27 settembre 2010

Fini e il valore unificante di avere un cognato stronzo

Non saprei dire se i nostri connazionali siano disposti ad essere empatici con qualcuno solo perché ha ammesso di essere un ingenuo: sono sicuro, però, che un numero incalcolabile di italiani provi un'istintiva e viscerale solidarietà per uno che si lamenta perché gli è toccato in sorte un cognato stronzo.
Se Fini l'ha fatto di proposito è un genio della comunicazione.

13 commenti:

  1. chi va con lo zoppo impara a zoppicare...

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  2. in un certo senso i cognati te li scegli, come gli alleati!

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  3. Anche per Fini vale la regola: tira di più un pelo di f... che un carro di buoi..

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  4. Ihihih... Grande Metil...
    E complimenti ancora per il premio al blog!

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  5. Anche io ho un viziatissimo cognato, un bamboccio a cui tutto viene concesso e perdonato perchè "poverinooo" (per sua madre e mio marito) per cui in questo sono solidale con fini. Per il resto si levassero dalle scatole sia lui che il berlusca sarebbe meglio.

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  6. è ovvio che l'ha fatto apposta! ma i geni della comunicazione sono quelli del suo staff XD

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  7. Dev'essere una pelle, quel cognatino, con la sua arietta da coatto rileccato! Ma tutta la famiglia è di estremo interesse, un vero paradigma del familismo italico rampante.

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  8. i cognati sono sempre mitici. quando ero piccolo il mio migliore amico aveva un cognato con l'alfetta e lo stereo pioneer superfigho. che vendeva galline. a un altro amico il cognato lo portava in discoteca con la 112. mia sorella piú piccola di me al massimo mi poteva far avere qualche bigjim...

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  9. Alla fine voleva dimostrare non di essere pefetto, ma diverso da Berlusconi.Cioè: lui chiarisce(o cerca di chiarire), l'altro spara alzo zero contro i giudici "comunisti".

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  10. Ma ditemi: CHI SE NE FREGA DI TUTTA 'STA STORIA DELLA CASA DI FINI? E' tutto un polverone per non far pensare alle cose serie (disoccupazione, mafiosi e camorristi come cosentino in Parlamento, ecc. ecc.)

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  11. Comolimenti per il premio al blog, meritatissimo!

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  12. C'era una foto ne "La Napoli di Bellavista" di Luciano De Crescenzo in cui si vedeva un mendicante con la testa china e un cappello per terra con la scritta "Rovinato dal cognato". Insieme a "Tengo famiglia" di Longanesi, una specie di bandiera degli italiani.

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