24 gennaio 2011

E adesso come la mettiamo, con i cattolici?

La cosa è presto detta: se il capo dei vescovi consigliasse di farsi processare a uno che non ha mai mancato di rilevare l'inopportunità delle ingerenza vaticane nella vita politica e civile del paese, quello potrebbe allegramente strafottersene, magari rispondendo al cardinale di farsi una bella vagonata di fatti suoi; siccome, invece, l'invito di Bagnasco è indirizzato a un tizio che ha sempre chiesto il voto ai cattolici facendo bella mostra di tenere in altissima considerazione l'opinione di Santa Romana Chiesa, e non lesinando dichiarazioni pubbliche di sdegno nei confronti dei laicisti che vorrebbero tapparle a bocca, sarebbe il caso che costui prendesse su, portasse a casa e si presentasse dritto dritto in tribunale.
Oppure, coscienziosamente, convocasse una bella conferenza stampa e chiarisse una volta per tutte che del Vaticano gliene frega tanto poco quanto gli altri.

4 commenti:

  1. Ammesso, e non concesso, che gliene importi qualcosa a uno che ha legittimato la riscrittura giornaliera della storia. Siamo da sempre stati in guerra con l'Eurasia…

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  2. A me sembra che l'invito di Bagnasco sia rivolto ai magistrati, come se dovessero lasciar perdere perché hanno esagerato. Mi sbaglio?

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  3. ma Bagnasco ha detto anche che i pm hanno impegnato una mole di strumenti di indagine eccessiva, e ingiustificata (manco fosse il Guardasigilli). Alla fine è inutile sperare di inchiodarli così. perchè fingeranno sempre di non aver sentito i richiami e si aggrapperanno a quello che gli viene concesso per non soccombere. Perchè qualcosa gli viene concesso sempre..

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  4. Ma, in fondo, c'è sempre un punto: la trattativa fra poteri che svincola, o quanto meno alleggerisce la dipendenza di B. dal Vaticano. Non è la prima crisi che vediamo; mi chiedo se sia l'ultima.

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