30 luglio 2010

Pietà l'è morta

La notizia:

vittorio
e alcuni dei commenti:

commenti1
Commentate pure voi, che io ho un vago senso di nausea.

38 commenti:

  1. Sui mezzi pubblici sostitutivi i commenti sono pure peggiori...senza parole.

    RispondiElimina
  2. Purtroppo molte persone non si rendono conto di quanto è brutta la depressione. Non ho altre parole da aggiungere

    RispondiElimina
  3. ah signora mia, la gente non ha più rispetto per chi soffre.

    RispondiElimina
  4. "io spero che lo arrestino"??? ma se è morto! come il cervello di certe persone, a quanto pare, e non solo la loro pietà.
    Ale

    RispondiElimina
  5. Non credo siano troll. Sai qual è la cosa triste? E' il vedere ciò che c'è dietro ad alcuni commenti. Alcune persone scrivono che a causa di questo suicidio sono arrivati tardi a lavoro e probabilmente non verranno pagati. Escludendo si tratti di avarizia, ho come l'idea che questa sia una battaglia tra disperati. Gente che non si può permettere di perdere mezza giornata di lavoro altrimenti non riesce a portare a casa la pagnotta che gli permette di sopravvivere. Siamo tornati alla situazione di miserabili, di quelli che si litigano le briciole e non hanno nemmeno il tempo di fermarsi a pensare sul perché una persona arrivi a fare un gesto del genere. Senza rendercene conto stiamo tornando indietro ad un tempo in cui bisognava lottare tutto il giorno per sopravvivere. Oggi lottiamo andando a lavoro e non abbiamo nemmeno il tempo per chiederci perché lo facciamo.

    RispondiElimina
  6. no che trolling,purtroppo molte di queste reazioni sono "normali",il problema diventa il blocco della metro che ti impedisce di coltivare il tuo giardino.La morte,che già in questa società viene continuamente nascosta (o a limite amplificata da schermi televisivi tanto farla sembra finta)viene trattata come un'anomalia da correggere,passa in secondo piano,quando invece potrebbe diventare un momento per riflettere su se stessi,per fare un percorso alternativo,per tornarsene a casa o andare a godere la vita o magari pensare a quanto questa società possa avere influito sulla morte che si è dato il tipo.
    Pensare,mannaggia ho fatto tardi a lavoro,ma quello nn se poteva ammazza' un po' piu' in là invece di rompere le palle a me..e' un piccolo atto egoistico in cui tutti possiamo cascare,l'importante e' accorgersene.
    "Pietà è morta, è morta la speranza"

    RispondiElimina
  7. Anche io spero che lo arrestino!

    ... e che gli diano 3 mesi di fucilazione!

    RispondiElimina
  8. Penso che essere troll sia più divertente di questo..mamma mia..i commenti spesso sono sfoghi o semplice voglia di dire la nostra, come me in questo caso, ma se veramente le persone la pensano così i commenti servono anche a scoprire un mondo che non conosciamo nella testa delle persone..e dopo il senso di nausa si arriva alla conclusione che siamo messi tanto male e se quell'uomo si è suicidato (notare come nella notizia non è confermato il suicidio ma nei commenti sì) molti forse pensano di fare lo stesso, appunto descrivono modi meno esibizionisti e meno fastidiosi.."la vità ti fa schifo? anche a noi ma non darci noia che siamo occupati a morire ogni giorno" dicono così questi commenti..

    RispondiElimina
  9. No, io sono d'accordo con alcuni di quei commenti. Cioè qualcuno, uno psichiatra per esempio, sa spiegarmi sa quale tipo di depressione esibizionista spinga a suicidarsi in modo tanto plateale e noioso per i pendolari?

    RispondiElimina
  10. Chi vive in una città come Milano sa quanto disagio creano i suicidi nelle metropolitane, e quanto siano frequenti.
    Non è questione di pietà, ma capita spessissimo che le metro vengano bloccate per ore e ore per fare i vari accertamenti e rimuovere i resti.
    La colpa è di chi si suicida? no, chi si suicida è talmente disperato che se non gli interessa la sua vita figuriamoci se può interessargli che crea ritardi di ore a centinaia di persone.
    Ma, ditemi onestamente, se io mi buttassi dal decimo piano e atterrassi sul tettuccio della vostra macchina, distruggendola, provereste pietà per me?
    O se rimaneste bloccati sul treno, nel mezzo del nulla, nel cuore della notte, per ore, perchè qualcuno ha scelto proprio il vostro treno per farla finita (e mi è successo, con 120 euro di taxi perchè se no non potevo tornare a casa), non vi incazzereste nemmeno un pochino?
    Il punto è che il governo, o gli enti locali o chi per loro dovrebbero prendere le adeguate misure per evitare che il suicidio sia possibile, ovvero le barriere che separano la banchina dai binari e che aprono le porte solo quando arriva il treno, presenti ormai in quasi tutte le metropolitane del mondo.
    Non siamo ipocriti, non ci si può incazzare con un morto suicida, ma non parliamo di pietà con gente che si fa un culo così per arrivare puntuale al lavoro perchè deve dar da mangiare a sè e ai figli e perde mezze o intere giornate e soldi in busta paga.

    RispondiElimina
  11. @Federica Crespi

    E' un po' quello che dicevo io. Siamo talmente tanto presi dal dover lavorare ogni singolo giorno altrimenti non riusciamo ad arrivare a fine mese che non riusciamo più a provare pietà o empatia per chi si suicida. Questo mi sembra il problema centrale.

    @Francesco

    Non sono una psichiatra per cui non so risponderti ma dal mio punto di vista credo che quest'uomo non si sia posto il problema dei disagi che avrebbe arrecato. Il modo plateale e anche molto doloroso mi fa pensare ad una persona che ha vissuto in silenzio il suo disagio per molto tempo ed ha cercato, almeno alla fine della sua vita, di "urlarlo" in modo che tutti lo potessero "sentire".

    RispondiElimina
  12. Io leggo spesso i commenti e purtroppo ci stanno tante persone che hanno un'aggressivita almeno verbale terribile e una educazione iperprotettiva che li fa sentire sempre al centro del mondo,come se questo girasse in loro funzione.Purtroppo anni di vuoto culturale stanno dando i loro risultati e sinceramente non vedo che nuvole nere all'orizzonte.Basta andare in un posto pubblico,e ascoltare una qualunque conversazione per rabbrividire.....

    RispondiElimina
  13. Magari sono stati un pò esagerati. Però è vero che si creano disagi incredibili a molte persone che non sono minimamente coinvolte con le storie tragiche di chi si suicida.
    Dico solo che effettivamente questa metodologia di togliersi la vita non è delle più comode per gli altri.
    Oltretutto è vero il commento nel quale si parla del povero macchinista. S'è visto arrivare uno davanti e lo ha (involontariamente) ucciso! Che colpa aveva il macchinista? E poi, cosa diremmo se il corpo del suicida intralcia il tracciato del treno e (per caso) fà deragliare quest'ultimo??
    Qui stiamo parlando anche delle vite degli altri che possono essere messe in pericolo o rovinate da un incosciente.

    RispondiElimina
  14. anche a me viene da vomitare ma a questi coglioni non sono uso dargli voce!!!!

    RispondiElimina
  15. Pur rigettando completamente i commenti stupidi dei pendolari, devo dire che mi trovo parzialmente d'accordo con Federica.
    Senza discutere di cosa possa portare qualcuno al suicidio, l'attuazione di un gesto così disperato, la cessata voglia di vivere o la disperazione del momento non deve portare né arrecare danno a tutti gli altri che, magari in condizioni psicologiche analoghe, hanno deciso di andare avanti e di 'portare a casa il pane', magari svegliandosi all'alba e tornando al tramonto.
    In Giappone, paese a me caro dove spesso soggiorno, se qualcuno si suicida gettandosi sui binari del treno o della metro, la società dei trasporti responsabile di quel tratto, si rivale sulla famiglia del suicida per i danni causati a cose o persone e per il disagio causato alla comunità. Non dimentichiamo che il Giappone è uno dei paesi dove il tasso di suicidi è più alto e dove il rispetto per la cosa pubblica raggiunge talvolta livelli impressionanti.
    Questo atteggiamento ha un duplice scopo: deterrente (anche se non sono d'accordo) per il suicida e responsabilizzazione di quest'ultimo.

    Penso che ognuno abbia il diritto di disporre della sua vita come meglio crede, ma questo non deve sconfinare nel diritto di poter decidere se Mohammed il muratore arrivi in tempo per poter portare a termine il suo lavoro sottopagato a cottimo che gli permette di sfamare la sua famiglia, o se un padre debba perdersi la nascita del figlio perché bloccato sul treno.

    Posso condividere il gesto plateale, per richiamare l'attenzione, causare disagio e guadagnarsi una fugace colonna sui quotidiani, ma quando questo diventa normalità si assiste ai commenti di cui sopra. Di gente ignorante, ma esasperata.

    Solo i miei 2 cents.

    RispondiElimina
  16. Il punto è che c'è gente volentieri ignorerebbe il fatto che ci sono persone abbandonate a loro stesse che arrivano al punto di tentare di togliersi la vita.
    "Lo facessero senza dar fastidio a nessuno" dicono, mi fate vomitare!
    Magari son gli stessi che dicono Eluana è stata ammazzata.

    Skumbino
    Se qualcuno si ammazza dovrebbe darvi dispiacere, ci perdete un ora della vostra vita?? Incazzatevi, porcamiseria ci stà. però non potete prendervela con uno che ha sofferto/soffre e probabilmente di voi non se ne frega perchè nessuno se ne è fregato di lui!

    RispondiElimina
  17. vorrei dire tante cose ma.....sono davvero senza parole! leggo molto egoismo pure nei commenti di chi giudica quei commenti.qualcuno di voi dirà che pure un suicida è un'egoista,in un certo senso è pure vero,ma non me la prendo se costui nel suo atto estremo mi distrugge la macchina o semplicemente mi reca ritardo nelle mie faccende,spero che non mi capiti mai,ma non perchè abbia a cuore i miei a veri e il mio tempo,ma perchè spero di non dover mai assistere ad un gesto così disperato di un'altra persona...o quantomeno spero di arrivare prima per tentare di evitarlo,ci rimettessi intere giornate fermo a parlargli.

    RispondiElimina
  18. quindi se tu sei in autostrada e un idiota si butta dal ponte e ti prende in pieno, spaccandoti la macchina e ferendoti, tu! saresti preoccupato per quel folle che invece di uccidersi con dei barbiturici ha deciso che doveva intromettere altre persone nel proprio ultimo gesto?

    Io sinceramente non capisco.

    Va bene la pietà, va bene il senso di comunità e il rispetto e la pena che si deve a persone che decidono di togliersi la vita, ma coinvolgere (magari rischiando!) la vita degli altri, ecco, questo lo trovo non comprensibile.

    RispondiElimina
  19. cioè il blocco della metro è un attentato alla vita di chi aspetta sulla banchina? mah, la logica e il buon senso

    RispondiElimina
  20. che poi questo post in parte si ricollega con quello sotto... magari c'è qualcuno che è capace di prendersela col povero suicida e pensare che è giusto deviare le linee che passano vicino a palazzo grazioli

    RispondiElimina
  21. "La persona che ha una così detta "depressione psicotica" e cerca di uccidersi non lo fa aperte le virgolette "per sfiducia" o per qualche altra convinzione astratta che il dare e avere nella vita non sono in pari. E sicuramente non lo fa perché improvvisamente la morte comincia a sembrarle attraente. La persona in cui l'invisibile agonia della Cosa raggiunge un livello insopportabile si ucciderà proprio come una persona intrappolata si butterà da un palazzo in fiamme. Non vi sbagliate sulle persone che si buttano dalle finestre in fiamme. Il loro terrore di cadere da una grande altezza è lo stesso che proveremmo voi o io se ci trovassimo davanti alla finestra per dare un'occhiata al paesaggio; cioè la paura di cadere rimane una costante. Qui la variabile è l'altro terrore, le fiamme del fuoco: quando le fiamme sono vicine, morire per una caduta diventa il meno terribile dei due terrori. Non è il desiderio di buttarsi; è il terrore delle fiamme. Eppure nessuno di quelli in strada che guardano in su e urlano "No!" e "Aspetta!" riesce a capire il salto. Dovresti essere stato intrappolato anche tu e aver sentito le fiamme per capire davvero un terrore molto peggiore di quello della caduta." (David foster Wallace)

    Ci sono cose che non possono essere previste. Credete che l'atto di gettarsi sulle rotaie sia premeditato? Probabilmente la disperazione lo ha colto mentre stava recandosi a casa di un suo amico. Credete che la paura e la tensione accumulata in quei momenti lo abbiano reso lucido? Sareste lucidi se vi trovaste in faccia alla morte? Il punto è che se uno ti piomba sopra l'auto per suicidarsi credi veramente che sia colpa sua? Credi che lui non l'avrebbe tranquillamente evitato? Forse le cause sono altre. Io ci metto proprio la capacita delle persone di compatirsi a vicenda. Sapete che vuol dire compassione?? Attenti, non parlo di pietà (come fate tutti qui) ma di compassione. Nella pietà c'è una differenza: uno dei due sta sul piedistallo e aiuta chi invece è caduto. Per provare compassione bisogna cadere entrambi. Se uno riesce a rialsarsi può tirare su anche l'altro. E invece spesso ti rialzi e ti dimentichi di quello che con te ha condiviso tutte le fatiche quotidiane, compresa quella di svegliarsi alle 5 per andare a lavoro.

    RispondiElimina
  22. Anonimo qui sopra (ore 22,47) stavo cercando proprio questa. Grazie

    RispondiElimina
  23. Premesso che non ho ancora guardato la foto (purtroppo mi connetto con la chiavetta e la sta ancora caricando), tuttavia forse ci dovremmo soffermare di più sulla forma dei commenti lasciati, che sulla ragione o non ragione.
    Ad esempio condivido quello che dice Federica e allo stesso tempo quello che dice l'ultimo anonimo.
    Il problema, secondo me, è il livello di "sopportazione" delle persone. Ovvero è comprensibilissimo un'incazzatura per aver perso un avvenimento importante (come nascita di un figlio), per aver rischiato a propria volta la vita, per compromettere a serio rischio l'occupazione... Ma quello che io temo, è che nella stragrande maggioranza di quel tipo di commenti (posso immaginare il tenore, ho già visto altre performance di quei lettori), ci siano persone che sono furibonde perchè salteranno un appuntamento con l'amico/a per andare a bere un caffè, etc etc.
    Io mi permetto anche di sforare dicendo questo: se io non conosco una persona che muore, della sua fine, francamente non me ne frega niente. Anche perchè se fosse il contrario, avrei la depressione cronica, dato che ogni giorno, in un modo, o nell'altro muoiono persone. La differenza sta però, che bisognerebbe attuare (almeno in questo contesto=, la classica regola del "lo penso ma non lo dico", affinchè si eviti di turbare la sensibilità di amici e conoscenti della vittima suicida.
    Certo è che scriverlo tra i commenti di una "testata giornalistica" (virgolette d'obbligo, dato che IlGiornale è pura propaganda prosilvio), non mi sembra la migliore soluzione.

    RispondiElimina
  24. Silvano, certamente le persone muoiono tutti i giorni, ma non tutte di suicidio. Ma poi scusa, come fai a dire che non te ne frega un cazzo! Cristo! quello chissà cosa deve aver provato e a te non frega un cazzo? Io non dico che devi fare della tua vita una missione, però non so come si possa essere così indifferenti. Insomma un attimo di riflessione io me lo prenderei prima di tornare ad essere schiacciato dalla routine quotidiana e soprattuto prima di sparare i commenti del post.

    RispondiElimina
  25. So quello che si prova con la depressione, non preoccuparti. Quello che invece non dovrebbe preoccuparti più di tanto, è il fatto che io non mi dispero se una persona a me sconosciuta muore (indifferentemente quale sia il motivo, anche perchè una persona che muore di cancro, dubito se la passa poi tanto meglio).
    Stupirsi poi della mia indifferenza... quando ci sono persone che leccano il culo al proprio superiore a discapito del proprio pari, persone che si pugnalano alle spalle per i motivi più disperati (e pensa, si conosco pure !), in una ressa che ci si spintona a più non posso, che si ridicolizza qualsiasi essere umano sprovvisto della perfezione, etc etc...
    Permetterai a me di essere così cinico nei confronti della morte altrui? Fermo restando che non avrei fatto commenti idioti in quel giornale e che se mi capitasse un suicida ovviamente lo aiuterei, sapendo appunto che tipo di malattia è la depressione.
    Infine ti dico che il tuo stupore per il mio cinismo è anche eccessivo. Il sottoscritto cattivone, si da da fare nella vita anche per non fare tutte quelle cose che ho citato prima (ovvero porto rispetto al prossimo... cosa ormai scomparsa tra i più).

    RispondiElimina
  26. No, ma infatti mi era evidente che il cinismo che hai descritto sopra era chiaramente ragionato e non frutto della banale presa di posizione. Il punto è che non lo condivido. Insomma se la vita sociale è permeata di persone senza scrupoli questo non significa che siamo giustificati a perpetrare il nostro egoismo quotidiano. Non credo che tu sia un "cattivone" come non lo sono quelli che fanno i commenti sul giornale. E' solo una questione di sensibilità. Io non riesco a rimanere indifferente. Il discorso di Wallace dice proprio questo. E' solo una questione di sensibilità.

    RispondiElimina
  27. No no, non volevo in nessun modo giustificare ne' tali commenti ne' affermare che non bisogna agevolare il prossimo nel cercare di non portarli a situazioni disperati come lo è per esempio il suicidio.
    Poi magari sarà anche vero che io ho un altro modo di esprimere sensibilità, tuttavia non riesco a piangere per la morte altrui.
    C'è però da fare un distinguo: tra me e i commentatori del giornale, c'è da dire che i loro commenti sono spesso dettati dal più becero menefreghismo e dalla vita frenetica che essi fanno, il mio, da un modo di pensare che se vogliamo va fuori dai schemi di molti.
    Però sappi che è anche vero che sento persone che si professano a supersensibili in determinati casi (avvenimenti tragici di ogni tipo) e poi nella vita privata essere di uno squallore immane. Non mi riferisco a te ovviamente, mi auguro tu non faccia parte di quella fascia. Però è chiaro che mi risulta difficile credere che tante persone hanno dell'umanità, quando poi invece...
    Spero d'essermi chiarito. Ognuno poi libero di pensarla come vuole, chiaramente.

    RispondiElimina
  28. reazioni giuste,sbagliate..la mia impressione è che stiamo alla frutta,e che la nausea di Metil è merce rara.
    Tardi al lavoro? Con una giustificazione del genere? ma per favore...

    RispondiElimina
  29. Un suicidio individuale da perdita di senso della vita è SEMPRE una sconfitta collettiva. Invece di incazzarmi per il ritardo o perché è andata distrutta la mia miserabile automobile dovrei incazzarmi per il porco padrone che non accetta la giustificazione o per il fatto di essere costretto ad alzarmi alle 5 e viaggiare la vita coi paraocchi per portare avanti una squallida esistenza, invece di mettere tutte le mie forze per cambiarla (la mia E quella di tutti).

    RispondiElimina
  30. Il loro dio li punisce perchè fanno sesso prima del matrimonio, ma sembra evidente che non sia peccato godere della morte di una persona che evidentemente aveva problemi gravi per compiere una scelta del genere.
    Ma sai com'è. Il loro Dio gli impone di riposare solo la domenica, quindi se il venerdì la Metro è ferma e non possono lavorare, quello sì che è peccato mortale..

    RispondiElimina
  31. ...mi viene in mente "la costruzione" di Jannacci-Chico Buarque
    "...è morto contromano disturbando il traffico..."

    ..che tristezza!

    RispondiElimina
  32. E' guerra fra poveri, come ne "I miserabili" di Hugo... come ha commentato Valentina. Siamo arrivati così in basso.
    http://vitainpillole.wordpress.com

    RispondiElimina
  33. È sempre meglio che usare il gas, che può tirar giù mezze palazzine con abitanti compresi.

    RispondiElimina
  34. Mi chiedo; se la metro si fosse fermata per trenta minuti per salvare una vita, ad esempio per garantire il soccorso ad un infartuato, si sarebbero lamentati lo stesso ? Secondo me sì. Secondo voi ?

    RispondiElimina
  35. Esistono due discorsi di fondo in questo evento.

    Il primo, i disagi causati alla collettività, che cmq non è in grado di razionalizzare e capire quello che è successo, perchè vede solo il problema legato al suo piccolo "giardino".
    E questo lo si appura leggendo i commenti nei vari siti.

    Il secondo, i motivi che hanno spinto questo individuo a farla finita. Problemi che però non verremo mai a conoscere, perchè nessuno organo di stampa sarà così scaltro e scrupoloso da investigare.

    Le due cose assieme danno un quadro perfetto dell'Italia. Un paese dove a nessuno gliene frega un cazzo di quello che succede al di fuori di casa propria. Tutti cercano di arrivare a fine giornata nel migliore dei modi senza però fermarsi a chiedere se c'è qualcosa che non va nel sistema.
    E qua mi ritorna in mente la parabola del "Buon Samaritano".

    Purtroppo quei tempi sono andati, la parabola andrebbe certo rivista, ma la logica di fondo è che nessuno vuole rivederla.

    A questo però aggiungo il personale pensiero sulla vicenda in questione.
    Il tizio l'ha fatta finita. Al momento non mi è dato conoscerne i motivi, tanto più che ora vivo all'estero. Il disagio alla collettività però poteva essere limitato. Questo si. Gli organi preposti, infatti, una volta appurato il decesso della persona potevano "sgomberare" l'aera e ripristinare il servizio pubblico nel più celere dei modi possibili.
    A posteriori si sarebbe dovuto innescare un meccanismo di verifica dei presupposti che hanno portato sto povero tizio a darci un taglio. Identificarne le ragione, e ove sia la sfera sociale ad essere coinvolta, prendere gli opportuni provvedimenti del caso.
    Ma sò già che questo non verrà fatto, o se qualcuno si muoverà, sarà solo in via del tutto superficiale.

    RispondiElimina
  36. mah! sarò strano io, e su questo ho pochi dubbi, ma leggendo molti commenti mi viene da pensare che non è poi così assurdo che un paese si ritrovi ad essere guidato da un testa di cazzo che racconta barzellette becere!

    http://cosechedimentico.blogspot.com/2009/01/analfabetismo-emotivo.html

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.