quando disse: "è innegabile la scintilla di bontà che sta alla base del pensiero comunista", mentre è risaputo che per lui il fascismo fu il male assoluto.
RispondiEliminaOra, il diritto a manifestare non è così gratuito: c'è un motivo per cui al KKK non è permesso manifestare, no? Nelle libertà concesse non è prevista quella di ledere alle altrui libertà.
Giampietro
Ha ragione Metilparaben; sul sito di blocco studentesco non trovo traccia di apologia del fascismo. Invece su www.leganord.org trovo un sacco di affermazioni in palese contraddizione con la costituzione del nostro paese. A scanso di equivoci, le mie posizioni politiche sono molto lontane sia dall'uno che dall'altro soggetto....
RispondiEliminax Giampietro
RispondiEliminanessuno può negare che la scintilla alla base del comunismo fosse colma di bontà, ma il comunismo reale sappiamo tutti che era lontano anni luce da quel flebile bagliore.
quindi mi chiedo: oggi si permette di manifestare riferendosi al comunismo che voleva essere o a quello che effettivamente è stato ?
nel primo caso rischiate che qualche fascista vi dica: io mi rifaccio al fascismo della prima ora, quello della vittoria mutilata dopo la IV Guerra d' Indipendenza e di una più grande Italia ( oggi si direbbe più importante Italia ), perchè non posso manifestare usando i miei simboli ? solo perchè il fascismo è degenerato immediatamente ? eppure l' esecuzione della famiglia imperiale russa è arrivata a neanche un' anno dalla rivoluzione d' ottobre.
chiudo qui il discorso sperando di essere stato chiaro. se continuassi rischierei di passare per uno che difende il fascismo, che invece ripudio.
uno di destra
Per "uno di destra".
RispondiEliminaLa Democrazia è un circolo al quale ci si iscrive accettandone il presupposto fondamentale: TUTTI HANNO UGUALI DIRITTI. Chi non ne accetta questa regola si chiama automaticamente fuori, sia fascista, ladro, assassino, razzista o compagnia cantante. Se ti chiami fuori dal consesso democratico hai automaticamente perso il diritto di parlare o di rappresentare qualsiasi istanza. Qualcuno ha detto che la Democrazia è un sistema stupido perché non può "democraticamente" far fuori i suoi nemici. Questo qualcuno sbagliava perché la Democrazia non ha nemici: chi ne è fuori non è un nemico, è semplicemente escluso dal sistema alla pari di chiunque vada fuori legge. Democrazia significa accettare quella regoletta di cui sopra e non credersi "legibus solutus" o più uguale di altri. Tutto qui. E io ho anche il coraggio di firmarmi con nome e cognome
x Domenico
RispondiEliminanon cadiamo nei pregiudizi, ho detto che sono " uno di destra " mica uno che vota silvio, umberto o gianfranco.
quindi, con quelle affermazioni sfondi una porta aperta, con l' ultima esageri.
ho già detto che non sarei più andato avanti nel discorso per determinati motivi e così faccio, anche perchè le mie domande rimangono insolute.
buona domenica e ciao
E' bello capire dai commenti la differenza tra la sinistra democratica di Metilparaben e quella totalitaria di Daniele Sensi, che addirittura si appella al divieto di "pensare" certe cose ( "Certe "idee", piaccia o non piaccia, prefigurano un reato").
RispondiEliminaEppure la nostra Costituzione ci insegna che tutti hanno il diritto di esprimere la propria opinione, sbagliata o giusta che sia.
Per Domenico Brioschi.
RispondiEliminaDevi aver confuso la democrazia con il totalitarismo: un classico atteggiamento del fascismo totalitario era proprio quello di zittire chi non la pensava come i fascisti.
In democrazia invece, come ci insegna la Costituzione, "TUTTI hanno diritto di esprimere la propria opinione": e tutti, vuol dire proprio tutti, non vuol dire "solo quelli che la pensano come noi"
Personalmente ritengo aberrante la richiesta degli omosessuali di adottare bambini, così come le posizioni dei nazional-socialisti di Casapound e quelle, spesso simili, dei loro "fratelli" dei centri sociali di estrema sinistra: cionondimeno ritengo abbiano TUTTI il pieno diritto di esprimere la propria opinione.
La democrazia, quella vera, poi darà il suo giudizio, con il voto del popolo, che, come abbiamo visto dai risultati delle politiche, non ha voluto in Parlamento nè i comunisti, né tantomeno quelli di Casapound.
No, sei tu che fai confusione. TUTTI HANNO DIRITTO DI ESPRIMERE LA PROPRIA OPINIONE, ma chi si chiama fuori dal consesso democratico, non rispettando la regoletta a cui ho fatto cenno nel mio precedente post, che diritti può vantare? Pensi che un rinato partito fascista (e ricordiamoci cosa ha fatto il fascismo a casa nostra) abbia più diritti di parola di un ipotetico "partito dei pedofili"? O di quello degli "assassini seriali"? Chi è fuori è fuori. Stop.
RispondiEliminaRiprendo le trasmissioni, scusate il disagio. Per favore, Markusantico, rifletti sul fatto che la Democrazia non è un posto dove ognuno" fa un po' quello che c... gli pare", ma il luogo sociale dove le Regole garantiscono che ognuno abbia i suoi diritti. Ma se non si accettano le Regole, che diritti si pretende di avere?
RispondiEliminax "uno di destra"
scusa il tono un po' sopra le righe, ma credo che su argomenti importanti come quelli che si stanno trattando qui, l'anonimato o il nick siano fuori luogo, proprio perchè siamo in una democrazia, e il caso sarebbe di metterci faccia e firma sotto le proprie affermazioni.
Pertanto qui io mi firmo
Domenico Brioschi
cabarettista
A Markusantico che si appella alla Costituzione e a tutti gli altri che non la conoscono, ricordo che ai fascisti è stata VIETATA LA DIGNITA' POLITICA per Costituzione.
RispondiEliminaDunque è perfettamente legale impedirgli di manifestarsi da maiali qual sono.
Dunque ancora è perfettamente lecito denunciarli quando li si vede in giro travestiti da maiali inneggiare al duce innalzando le loro croci celtiche .
Il loro posto è la galera per rispetto di chi si ritiene democratico.
Solo una forca e poi uno scarico di fogna per chi ha in cuore la libertà del nostro paese .
Fino a che punto sarà vero che non ci deve essere tolleranza per gli intolleranti? Faccio un'esempio: chi è contrario ai matrimoni omosessuali o al diritto di abortire ha il diritto di manifestare oppure gli deve essere vietato in quanto la sua sarebbe intolleranza tesa a vietare i diritti altrui? Carollo
RispondiEliminax Carollo
RispondiEliminaforse ho capito male, quindi omosex e abortisti sono degli intolleranti ?
li vorremmo mettere sullo stesso piano di chi ha aperto campi di concentramento neri o rossi ?
Marco, uno di destra.
COMUNISMO = FASCISMO QUINDI ASPETTO L'APOLOGIA DI REATO PER TUTTI E DUE.....E' ORA NON POSSIAMO PIU' ASPETTARE.....
RispondiEliminax anonimo scielba non scialba coglione
RispondiEliminademocrazia e' battersi perche' chiunque possa liberamente esprimersi.
RispondiEliminai comunisti sono fuori dalla democrazia ma possono e debbono liberamente esprimersi e cosi' tutti gli altri.
altra cosa chi delinque: caschi spranghe chiavi inglesi cappucci estintori minacce assalti a sedi ed a negozi.
chi fa cio' va in galera e basta.
ma tutti ripeto tutti hanno dritto di parola e di manifestazione.
chi glielo impedisce commette un teato a va in galera
ma si facciamo manifestare i fascisti e poi oscuriamo le trasmissioni che non la pensano come voi.
RispondiEliminaQuando comunismo sarà uguale a nazismo avremo una reale democrazia nel mondo. In Italia c'era solo uno più "uguale" Togliatti!!
RispondiEliminafigliolo perchè spari boiate?
RispondiEliminaSe mai dovesse tornare il fascismo in Italia, avrai l'occasione di passare ore a guardarti allo specchio beandoti della tua tolleranza, che è sempre meglio che finire come Matteotti.
RispondiEliminaStupidaggini! non è bello a dirsi; ma i fascisti vanno semplicemente bastonati.
RispondiEliminabruno Bg.