05 dicembre 2010

Ammazza, che scoop

traditori
Sul sito della Camera sono disponibili da un pezzo le schede personali dei deputati, con tanto di mappa cliccabile della posizione che occupano nell'emiciclo, gruppi di appartenenza, forografie e tasto apposito per mandare una mail a ciascuno di loro.
Ieri quelli di Libero hanno preso queste informazioni, le hanno riassunte in un quadretto dall'aria truce, ci hanno messo sopra un titolo con la parola "traditori" in bella evidenza e in questo modo hanno alzato un discreto polverone sul nulla.
Insomma, Belpietro & Co. hanno riempito di fuffa una bella prima pagina senza manco prendersi la briga di lavorare, e tutti gli altri hanno abboccato, scandalizzandosi e stracciandosi le vesti per la pubblicazione di roba che era già disponibile a tutti da anni.
Voi che ne dite: non sarebbe il caso di mettersi a fare i giornalisti per davvero, invece di riempire i quotidiani con roba vecchia come il cucco che non vale un soldo bucato?

9 commenti:

  1. LO so che non serve dirlo ma bisogna dirlo "Ah, questo partito dell'amore". Questo amore che vede tradimenti ovunque, che disprezza ogni dissenso e vuole che vengano puniti i disertori ...

    Che strano amore

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  2. Le liste di proscrizione sono una roba allucinante già dai tempi di Cicerone. La foto col cartello "traditori" è uno spettro che speravo di non vedere mai più, ma in questo paese nessuna bruttura sembra mai abbastanza...

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  3. L'amore non é bello se non é fascistello.

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  4. Diciamo che manca giusto una scritta 'Ricercati per alto tradimento e lesa maestà' con sotto la taglia elargita rigorosamente in gettoni d'oro.

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  5. ma sbaglio, o il problema è un altro (vedi il titolo, per esempio) e non il fatto che abbiano messo in prima pagina informazioni già disponibili??

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  6. "i cittadini vi puniranno"?
    ma che è, una minaccia?

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  7. Metil, ma che domande retoriche fai? Osa, che so, "Non pensate che l'attentatore del Belpietro, potrebbe riprovarci, così tanto per dimostrare che non era inventato?" no, questa è censurabile, però, famese a capì...

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  8. Dai, Metil. La questione non è se quelli sono o no giornalisti. Tutti sappiamo che a rigore sono solo dei killer armati di media. Il fatto da commentare è il nuovo gradino che questi sicari senza scrupoli hanno sceso nella fogna di un giornalismo mafioso. Le notizie erano note ma se le componi in una prima pagina in cerchi concentrici a formare il centro di un bersaglio per il pubblico smerdamento, allora l'uso le fa essere una cosa del tutto nuova.

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