Il virus, secondo alcuni sfuggito dal controllo di un laboratorio cinese che lo stava sperimentando, esplose nella primavera del 2016.
Si trasmetteva per via aerea, e dopo un'incubazione di quindici giorni inibiva alcuni recettori a livello della corteccia cerebrale, costringendo chiunque ne fosse stato contagiato a dire la verità.
Il pianeta ne fu travolto: i politici iniziarono a spifferare tutte le loro malefatte in diretta tv, gli imprenditori corsero ad autodenunciare i loro imbrogli dai giudici, spesso non trovandoli perché i giudici erano in udienza dai loro superiori a raccontare di essere stati corrotti, i ladri dissero alle loro vittime di averle derubate ma molte di loro risposero che non importava, perché quei soldi li avevano rubati loro stesse a qualcun altro, i direttori dei tg convocarono conferenze stampa per dichiarare di essere asserviti a chi aveva dato loro la poltrona, i mafiosi fecero i nomi dei loro padrini politici, talora preceduti da questi ultimi che avevano già fatto i loro, i capi delle multinazionali proclamarono pubblicamente di aver sfruttato milioni di esseri umani, gli amanti si confessarono reciprocamente i loro tradimenti, gli amici ammisero l'uno con l'altro le invidie e le meschinità, mentre le strade brulicavano di individui che si fermavano a vicenda per dirsi in quanti modi si sarebbero voluti toccare, baciare, trombare e leccare di lì alle successive dodici ore, e spesso finivano per farlo seduta stante nel primo angolo libero.
In poche settimane la pandemia si estese a gran parte della popolazione mondiale senza che gli scienziati riuscissero a elaborare il minimo rimedio per arginarla; in men che non si dica l'intero pianeta precipitò nel caos: nessuno avrebbe mai immaginato quanto potesse diventare difficile la convivenza senza più bugie.
Crollarono i mercati, le borse e i governi, e qualsiasi tentativo di ricostituirne di nuovi si infranse contro il muro di un'insostenibile sincerità; le famiglie si disgregarono, le amicizie si ruppero, qualsiasi rapporto sociale divenne incerto, precario, instabile.
Fu allora che mi rinchiusi qua dentro, nel mio laboratorio, a studiare la possibilità di sintetizzare un antidoto.
Sono passati tre anni, e le notizie frammentarie che mi arrivano mi raccontano di un mondo allo sbando, di cadaveri ammucchiati per le strade e sopravvissuti che si aggirano per le campagne cercando qualcosa di cui cibarsi: niente più città, automobili, fabbriche, scuole, ospedali, supermercati. La scomparsa della menzogna ha spazzato via tutto come un ciclone.
Credo che l'antidoto sia pronto. Sto per sperimentarlo su me stesso, ma so fin troppo bene che se dovesse funzionare, se dovessi recuperare la capacità di mentire, la tentazione di uscire là fuori e prendere il mondo in mano potrebbe essere troppo forte. Ci pensate? Tra qualche ora potrei essere l'unico essere umano del pianeta in grado di dire una bugia: sarà troppo facile far credere a tutti quello che voglio.
Non penso che resisterò. Non penso che dirò ad anima viva quello che ho scoperto. Semplicemente, utilizzerò la possibilità di non dire la verità per comandare su tutto e su tutti.
Questo memoriale è l'ultimo omaggio che rendo al virus, perché non riesco a farne a meno: poi mi farò la puntura, guarirò e lo distruggerò, in modo che nessuno ne sappia mai niente.
Oppure lo lascerò semplicemente dov'è, aspettando che qualcuno lo scopra.
E quando succederà, allora negherò tutto.
Che scenario apocalittico... Mi sono venuti i brividi.
RispondiEliminaBellissimo.
RispondiEliminamolto bello....a me invece 'sto virus piacerebbe.....perchè la speranza è che chi sopravviverà riuscirà a creare -senza menzogne- qualcosa di migliore di quello che lo circondava...
RispondiEliminabel post! Mi ricorda la trama di The Invention of Lying, divertente film dell'anno scorso (qui la scheda: http://www.imdb.com/title/tt1058017/)
RispondiEliminaBravo!
RispondiEliminaGià, «l'unico a poter mentire». :)
I see what you did there.
Tremendo.
RispondiEliminaLe menzogne sono alla base di qualunque rapporto umano e della società stessa. Senza saremo veramente perduti.
@GregHouse
RispondiElimina«Senza sarem(m)o veramente perduti.»
Hai tradito un pensiero, un auspicio, oppure semplice distrazione? Interessante. :)
ha tradito una scivolata del dito sulla tastiera... ed il sonno ..
RispondiEliminaNo, no, è perché sono un profeta.
RispondiEliminaBellina, ma e' la versione apocalittica di "the invetion of lying"?
RispondiElimina