Ora che l'assassino è un romano e la vittima è una rumena, qualcuno si è accorto che "al carcere deve poter esistere una alternativa" e propone che l'omicida non venga messo in prigione.
Peccato che il soggetto in questione si chiami Francesco Giro e che ad aprile del 2007, quando la vittima era romana e l'assassina rumena, ebbe a dichiarare con preoccupazione che "Roma sta diventando una città fra le più insicure e le meno protette", il che pareva tutt'altro che compatibile con l'idea di una possibile scarcerazione.
Chissà, magari nel frattempo ha cambiato opinione.
Come spesso capita a gente come lui...
RispondiElimina[Tg1 mode on]
RispondiEliminaHa cambiato idea perche` grazie ad Alemanno la citta e` piu` sicura.
[Tg1 mode off]
Uomo di merda, lui e tutti quelli che la pensano così
RispondiEliminaStavo pensando ad una puntata di domenica-in riparatrice dove viene invitato il marito dell' infermiera uccisa, giusto per la par condicio...poi parlano di Santoro.
RispondiEliminafate quasi tenerezza
RispondiEliminafanno (senza il quasi) schifo
RispondiEliminaa nazionalità invertite sarebbero in strada a fare fiaccolate e a tentare linciaggi, adesso mettono gli striscioni con scritto "alessio libero".
E' aberrante che i politici pretendono di stabilire chi deve andare in carcere e chi no.
RispondiEliminaNessuno sembra farci più caso.
in effetti sembrerebbe legittima difesa. infatti la signora lo ha atteso fuori dalla tabaccheria lo ha seguito e preso a calci e schiaffi e spintonato.
RispondiEliminaok che è successa sta cosa , ma uno cosa deve fare prendersele...
forse è un eccesso di legittima difesa ma niente più.
purtroppo la nostra morale ci vuole punire di sentimenti razzisti e dare ragione alla povera signora. ma se il morto fosse un italiano e l aggressore un romeno io darei ragione al romeno.
non è giusto che una persona paghi per i sensi di colpa di tutta l italia.
Beh, io direi che possiamo anche dargli un bel pugno in faccia, (a questo Giro), tanto non è qualcosa da punire secondo lui, ma anzi, cercherebbe di comprenderci e di amarci per il pugno che gli abbiamo dato. Ma non avete capito che lui vuole solo la nostra attenzione? Diamogliela!! (ma a parole però)
RispondiEliminaBuffone....
Non sapevo che "la signora lo ha atteso fuori dalla tabaccheria lo ha seguito e preso a calci e schiaffi e spintonato.." come riporta l'anonimo piu' sopra.
RispondiEliminaIn effetti nel video si nota una certa aggressivita' da parte della donna. Sembra che avesse quasi voglia di attaccare briga. Per un attimo sembra che sia lei a star dietro al giovane omicida.
Poi parte il cazzotto: quasi a farla finita per tornare a farsi i cazzi suoi.
E c'e' scappato il morto.
Ma io non vedo nessuna volonta' omicida.
Direi che e' un disgraziato incidente.
Sulla questione Romani e Romeni e sul tentativo di far apparire contradditoria e ipocrita la polemica sulla criminalita' d'importazione dico quanto segue:
Tutti hanno la propria fisiologica criminalita'.
Per questo hanno inventato la Polizia.
Pero' la criminalita' d'importazione rompe un po' la minchia e fa girare le biricoccole.
La gente pensa:
"Gia' c'abbiamo la nostra criminalita', adesso anche quella degli altri mi devo sorbire? E poi, proprio sotto casa mia? Sempre li', fermi, che non fanno un cazzo...! E ti prendono pure per il culo! E se la prendono con mia sorella e le urlano: Bocchinara!"
Cioe' uno si smarrona!
La gente un po' de raggione la tiene! Va capita.
Come si diceva una volta? Ah, si:
VOS POPULI, VOX DEI.
La voce del popolo e' la voce di Dio.
Nel caso del 2007 si sono distinti per aver arrestato anche l'amica, che era soltanto accanto alla rumena che uso l'ombrello e anche in quel caso la vittima provocava, me ne ricordo bene, ma essendo italiana la vittima e rumena la seconda ho ben visto come la legge si applica per gli altri e si interpreta per noi (l'amica arrestata per concorso in omicidio solo per essere insieme, ma dico io)
RispondiEliminaL'autopsia chiarirà che la vittima è deceduta in seguito alla caduta , sbattendo la testa, non certo per il pugno di conseguenza il tutto finirà con il classico "terribile disgrazia"... siamo un paese alla frutta!!
RispondiElimina@Bertoldo: Se tiri un pugno così ad una persona, di certo non le vuoi far del bene. Magari non pensi di ucciderla (magari), ma un po' di dolore glielo vuoi causare. E comunque come potrebbe essere un'attenuante? Non scherziamo. Voglio dire...non è normale picchiare una persona, ve lo siete dimenticati?! Non è normale.
RispondiEliminaV.
Diciamo che ficcare la punta di un ombrello in un occhio è un po' diverso dal non calcolare la portata di uno schiaffo o di un pugno, però vabbè, certe analisi le lascio volentieri agli esperti.
RispondiEliminaMa la colpa non è mica dei politici che bene o male fanno il loro mestiere. La colpa è nostra, di tutti quelli che vanno in un oltre che spesso non c'entra coi fatti che accadono. La colpa è di chi ha infilato in questa storiaccia la politica, il razzismo e il sessismo, tutte cose che non c'entrano niente.
Perché purtroppo c'è chi è malato di politica e la deve mettere ovunque. Anche nel merito di quella che è e resta una disgrazia casuale, terribile sì ma una disgrazia. Invece no, e se lei era italiana e se lui era romeno, e perché in galera no ( detto da gente che non ci manderebbe nemmeno i peggiori criminali fa vomitare ). Eccetera eccetera. Commenti di gente che si definisce perbene e dalla parte della legalità ma che poi di fronte a una tragedia auspica che la pena sia addirittura peggiore del reato commesso. La legge del taglione è dietro l'angolo, praticamente.
E se la politica ce la mettiamo noi è anche giusto che poi la politica dica la sua.
Nel frattempo si aggravano le condizioni del tassista di Milano, ma di lui non si parla e non si è parlato tanto quanto la signora di Roma, volendo ragionare come hanno fatto in tanti forse se fosse stato romeno se ne sarebbe parlato di piu'. Ma che volete che interessi se un padre di famiglia italiano muore dopo giorni di agonia, in definitiva sul lavoro?
RispondiEliminainfatti si chiama omicidio preterintenzionale proprio perché hai ammazzato qualcuno mentre la tua intenzione era un'altra.
RispondiEliminail doppiopesismo di certi commenti anche qui è davvero emblematico, il mio morto è più morto del tuo, il mio assassino lo voglio libero, chi ha ammazzato uno dei miei deve morire...
e non dimentichiamo che il povero ragazzo con la vita rovinata (cit.) ha raccolto le sue cose e l'ha lasciata lì per terra
nel caso dell'ombrello perchè arrestare l'amica, per vendetta?
RispondiEliminascusate la polemica, ma non me lo spiego, la responsabilità è personale, no?
profilo di donna, se n'è parlato eccome del tassista... poi certo se uno è stabile se ne parla di meno dell'altra che è morta... questo è il giornalismo. comunque il problema non è la posizione processuale del ragazzo per cui si sta indagando, è che a parità di fatto e conseguenza ma a nazionalità invertite saremmo assistendo a fiaccolate per la sicurezza e a tentativi di linciaggio (anche di chi ha solo la colpa di essere rumeno, magari, ricordo dopo la violenza sessuale di vicino guidonia che diversi romeni se ne andarono, così come dopo l'omicidio di tor di quinto ci furono vagonate di pullman in partenza per bucarest di gente spaventata dalle possibili reazioni)
RispondiEliminastaremmo assistendo
RispondiElimina01-06-2007 01-06-2007
RispondiEliminaRicostruzione della Super testimone:
«Si sono aperte le porte e ho visto scendere, per prime, le tre ragazze che stavano visibilmente litigando. Fra me e loro non c’era nessuno che mi coprisse la visuale. Non ho sentito cosa si stessero dicendo a causa del rumore, ma ho visto cosa è successo».
Lo ha detto in un’intervista a “L’Espresso” , F. M., testimone dell’omicidio di Vanessa Russo,
«Ho visto Vanessa allontanarsi da Doina, un po’ come se le avesse lanciato l’ultimo improperio per poi piantarla lì, ed è a quel punto che è partita l’ombrellata. Vanessa era di profilo rispetto alla romena e in quel momento ho incrociato il suo sguardo a pochi metri di distanza, una scena che non dimenticherò mai. L’ho vista girarsi verso Doina proprio nel momento in cui arrivava il colpo, subito dopo è caduta a terra». Sempre secondo la difesa, Vanessa avrebbe dato uno schiaffo a Doina, ma la testimone ha detto di non aver visto cosa fosse successo precedentemente. «La mia impressione è che quella della romena sia stata una reazione rabbiosa e violenta a un presunto insulto». Le due ragazze «se ne sono andate camminando, senza particolare fretta, e prima di sparire tra la folla Doina si è girata accennando un sorriso, come della persona soddisfatta di aver risposto a una provocazione verbale», ha detto. «Credo che neanche lei si sia resa veramente conto di quello che aveva fatto - ha aggiunto - tanto che quello che hanno dichiarato riguardo al fatto di non aver visto il sangue, è sicuramente vero. In sostanza, il colpo è stato intenzionale, anche se secondo me non è stato inferto con l’intenzione d’uccidere».
http://www.delittiimperfetti.com/show_vitt.php?id_vitt=755
Giudicherà chi deve giudicare, per quel che vale osservo che mi è sembrato. dal modo in cui è caduta la donna il "povero ragazzo" non deve averle mollato una leggera sberla, ma un colpo piuttosto violento. La volontà di uccidere no, ma di far male sì.
RispondiEliminaCome a dire lalla, che nessuno pensa di poter causare la morte, non lo pensava neanche Doina per la quale si spesero parole e gesti di solidarietà anche da parte di autorevoli associazioni perché anche lei aveva figli piccoli in Romania, epperò anche lei ha ucciso. Quindi i pesi e le misure li fa chi è abituato a farli sempre.
RispondiEliminaprofumo di donna, infatti per roma c'erano striscioni con scritto "doina libera" e si parlava di due vite rovinate, vero? e su dai, che si era scatenata la caccia al rumeno
RispondiEliminaIo sono una persona e basta, non un collettivo e parlo per me.
RispondiEliminaIn carcere questo carnefice ci andrà così come c'è andata Doina condannata a sedici anni, ci andrà e ci resterà indipendentemente da quel che pensiamo noi, poi bisogna vedere e capire cosa intendiamo TUTTI quando parliamo delle condizioni dei carcerati, quando ci si sbrodola nel dire che in questo paese il carcere ha finalità diametralmente opposte a quelle che prevede il nostro diritto. Bisognerà vedere in che condizioni usciranno Doina, Alessio e tutti i ragazzi come loro ( che hanno sbagliato una volta, drammaticamente ma una volta, come chi causa un incidente stradale o investe qualcuno) una volta subìta la "rieducazione" nelle nostre patrie galere. Suvvia un po' di coerenza qui dove si fa la conta dei suicidi in carcere.
Perché io uno che ha causato la morte di cinque persone in un incidente stradale lo conosco di persona, so qual è il dramma che sta anche dall'altra parte, quella di chi vittima non è, e sono sicura che se si fosse applicata la stessa giustizia senza se e senza ma che si auspica per l'assassino ventenne ( ...) chiesta con la stessa rabbia che leggo in giro questa persona non sarebbe mai diventata l'uomo, il brav'uomo che è. Ecco perché preferisco non giudicare.
mi sembrava che negassi le diverse reazioni a due fatti analoghi sulla base della nazionalità, allora ho capito male.
RispondiEliminaBeh, qualcuno potrebbe rigirare la frittata e dire che ... ora che la vittima è una rumena e l'assassino è un romano, qualcuno si è accorto che "al carcere non ci deve essere una alternativa" e propone che l'omicida venga messo in prigione.
RispondiEliminaè che sta storia sta, nel corso dei giorni, diventando troppo "politica". si sta spostando l'accento - a mio modo di vedere - da quello che realmente è stato. un'aggressione di una persona, verso un'altra. romani o romeni dovrebbe diventare secondario, altrimenti si rischia di perdere di vista la questione centrale, che non deve essere lo scontro tra chi pensa che i rumeni delinquano e chi no. ma di cosa sta succedendo in una società dove una persona, forse ex pugile, sferra un colpo in pieno viso ad una donna che forse lo aveva provocato (e non era la prima volta, ma la terza); dove un tassista viene pestato e spedito in ospedale; dove due bambini si trovano davanti al corpo esangue della madre. due passi avanti nel baratro della cultura dell'odio. abbiamo superato persino il livello becero e schifoso dei pestaggi contro categorie o pseudo tali (neri, gay, quelli col neo peloso sul naso....)
RispondiEliminache poi ora si può parlare di custodia cautelare, secondo bastano i domiciliari... comunque il dato di fatto è che la decisione spetta al gip e non ad alemanno o a giro.
RispondiEliminaNessuno avrebbe fatto di questa tragedia una questione razziale se non l'avessero fatto per primi anche autorevoli direttori di giornale come la De Gregorio l'altra sera a Linea notte che ha voluto per forza paragonare questa vicenda alle migliaia di maltrattamenti sulle donne che avvengono ogni giorno, mese ed anno mettendo il carico da 11 proprio sul paragone delle parti inverse circa la nazionalità ( "muoiono sempre le donne", no invece, muoiono e restano offesi dalle aggressioni anche gli uomini, basta pensare a quanti tabaccai e gioiellieri sono morti mentre tentavano di difendere il loro lavoro). Cosa che si fa sempre quali che siano queste parti, la nazionalità stavolta poteva passare in secondo piano proprio perché nessuno si sarebbe aspettato un esito così tragico e tutte le persone di coscienza hanno fatto il tifo perché la signora vivesse.Indipendentemente da quale lingua parlasse.
RispondiEliminavabbè credo che abbiamo un po' tutti superato l'età del gioco "ha cominciato prima lui.."
RispondiEliminaE' troppo gustoso fare questioni anche sulle tragedie. Il giochetto di chi cell'ha piu' lungo è sempre il preferito dagl'itaGliani.
RispondiEliminaHa contestualizzato :)
RispondiEliminaprofumo di donna, perdonami ma credo che tu confonda chi fa questioni sulle tragedie (giro) con chi glielo fa notare.
RispondiEliminaProfilo di Donna ha ragione.
RispondiEliminaQuesti "comunisti" cercano di fare stupida politica anti-razzista ogni volta che se ne presenta l'occasione.
E come al solito fanno una figura di culo. (Ma perche' volete perdere le elezioni? Vi piace essere schiaffeggiati nelle orecchie di tanto in tanto? Contenti voi!)
La De Gregorio, poi, e' rimasta ferma alla Rivoluzione d'Ottobre: "Concita!! Siamo nel Terzo Millennio! La gente viaggia, vede, si informa, e' piu' istruita e smaliziata, non si fa infinocchiare dai santoni dei sacri principi democratici e internazionalistici, capisce le cose meglio di un contadino della Bassa Emiliana nel 1918. (Oddio: qualche commentatore sembra che legga solo l'Unita'/Pravda e creda che sia il Corano...)
Il fatto e' che nelle carceri d'Italia c'e' una percentuale sproporzionatissima fra "stranieri" e "cittadini italiani".
Paragonando in modo omologo queste percentuali risulterebbe che in Italia ci sarebbero 40 milioni di stranieri. Ma non e' vero.
Questo significa che la popolazione carceraria "straniera" e', proporzionalmente parlando, altissima, spro-po-si-ta-ta-men-te alta, rispetto alla popolazione straniera residente.
Cioe', per chi non capisce un cazzo di matematica:
Se un italiano su mille, conosce la galera; tra gli stranieri la percentuale sale a uno straniero su cento.
Su questo non ci piove, a meno non si voglia fare figureddimmmmerda ed evadere la questione per motivi di buonismo terzomondista.
Capito?
Bertoldo: non penso di dire quel che dico perché i comunisti sono stupidi, ma proprio perché infilare la politica in ogni dove non ha senso, così si partecipa, tutti, al teatrino mediatico che tanto fa orrore a una certa parte che però ci sguazza anch'essa con le mani e coi piedi. Se la dichiarazione di Giro fosse stata ignorata ci saremmo risparmiati un mucchio di chiacchiere inutili. Lo sfruttamento mediatico serve a chi ha bisogno di individuare negli altri la causa dei mali del mondo. Per esoricizzare il fatto che tutti siamo potenzialmente in grado di commettere la qualsiasi.
RispondiEliminaMi sembra che il popolo abbia una gran voglia di assicurare alla "giustizia" quei colpevoli di reati di cui è piu' facile che resti vittima appunto la gente comune. Quelli percepiti piu' direttamente che hanno a che fare con l'incolumità fisica, con la difesa del proprio. Se ci fosse davvero questa sete e questa voglia di giustizia giusta il nostro sarebbe il paese piu' normale e sano del mondo. Quando invece, anche se puo' sembrare paradossale, i reati piu' pericolosi per la società non sono quelli che hanno a che fare con la violenza metropolitana che è purtroppo una realtà piu' frequente ovunque, ma quelli che destabilizzano l'economia e la vera sicurezza dei cittadini. Che Tanzi o lo stesso berlusconi vadano o meno in galera non frega niente a nessuno, ormai siamo abituati al fatto che i pre-potenti la passino liscia qualsiasi cosa facciano, eppure le loro vittime sono piu' di una. Però "il mostro violento", quello che si macchia di delitti che per fortuna non sono all'ordine del giorno ma per quanto se ne parla è come se lo fossero ce lo manderebbero anche tutte le anime candide che solitamente si disinteressano di tutto.
"il che pareva tutt'altro che compatibile con l'idea di una possibile scarcerazione".
RispondiEliminaA rigor di logica, Sì, è compatibile. Non meno di quanto tu, Metil, se mai dicessi che in un certo luogo c'è un problema di sicurezza stessi invocando carcere per tutti.
Bertoldo: non penso di dire quel che dico perché i comunisti sono stupidi, ma proprio perché infilare la politica in ogni dove non ha senso, così si partecipa, tutti, al teatrino mediatico che tanto fa orrore a una certa parte che però ci sguazza anch'essa con le mani e coi piedi. Se la dichiarazione di Giro fosse stata ignorata ci saremmo risparmiati un mucchio di chiacchiere inutili. Lo sfruttamento mediatico serve a chi ha bisogno di individuare negli altri la causa dei mali del mondo. Per esoricizzare il fatto che tutti siamo potenzialmente in grado di commettere la qualsiasi.
RispondiEliminaMi sembra che il popolo abbia una gran voglia di assicurare alla "giustizia" quei colpevoli di reati di cui è piu' facile che resti vittima appunto la gente comune. Quelli percepiti piu' direttamente che hanno a che fare con l'incolumità fisica, con la difesa del proprio. Se ci fosse davvero questa sete e questa voglia di giustizia giusta il nostro sarebbe il paese piu' normale e sano del mondo. Quando invece, anche se puo' sembrare paradossale, i reati piu' pericolosi per la società non sono quelli che hanno a che fare con la violenza metropolitana che è purtroppo una realtà piu' frequente ovunque, ma quelli che destabilizzano l'economia e la vera sicurezza dei cittadini. Che Tanzi o lo stesso berlusconi vadano o meno in galera non frega niente a nessuno, ormai siamo abituati al fatto che i pre-potenti la passino liscia qualsiasi cosa facciano, eppure le loro vittime sono piu' di una. Però "il mostro violento", quello che si macchia di delitti che per fortuna non sono all'ordine del giorno ma per quanto se ne parla è come se lo fossero ce lo manderebbero anche tutte le anime candide che solitamente si disinteressano di tutto.
profumo di donna, perdonami ma credo che tu confonda chi fa questioni sulle tragedie (giro) con chi glielo fa notare.
RispondiEliminanel caso dell'ombrello perchè arrestare l'amica, per vendetta?
RispondiEliminascusate la polemica, ma non me lo spiego, la responsabilità è personale, no?
L'autopsia chiarirà che la vittima è deceduta in seguito alla caduta , sbattendo la testa, non certo per il pugno di conseguenza il tutto finirà con il classico "terribile disgrazia"... siamo un paese alla frutta!!
RispondiEliminaE' aberrante che i politici pretendono di stabilire chi deve andare in carcere e chi no.
RispondiEliminaNessuno sembra farci più caso.
Come spesso capita a gente come lui...
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