29 novembre 2010

Sarebbe il caso di atterrirsi e sconfortarsi per i motivi giusti

Gianni Letta:
Se questi sono i costumi dell'epoca in cui viviamo, c'è da rimanere atterriti e sconfortati.
Naturalmente la dichiarazione di Letta si riferiva a Wikileaks. Peccato, però: perché se avesse pronunciato una frase del genere commentando la vicenda di un premier che manda in questura la sua igienista dentale con trascorsi di valletta televisiva, fatta eleggere qualche mese prima in un consiglio regionale previo inserimento del suo nome nel listino all'ultimo momento con conseguente lite con gli alleati e necessità di "sistemare" le firme, allo scopo di sottrarre alla polizia, dopo averle personalmente raccontato che si trattava della nipote di un capo di stato estero, una minorenne extracomunitaria che era solita partecipare alle sue feste, sarei stato perfino d'accordo.

4 commenti:

  1. notare la Home Page de "Il Giornale"... scomparso ogni riferiemtno a sto sito...come si chiama... Wikiqualchecosa....

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  2. Proviamo a immaginare: se avessimo ricevuto le rivelazioni di Wikileaks riferite ad un qualsiasi Governo Andreotti/Forlani/Craxi, che sarebbe successo il giorno dopo? E perchè a distanza di 20 anni non ce ne frega più nulla? L'Italia sta a guardare e si divide in: quelli che già lo sapevano e in quelli che credono nel complotto demoplutogiudaicomassonico. Mi chiedo: Ma non sarà pericolosa questa situazione?

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  3. Intanto qui a Londra Berlo è sputtanato su tutti i giornali e noi con lui.
    Il fra

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  4. Concordo con Henry Chinasky! Anche a me preoccupa la reazione a Wikileaks. Tante cose si sospettavano o si sapevano. Ma trovarle registrate e confermate è una conferma inquietante.
    Cosa serve per scandalizzare le persone? Cosa ci farà ancora arrabbiare?

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