Il noto network dell'odio sta producendo effetti nefasti sempre più visibili.
(Fabrizio Cicchitto, capogruppo PDL alla Camera,
27 ottobre 2010)
I social network tradiscono la loro naturale vocazione a luogo di libero scambio di opinioni per trasformarsi in catalizzatori di odio e megafoni per minacce e insulti.
(Eugenia Roccella, sottosegretario alla salute,
20 ottobre 2010)
E' sufficiente navigare sui blog o su Facebook per scoprire, ad esempio, gruppi con centinaia di iscritti, intitolati "Io odio Belpietro". E l'odio non può che generare quanto accaduto ieri sera a Milano.
(Viviana Becalossi, deputata PDL,
3 ottobre 2010)
Certe accuse che si leggono spesso anche sui siti internet poi possono dare a qualche mente malata lo spunto ad agire.
(Roberto Maroni, ministro degli Interni,
2 ottobre 2010)
Su Facebook si leggono dei veri e propri inni all'istigazione alla violenza. Negli anni 70, che pure furono pericolosi, non c'erano questi momenti aggregativi che ci sono su questi siti.
Renato Schifani, presidente del Senato,
17 dicembre 2009)
Internet e i social network stanno diventando, ogni giorno di più, canali e strumenti di diffusione di odio e veleno.
(Gabriella Carlucci, sindaco di Margherita di Savoia,
14 dicembre 2010)
E’ scandaloso e moralmente inaccettabile ciò che stiamo leggendo in queste ore su internet e nei social network.
(Andrea Ronchi, ministro delle Politiche Comunitarie,
14 dicembre 2009)
Il popolo del web, da Youtube a Twitter passando per Facebook, dimostra che in Italia c'è un popolo di decerebrati frutto di un impoverimento culturale.
(Giancarlo Galan, ministro delle Politiche Agricole,
14 dicembre 2009)
Se passa il concetto che uno può scrivere impunemente queste cose, c’è il rischio che poi a qualcuno venga in mente di metterle in atto.
(Roberto Maroni, ministro degli Interni,
22 ottobre 2009)
Da costoro mi aspetto solo il bunga bunga...
RispondiEliminano. in effetti da questi figuri l'unica banda che possiamo avere è quella A DELINQUERE.
RispondiEliminae larga, per dire è larga.
ce ne stanno tanti dentro.
o quella della Magliana, per esempio.
RispondiEliminaL'avremo, l'avremo. E purtroppo dovremo ringraziare gente come i Minzolini. Basta che si sposti attenzione e quindi pubblicità e quindi soldi.
RispondiEliminaIl problema sarà il controllo....
seriamente.
RispondiEliminasta gente dovrebbe ringraziare il web perché tiene ancora troppe teste e manine incollate alla tastiera e regala uno sfogo a costo zero (connessione esclusa).
comunque sarebbe il caso per Lorsignori di mettere il culetto fuori dalla finestra e misurare fra le chiappe l'aria che tira.
troppa permanenza su calde poltrone e corridoi protetti sconnette dalla realtà. tranne quando naturalmente ci si ricorda di votare contro l'abolizione dei privilegi pensionistici garantiti a questi inutili.
ossia votarsi emolumenti a pioggia mentre si chiedono lacrime e sangue agli amministrati.
magari....
ringrazino il web e ringrazino pure che non sono gli anni Settanta.
é proprio una banda...del buco...largo!
RispondiEliminaSu Spinoza.it ne era apparsa una pungente e micidiale, che suonava pressappoco così: "Caso Sarah Scazzi, lo zio confessa l'omicidio. Scarcerato Facebook".
RispondiEliminaQueste persone (riportate nel post principale) sono dei violenti, persone con una storia di apparteneza a gruppi che della violenza fisica e verbale hanno fatto una caratteristica.
RispondiEliminaÈ incredibile che si permettano di parlare di odio e violenza quando sono i primi a fomentare e supportare tali schifezze.
Prima insultano, istigano a commettere violenze e fanno del male alle persone e poi accusano GLI ALTRI delle loro stesse colpe!
Fate una prova: tirate uno schiaffo ad una persona in modo che chi sta intorno senta il rumore, poi iniziate ad urlare tenendovi una mano sulla guancia accusando L'ALTRO di avervi schiaffeggiato.
Chi avrà le simpatie delle persone (stupide) intorno?
io commento con dei fatti.
RispondiEliminapoi valutate voi...
-Era il 2002 quando il Giovanni Paolo II annunciò che internet era una "cosa meravigliosa",che si poteva usare per portare la Parola di Dio [quindi qualcosa che la maggior parte degli italiani considererebbe "buono"].
-Facebook nasce nel 2004 e il boom in italia si osserva nel 2008.
-nel 2010 il 59%degli italiani non sa usare un pc.
Quindi tutti 'sti terroristi dove li vedono?
correggi la data della Carlucci... ;-)
RispondiEliminasarebbe bello iniziassero a chiamare le cose con il proprio nome, non è il social network che crea odio ma sono loro stessi, con le loro ipocrite opere, parole ed omissioni, internet è solo veicolo d'informazione. che poi la violenza sia sempre deprecabile è un altro paio di maniche.
RispondiEliminaFate qusi tenerezza
RispondiElimina@Anonimo, a forza di ripeterti ti sei perso una lettera!
RispondiEliminaooops!
RispondiEliminaFate tanta tenerezza.
"Il popolo del web, da Youtube a Twitter passando per Facebook, dimostra che in Italia c'è un popolo di decerebrati frutto di un impoverimento culturale"
RispondiElimina(Giancarlo Galan, ministro delle Politiche Agricole, 14 dicembre 2009)
Un po' a doppio taglio questa affermazione :)
e se si mette in atto quello che impunemente scrive (o dice) un alto papavero leghista?
RispondiEliminauno a caso va bene generalizziamo pure
"Il popolo del web, da Youtube a Twitter passando per Facebook, dimostra che in Italia c'è un popolo di decerebrati frutto di un impoverimento culturale"
RispondiElimina(Giancarlo Galan, ministro delle Politiche Agricole, 14 dicembre 2009)
in effetti il prodotto di questa democrazia è Galan. che abbia ragione?
un popolo di decerebrati frutto di un impoverimento culturale"
RispondiEliminaMa no, solo una combriccola di cyberborghesucci arrabbiati.
applausi a scena aperta per Furio Detti.
RispondiEliminaLoro preferiscono il digitale terreste obbligatorio per tutta italia con l'azienda che ne produce i decoder in possesso al 12% del fratellino indagato del presidente del consiglio.
Io sono seriamente preoccupato dal popolo del telefono. I telefoni sono dei veri e propri catalizzatori di odio e megafoni per minacce e insulti. Se passa il concetto che al telefono uno può dire impunemente certe cose, c'è il rischio che poi a qualcuno venga in mente di intercettarle!
RispondiEliminaNon basta vietare le intercettazioni, bisognerebbe decidersi a vietare i telefoni!
io sono seriamente preoccupato dal popolo dei troll. I troll sono veri e propri catalizzatori di bugie e megafoni per disinformazione e mistificazione.
RispondiEliminaSinceramente io non mi aspetto una beneamata cippa da questi politici.
RispondiEliminaIo sono seriamente preoccupato dal popolo del telefono. I telefoni sono dei veri e propri catalizzatori di odio e megafoni per minacce e insulti. Se passa il concetto che al telefono uno può dire impunemente certe cose, c'è il rischio che poi a qualcuno venga in mente di intercettarle!
RispondiEliminaNon basta vietare le intercettazioni, bisognerebbe decidersi a vietare i telefoni!
sarebbe bello iniziassero a chiamare le cose con il proprio nome, non è il social network che crea odio ma sono loro stessi, con le loro ipocrite opere, parole ed omissioni, internet è solo veicolo d'informazione. che poi la violenza sia sempre deprecabile è un altro paio di maniche.
RispondiEliminaSu Spinoza.it ne era apparsa una pungente e micidiale, che suonava pressappoco così: "Caso Sarah Scazzi, lo zio confessa l'omicidio. Scarcerato Facebook".
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