Può succederti di incontrare Roma la notte, con la radio accesa e la strada che fila sotto i piedi, finalmente leggera dopo una giornata infernale.
E poi, mentre la accarezzi assecondando le curve molli del lungotevere, avventurandoti poco alla volta oltre i semafori lampeggianti e rallentando di tanto in tanto per cambiare canzone, può succedere che ti squilli il telefono.
Non sai chi possa essere, a quell'ora di notte, perché tutte le persone che dovevi sentire le hai sentite già, e allora anche solo allungare una mano per tirare su il telefono e vedere chi è ti costa una gran fatica: però alla fine la fai, quella fatica, perché c'è un sacco di gente a cui vuoi bene, e sono le due notte e come si dice non si sa mai.
Invece sul cellulare compare un numero come un altro, che a volerlo guardare bene potresti pure decifrarlo, riconoscerlo, collegarlo a un nome e a una faccia: oppure aspettarlo, magari con impazienza, in momento diverso o in un'altra vita.
Ma sta di fatto che in quel momento, e in quella vita, sono le due di notte, e dal finestrino arriva un profumo incredibile di mandorle, di pioggia, di foglie bagnate: Roma, fuori, è una puttana col trucco disfatto che si è fatta fottere tutto il giorno e adesso è stanca, languida, sensuale.
E siete soli, tu e lei.
Il telefono continua a suonare.
Che suoni.
mecojoni
RispondiEliminaE 'stica...
RispondiEliminagran bel post
RispondiEliminati sei innamorato eh? non è grave, passerà anche questa...
RispondiEliminaParafrasando Pulp Fiction:
RispondiElimina"I pompini ve li fate poi in un'altro momento..."
Hehehe....schezo, bello scritto, sensuale.
alsalto
@Eugenio: la telefonata nella notte è un espediente letterario, e la mia vita sentimentale in questo caso non c'entra. Il post è una dichiarazione d'amore per la mia città.
RispondiEliminaah ecco... beh comunque il mio commento era anche abbastanza ironico. però mi è venuta voglia di ascoltare un po' di musica della capitale. Klimt1918, En declin, Room With a View... quella gente lì insomma :)
RispondiEliminaRoma, anche se l'hai vista poche volte, anche se hai visto tante altre città, ha qualcosa (quasi due millenni è mezzo di Storia, chiamalo qualcosa) di unico, qualcosa che ti fa pensare, se non lo è già, che potrebbe diventare la tua città.
RispondiEliminaMi tornano in mente le lunghe traversate notturne dei "ragazzi di vita" di pasolini.
Stupenda!
RispondiElimina-Valentina Rosselli-
Quante storie per una per un erezione improvvisa.
RispondiEliminaAhò, ero io che ti chiamavo, c'avevo bisogno, limortaccitua!!! ;-))
RispondiEliminavabbè, ma chi era poi a telefono, alessandro? Mica ci puoi lasciare così...! Dai, la prossima volta sceglilo meglio er pushe... Dario. PS Sì, Roma è bellissima, ok. Ma anche con Alemanno sindaco? Anche coi fascisti che spadroneggiano? Anche con le persone maleducate? Un po' meno, mi spiace...
RispondiEliminaBello, veramente bello.
RispondiEliminalol
RispondiEliminaBello, bellissimo post. Anch'io, per i primi tempi, ho avuto le remore di Anonimo: Roma è bellissima anche con i fascisti che spadroneggiano? E adesso, dopo due anni, mi rispondo con orgoglio: sì, Roma è bellissima anche così, perché dei fascisti, come dei lanzichenecchi e dei barberini e degli stranieri e dei romani lei se ne fa un baffo, come sempre.
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