Magari devo cambiare vocabolario

Apprendo che l'ex assessore Paolo Massari, accusato di molestie nei confronti di una dipendente del Comune di Milano, ha esibito due lettere da cui si evincerebbe che in realtà si è trattato semplicemente di un "eccesso di cordialità e giovialità".
Me ne rallegro sinceramente, anche se non mi è del tutto chiaro cosa abbiano a vedere, con la cordialità e la giovialità sia pure eccessive, gli "indecorosi commenti", le "velate intimidazioni inerenti il suo posto di lavoro", i "discorsi e comportamenti sgraditi e inappropriati", nonché il "comportamento irrispettoso e inadeguato" denunciati dalla ragazza e da sua madre, né mi riesce di comprendere molto bene per quale motivo una persona che è stata oggetto di tanta cordialità e giovialità si auguri di non subire "ulteriori mortificazioni" e definisca la faccenda "avvilente".
Così, tanto per capire se il Garzanti Online, che definisce la "molestia" un "fastidio" e un "disagio che disturba o irrita", precisando che deve considerarsi "cordiale" una "persona gentile, affabile" e aggiungendo che è "gioviale" uno "che è o si dimostra abitualmente allegro, affabile, cordiale", debba essere considerato non del tutto affidabile.