Tanto per essere chiari: nonostante il fatto che non sia più né un dirigente né un iscritto del partito (per una serie di ragioni che in questa sede sarebbe troppo lungo, oltre che poco interessante per i lettori, spiegare) mi sento ancora "radicale", e penso che non smetterò di sentirmici finché campo.
Lo dico, evidentemente, in relazione a ciò che sentirsi "radicale" significa per me, giacché in base alla definizione pannelliana (i radicali sono gli iscritti) ho smesso di essere tale nel momento in cui ho deciso di non rinnovare la tessera.
Ciò premesso, mi pare doveroso mettervi a parte della mia opinione sul "dialogo" tra i radicali e il PDL che pare essere iniziato nei giorni scorsi, e che secondo alcuni potrebbe condurre ad un voto di fiducia (o di "non sfiducia") della delegazione radicale alla Camera nella fatidica data del 14 dicembre.
Ebbene, sarà che non passo a Torre Argentina da un bel po', e che pure quando ci passavo ero molto più interessato a fare (per quanto potevo) le cose in cui credevo (e nelle quali continuo a credere) che a informarmi dettagliatamente sulle "strategie" del partito, ma a me questo "dialogo" non piace neanche un po'.
Non mi piace e anzi mi ripugna, da "radicale" come mi sento io, il solo fatto che si discuta di poter accordare la fiducia al governo che ha dato dell'assassino a Beppino Englaro, che va d'amore e d'accordo con chi mette i migranti nei campi di concentramento, che ha stretto la morsa del proibizionismo fino alle estreme conseguenze, che fa comunella con una nazione nella quale i diritti civili sono ferocemente repressi, e potrei continuare.
A mio (modesto) modo di vedere l'unico dialogo che si può ragionevolmente pensare di instaurare con questi individui è un'opposizione ferma e inflessibile finalizzata a mandarli a casa, in modo tale che non possano più nuocere al paese: e ciò, badate, a prescindere dal fatto che il PD di Bersani caghi assai poco i radicali (cosa che peraltro ritengo drammaticamente vera), e quindi a costo di correre il rischio di uscire dal parlamento e di dover ricominciare a fare politica soltanto in mezzo alla strada.
I miei ex compagni (tra cui conservo tanti amici, alcuni dei quali mi sono molto cari) che si imbatteranno in questo post potrebbero eccepire (come da quelle parti accade con una certa frequenza) che non abbia capito un cazzo: nel caso dovesse succedere, incasserò l'accusa e continuerò a pensare con la mia testa.
Essere "radicale", naturalmente per come intendo la cosa io, significa anche (e forse soprattutto) questo.
bravo.
RispondiEliminaconsiderazioni che condivido in pieno, cogli davvero nel segno. seguo i radicali dai tempi in cui Capezzone criticava dalla radio, e a gamba tesa, l'atteggiamento della chiesa per cui un embrione vale più di una vita umana. Per questo ancora oggi guardo con un certo orrore al "dialogo" di cui sopra. Non voto ormai da diversi anni, ma se dovessi tornare non mi dispiacerebbe avere buoni motivi per mettere la croce sul vero partito radicale...
RispondiEliminahai ragione,e non credo che si possa dire che tu non abbia capito un cazzo, a leggere di questa "trattativa" ho provato sgomento, ripugnanza e naturalmente ira,'fanculo Pannella.
RispondiEliminanon mi sembra la prima volta che i radicali vadano a braccetto con quanto di più antiradicale e antilibertario ci sia in italia. Davvero ti meravigli Metilparaben?
RispondiEliminaattendevo questo tuo post con ansia, speravo non solo di leggere ciò che ho letto, ma anche che mi sapessi dare una spiegazione di come possa succedere una cosa simile....però forse non esistono spiegazioni decenti ad un tale scempio di onestà intellettuale....
RispondiEliminaMi è sempre sembrato strano che dal PR siano usciti fuori personaggi del livello di Capezzone, Vito o Rutelli...c'è del marcio nel partito radicale.
RispondiEliminapost lucidissimo come sempre Ale.
RispondiEliminaio di radicale ho poco e niente, ma credo che il partito sia saldamente in mano ad una sola persona.ricordo il congresso che vedeva capezzone vs della vedova e dalla radio, con le mie orecchie, pannellone disse qualcosa di molto simile a queste parole "votate chi volete per acrità, ma sia chiaro che questo congresso non va come vorrei la radio rimane mia"...
cmq la scommessa è questa: berlusconi incassa fiducia e si fa governo allargato a udc e fli
E poi c'è chi critica Grillo perché dice che i partiti fanno tutti schifo... se neanche più dei radicali ci si può fidare sul mantenere una linea...
RispondiEliminaesiste magari l'ooportunità politica, anche nell'interesse del Paese? Ditemi, senza un governo tecnico (e pur quand'anche), dove andiamo a finire dopo aver votato l'ennesima sfiducia al Governo italiano?
RispondiEliminaE' vero, senza maggioranza, questo governo cadrà ugualmente a breve. Ma chi è che staremmo mandando a casa, scusate? In primavera rivoteremo le stesse facce, con la stessa legge. Il PD non è pronto, Vendola si brucerebbe, quello schifo che è Fini-Casini insieme alla Lega, sarebbero i partiti più forti... I radicali sanno che, a volte, ingoiare è il mezzo per raggiungere il rusiltato, specie quando l'alternativa di allettante, ammettiamolo, ha ben poco.
Per condivisione dei valori, concordo con la posizione di Metilparaben e del suo cuore ferito; ma mica tutto è sempre giusto, è sempre cuore e "radicale", appunto. Anche questa, secondo me, si chiama onestà intellettuale.
Sorprende che certe cose possano essere scritte da un radicale (o ex radicale, fai tu): io credo che chi non capisce Marco una volta, allora non lo ha mai capito.
RispondiEliminaPerché votare la sfiducia senza sapere quali impegni questo governo (di cui mi fido nulla, sia chiaro) intenderà assumere dal 15 in poi?
Sono certo che il primo a non fidarsi è Marco, ma lui fa ciò che deve, da laico, da leader storico che è abituato a veder passare il cadavere politico di partiti e partitini.
Come dire, trovo del tutto in linea con la storia del partito e del movimento radicale questa strategia, di non chiudere mai la porta in faccia a nessuno, ferma restando la scarsissima fiducia che si può nutrire per determinati personaggi. Ma onestamente non vedo la novità. Il problema è che in Italia siamo abituati a pensare la politica come scontro di tifoserie e allora si ritiene più cazzuto il PD che vota la sfiducia e manifesta in piazza ma non muove dito sul conflitto di interessi neppure quando è al governo o vota col Berlusca quando si tratta di dare soldi ad un dittatore come Gheddafi.
Sergio, ti ringrazio di aver commentato la mia riflessione rilevando che in sostanza non ho capito un cazzo.
RispondiEliminaNon mi offendo mica, come ho detto nel post, e incasso il tuo parere: se uno non capisce Marco una volta, allora non l'ha mai capito.
Mi ci scapperebbe quasi un amen.
Ma la religione, credimi, preferisco lasciarla a voi.
Capezzone, ex-radicale ora PDL, attacca con veemenza i finiani. Della Vedova, già radicale poi PDL ora FLI, respinge al mittente le accuse. Sta dalla sua parte Rutelli, un tempo radicale quindi PD ora API. Intanto Bonino esclude l'appoggio dei radicali al governo, ma Berlusconi ci spera ancora. Come dargli torto?
RispondiEliminaMa infatti è proprio quest'ambiguità che fa sì che io non mi sia mai fidato troppo dei Radicali (in termini di dirigenza e strategie politiche, non di ideali).
RispondiEliminaAnzi, questa storia non mi stupisce neanche un pò (Capezzone docet)...
Pienamente concorde. Trovo disgustoso il fatto che proprio il Partito Radicale possa dare la fiducia a tale governo. So perfettamente che anche nel passato vi sono state tante (troppe) ambiguità da parte della dirigenza ma, questa, è la goccia che fa traboccare il vaso. Auguro loro di perdere più voti possibili...magari rinsaviscono e tornano ai loro sani principi.
RispondiEliminaCiao Alessandro.
RispondiEliminaCondivido non il tuoi stupore ma la tua amarezza. D'altra parte aver smesso di votarli, avere rinunciato a cariche ed alla tessera, rinfacciare i comportamenti degli ex appartenenti, criticare l'ambivalenza e la inadeguatezza degli attuali dirigenti.... cos'altro rimane se non l'amarezza.
Gilioli chiede a Pannella cosa faranno i radicali il 14 e lui risponde a modo suo....
RispondiEliminahttp://espresso.repubblica.it/multimedia/video/27345367
Non si tratta di capire o non capire. I Radicali, seppure talvolta abbiano fatto errori colossali, hanno sempre agito per il solo bene dell'Italia e degli Italiani. Se ne sono sempre fregati dei sondaggi, delle poltrone, della strategia, e proprio per questo sono un partito che dal punto di vista numerico non conta niente. Siamo in una situazione in cui il PD e tutti quanti se la stanno facendo sotto. In fondo tutti sperano che il 14 Berlusconi abbia la fiducia. E` triste dirlo, ma e` la pura verita`. E anche se il 14 il governo cadesse, che accadrebbe il giorno dopo? Un' alternativa non c'e`, la confusione regna sovrana, e siamo in una situazione per cui dal momento all'altro ci possiamo ritrovare con le gambe all'aria a causa di un debito che la maggior parte degli economisti senza le fette di prosciutto davanti agli occhi giudica INSOSTENIBILE. Un governo per cambiare la legge elettorale e` un' utopia perche` non c'e` un accordo, se si va ad elezioni il PDL vince di nuovo, Fini ha detto chiaramente che un` alleanza con il PD e` fuori discussione. Quindi quello che accadrebbe in caso di sfiducia sarebbe un semplice rimpasto, come quello che capito` nella scorsa legislatura quando cacciarono tremonti. In questa situazione se i Radicali riuscissero a far approvare un decreto svuota carceri, come quello che la Bernardini aveva convinto Alfano a scrivere e far approvare e che il PD ha sabotato per paura di perdere consensi a favore di Di Pietro, non mi scandalizzerei. Inoltre faccio notare che sui temi radicali, quando si va ai ferri corti, il PD non si comporta tanto diversamente dal PDL. L'unica differenza e` che nel PD non ci sono dei Roccella, dei Giovanardi, dei Quagliarello che sbraitano. Ma quando si tratta di agire i risultati sono i medesimi. Se domani si portasse in parlamento una legge che permettesse a due persone dello stesso sesso di sposarsi, o una legge sull'eutanasia, o sulla liberta` di ricerca scientifica, o sulla fecondazione assistita quello che accadrebbe e` che il PD si sfascerebbe all'istante. Quindi considerata la situazione, qualche suicidio in meno in carcere varrebe bene una finta sfiducia.
RispondiEliminaIn ogni caso non mi preoccuperei piu` di tanto, escludo categoricamente che si trovi un accordo in questo senso, i radicali voteranno la sfiducia, e comunque vadano le cose nella m3rd@ siamo e nella m3rd@ resteremo fino a quando gli Italiani non si renderanno conto che si deve cambiare rotta.
Caro Metilparaben,
RispondiElimina"viola" ha messo il dito nella piaga: il punto è che quando uno vota la sfiducia egli dice un "no". Il problema è che dire "no" non basta. Occorre dire anche qual è il "sì" alternativo.
L'errore alla base della mozione di sfiducia è che essa non è strumentale a un cambio di governo. Infatti essa lo sarebbe in due casi:
1. se il PD si proponesse di aderire a un ribaltone (ma l'ipotesi viene negata), oppure
2. se il PD chiedesse elezioni anticipate candidandosi a vincerle.
Mi pare che il PD non abbia ancora detto chiaramente a quale delle due ipotesi miri. Occorre che lo faccia.
Viceversa votare la sfiducia giusto per il gusto di "dare la spallata" (come dite voi) e poi si vedrà serve solo a fare propaganda.
I Radicali giustamente si pongono il problema di ciò che accadrà dopo la sfiducia.
Un grande partito che si sta svendendo.
RispondiEliminale varie supercazzole in difesa di pannella sono meravigliose, e mi hanno convinto. Del resto, io non rompo mai un uovo se prima non ho deciso esattamente come cucinare la frittata. Piuttosto preferisco lasciarlo marcire.
RispondiEliminaSono d'accordissimo col post. Le ragioni espresse da Alessandro sono le stesse che mi hanno portato a decidere-con grande dispiacere-di non rinnovare la tessera della Coscioni.
RispondiEliminaParticolarmente offensivi ho trovato i farfugliamenti e gli ambigui contorcimenti a cui Pannella e i suoi hanno fatto ricorso per motivare questa scelta iper-partitocratica. Le tifoserie non c'entrano nulla, il linguaggio politico è fatto di messaggi, la narrazione collettiva in cui siamo immersi non la decide pannella. In questo senso schierarsi col governo più corrotto, autoritario, clericale e razzista della storia repubblicana (oltretutto in una fase di sua evidente decadenza) è un messaggio che ha un senso solo. Altro che libertà di scelta, altro che antiproibizionismo, altro che Antonio Russo, altro che abolizione del concordato, altro che antimilitarismo. Altro che legalità.
Caro Alessandro,
RispondiEliminala risposta al mio commento è simpatica, tuttavia una fede religiosa non ci si preoccupa di capirla.
Scusate,per me ( e sottolineo me ) la priorità assoluta è levarmi dai coglioni la banda di ladri e similari che ci sta Non governando.
RispondiEliminaNon so se questo portare all'esasperazione faccia parte di una strategia, tattica, complotto, non lo so.So con certezza che a furia di maneggi e calcoli stiamo qui in mutande e pure consumate, lise.
Proprio non c'è più la testa fredda per sopportare e sperare. che ciò che verrà sia migliore, e nemmeno organizzato, per dire Renzi e la grandissima puttanata che ha appena fatto.
Bene, allora, o si FA QUALCOSA O SI SUBISCE. ZITTI E MUTI perchè mi piacerebbe contarle una ad una le teste di minchia di sinistra che hanno votato il nano 15 anni fa.Lui e il padre di tutte le trote del mondo.
P.S Sono stata attivista radicale ferocissima,sono grata sul serio, ma adesso non si pone più neanche il problema dell'aborto , i figli non si fanno perchè mancano i soldi, e anche divorziare è un casino, su eutanasia… ora come ora il problema vero è Vivere.
oltretutto i 4 punti che avrebbero negoziato con B. non mi sembrano i più importanti in questa italia in crisi o, se lo sono, verrebbero affrontati con provvedimenti sbagliati (sovraffollamento carceri con l'amnistia o i mali della rai con la cacciata di santoro)
RispondiEliminaIl fatto che Pannella sia disponibile a vendere il culo anche per fare un dispetto a Santoro mi pare un indice più che sufficiente di pericoloso rincoglionimento: il suo mega-superIo andrebbe messo in condizioni di non nuocere. L'eliminazione di Berlusconi dovrebbe essere condizione necessaria e preliminare di qualsiasi appena decente operazione politica, anche a costo di pasticci catto-comunisti-fascisti-giustizialisti: "grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente".
RispondiEliminaSu questa lunghezza d'onda Pannella e i radicali saranno presto niente più che un ricordo. Già oggi sono totalmente irrilevanti, hanno i parlamentari che sappiamo al merito della loro storia politica e civile in cui ci siamo riconosciuti in tanti e per tanti anni.
RispondiEliminaQuesto mercanteggiamento fuori tempo e fuori luogo sarà il de profundis per l'ego smisurato di Pannella. In fondo sta facendo il furbacchione, sa benissimo che al massimo tra tre mesi andremo alle elezioni e annusa che il PDL potrebbere vincere facile, a meno di dar vita a un tutti contro uno che sembra sempre più lontano. Capita l'aria, dunque, il marpione si è messo in caccia di chi gli darà ancora una mezza dozzina di parlamentari. Lo ha già fatto in passato, oggi prova a ripetersi. Le idee non c'entrano, quei due punti di richiesta che si leggono sulla stampa sono delle gran cazzate. Peccato, sarà una brutta fine. E una delusione per i voti che gli ho dato in passato.
Anche io faccio una gran fatica a capire la posizione di Pannella, non capisco che cosa ne ottenga politicamente.
RispondiEliminaInnanzitutto è assolutamente ridicolo che in cambio di una legge svuotacarceri e di qualche presenza in più in TV, si dia la fiducia ad un governo autoritario, proibizionista, clericale, razzista e quant'altro, che seguiterà naturalmente a fare leggi autoritarie, clericali eccetera, grazie alla fiducia dei radicali. E' come lasciare che ti demoliscano casa perchè in cambio ti danno un ombrello, così se piove non ti bagni.
Inoltre, dal mio punto di vista, è estremamente dubbio che i radicali riceveranno effettivamente quello che chiedono, perchè:
-storicamente Berlusconi non mantiene mai la parola data, specialmente se quello che vuole lui viene ottenuto prima di dover dare quello che ha promesso
-per una legge svuotacarceri servirà molto probabilmente l'amnistia (perchè la Consulta non farà passare "amnistie mascherate" senza il quorum necessario), e due terzi dei voti parlamentari Berlusconi non li può garantire a nessuno
-se Berlusconi fosse in grado di fare qualcosa contro Santoro, lo avrebbe già fatto da tempo, e lo avrebbe fatto per motivi suoi, senza bisogno dei motivi dei Radicali. Senza contare che poi non vedo perchè Pannella debba detestare così tanto Santoro, che pur avendo opinioni opposte in materia di giustizia, rimane l'unico conduttore ad averlo invitato nella sua trasmissione l'anno scorso, e durante lo sciopero della fame e della sete.
Insomma a me sembra che i Radicali siano ad altissimo rischio di farsi prendere per il culo, come D'Alema con la Bicamerale, come Veltroni con il dialogo sulle riforme, come in generale tutti quelli che hanno pensato di venire a patti con Berlusconi e spuntarne qualcosa di utile per il paese. Se gli daranno la fiducia, ne usciranno a mani vuote, e poi sarà dura giustificarsi di fronte ai propri elettori, che mi sembra di capire non nutrono grande stima per il premier.
Come fanno rabbia certe posizioni nette chiare e lucide,però,assunte dal di fuori.
RispondiEliminaSi,siamo governati da personaggi,(tra l'altro legittimati da noi,non solo dai nostri voti,ma da noi! dall'atteggiamento tenuto da noi persone da noi individui che personalmente e individualmente costituiamo il popolo italino)che hanno visto il governo del paese come unagrandeopportunità di guadagno,e questo a discapito non tanto del welfare ma della dignità personale di persone indifese.E fino a qui la cosa è inconfutabile.La realtà celata,è invece quella che si manifesta in occasioni dove di volta in volta sono le istituzioni,che dovrebbero essere lontane dalla politica per garantire almeno una trasparenza e una imparzalitànell'applicazione dlele leggi e nell'esercizio del diritto a rafforzare le prepotenze.(vedi la decisione del tar lombardo no?)
Ecco è davanti questo tipo di passività iperattiva che rimango fortemente atterrito e vieppiù indignato.(vedi bersani che sale sui tetti e poi si astiene quando si vota per evitarli,questi tetti)
Sfiduciando il governo si rischierebbe un avvicendamendo del PD che lascerebbe le cose inalterate,o peggio un berlusconi bis o peggio ancora un personggio come draghi alla testa di un "governo di responsabilità".
Anchei vorrei vedere tutti questi industrial-mafio-imperatori fuori dal parlamento.Tutti!
Non hai capito un cazzo tu?,non ha capito un cazzo pannella?(che poi ha lanciato un messaggio su rr anche dubbio volendo,ma palese a mio avviso,sul voto del 14)non ha capito un cazzo nessuno?