Letteralmente, le parole pronunciate dal papa significano questo: se spieghi a un ragazzo come avviene il concepimento, cosa si intende per malattie sessualmente trasmissibili e quali strumenti sono stati messi a disposizione dalla scienza per prevenire il primo e scongiurare le seconde, quel ragazzo non sarà più libero di scegliere se credere in Dio, o in Allah, o in Buddha o in chissà cos'altro.
Logico, no?
C'è qualcosa di comico in dichiarazioni come questa.
RispondiElimina...
RispondiEliminaper completezza, il testo del discorso: http://www.avvenire.it/Dossier/Benedetto+XVI/Discorsi/discorso+papa+corpo+diplomatico_201101101123011130000.htm
RispondiEliminala frase originale: "Proseguendo la mia riflessione, non posso passare sotto silenzio un’altra minaccia alla libertà religiosa delle famiglie in alcuni Paesi europei, là dove è imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre, ma che in realtà riflettono un’antropologia contraria alla fede e alla retta ragione."
Ha ragione.
RispondiEliminaAnzi, per la verita`, ogni forma di istruzione e di cultura sono contrarie alla "liberta` di religione", per la semplice ragione che la persona mediamente istruita arriva abbastanza in fretta alla conclusione che le religioni sono TUTTE fondamentalmente delle cazzate.
Ben venga l’educazione sessuale e civile, che non minaccia in alcun modo la libertà religiosa, a meno che con “libertà religiosa” non si voglia intendere la pretesa della chiesa cattolica di imporre i suoi dogmi a chi non li condivide. Arrogante e ipocrita!
RispondiEliminaE’ falso che la libertà religiosa sia messa in pericolo da un’educazione civile e sessuale. La libertà religiosa presuppone libera coscienza chre si forma con l’educasione civile
Il discorso di b4x4 sembra anacronistico e assurdo, ma se ci pensate bene ha una certa coerenza. Da quando in qua infatti i religiosi di qualunque tipo, epoca e latitudine (lasciando perdere le solite "foglie di fico" di cui certe confessioni, specie quella cattolica, si vantano per sbandierare la loro modernità e tolleranza) hanno ammesso che una sana e gioiosa sessualità e una sana uguaglianza civile sono un bene per l'umanità? Per qualsiasi religione la vita terrena deve essere sofferenza e sacrificio, altrimenti col cavolo che ti guadagni il paradiso e col cavolo che i vari pastori d'anime avrebbero ragione di esistere!
RispondiEliminaConcordo con Oscaruzzo.
RispondiEliminaA me fa ridere poco questo edificante discorsetto del papa.
A me non fa ridere a me fa incazzare!
RispondiEliminaNon ho parole... Ovvero ne ho fin troppe, ma non basteranno mai per eliminare questo terribile cancro. Democrito, Epicuro, Lucrezio, Jean Meslier, Marx, Nietzsche, Freud non sono bastati.
RispondiEliminaUn bel punto a favore della tesi: la Cultura rende Liberi!
RispondiEliminaTutto il discorso del Papa si trova qui.
RispondiEliminaE' utile inserire il discorso nel contesto. Non riesco a capire il nesso tra il discorso del Papa e il contenuto del post.
Nel discorso si fa riferimento alla scelta di imporre corsi sessuali in cui si presenta un'antropologia contraria alla fede.
@Don Mario Aversano: il punto è proprio su quello che tu ripeti: i corsi di informazione sessuale non sono né favorevoli né contrari alla fede. Sono semplicemente corsi che spiegano le cose come stanno dal punto di vista scientifico. Spiegare come si usa un preservativo non è favorevole o contrario alla fede: semplicemente, è. E in quanto è va conosciuto. La fede, mi consenta, dovrebbe occuparsi di una sfera diversa: se invece si spinge a giudicare le nozioni scientifiche distinguendo tra quelle "consentite" e quelle "proibite", allora c'è qualcosina che non va. Conoscere, si deve: poi ciascuno è libero di usare o non usare le cose a seconda della propria fede. Lasciare le persone nell'ignoranza perché conoscere certe cose è contrario alla fede, mi perdoni, fa orrore.
RispondiElimina@ Metilparaben
RispondiElimina"Lasciare le persone nell'ignoranza perché conoscere certe cose è contrario alla fede, mi perdoni, fa orrore."
Perchè mai dovrebbe fare orrore? Alla base di qualsiasi fede religiosa c'è ignoranza e debolezza emotiva.
Le parole di b4x4 non fanno che confermare l'essenza della fede cattolica (e di qualsiasi altra religione): o si ragiona o si crede. Almeno in questo b4x4 ha il merito di non essere ipocrita come tanti cattolici "moderni".
@Don Mario Aversano: e questo è niente, pensi che c'è chi propone corsi che insegnino certa fisica (non geocentrica), certa biologia (evoluzionista!) e chissà quante altre materie contrarissime alla fede!
RispondiEliminaIo dico, dove si finirà? Di questo passo si metteranno in testa di tradurre in volgare le scritture e cominceranno addirittura a stamparle e diffonderle pubblicamente, e presto qualcuno pretenderà di poterle interpretare liberamente!
@ Metilparaben
RispondiEliminaNon avverto nelle parole del Papa o nel magistero della Chiesa una polemica verso le nozioni scientifiche. Allo stesso tempo, non è la scienza che guida l'agire dell'uomo, viceversa l'uomo decide che uso fare delle conoscenze acquisite. Quando il Papa fa riferimento all'antropologia si muove su una sfera diversa (filosofica, culurale, sociologica...) e manifesta una preoccupazione educativa (perchè l'esperienza di fede riguarda la persona presa in tutta la sua umanità). Le faccio questo esempio tratto dal Corriere della Sera a proposito della distribuzione a scuola di minipreservativi per ragazzi di 12 anni. Darli vuol dire anche proporre un'idea culturale: puoi fare sesso a 12 anni...è tutto ok..solo stai attento al rischio gravidanza e alle malattie. Ma mi permetto di dire che a 12 anni c'è da insegnare qualcosa di più urgente che l'uso del preservativo e che, soprattutto, il darlo vuol dire proporre un'opzione specifica, non è una questione neutrale. L'articolo del Corriere, che ironizza sul passaggio dall'uso obbligatorio del seggiolino all'uso del profilattico, è qui
Il senso del discorso non è proprio così. Il fatto è che il ragazzo non ha diritto a pensare con la sua testa se non rigettando la fede che, per definizione, è qualcosa che non si deve e non si può spiegare, in tal modo si pone al di fuori della salvezza eterna. Il monito è di non chiamarsi fuori dalla salvezza e rigettare il relativismo delle risposte suadenti e della stupidità scientifica.
RispondiEliminaper evitare ogni genere di fraintendimento io dico subito che ho lasciato la massima libertà di scelta ai miei figli.
RispondiEliminaGli ho posto davanti un bastone e la bibbia e gli ho detto scegliete. Hanno scelto la bibbia.
@ don mario
RispondiElimina"Allo stesso tempo, non è la scienza che guida l'agire dell'uomo, viceversa l'uomo decide che uso fare delle conoscenze acquisite. "
è qui casca l'asino, visto che le parole del papa sono contrarie all'acquisizione di quelle conoscenze...
e qui, non è qui
RispondiElimina@don mario
RispondiEliminami permetto di dire che a 12 anni c'è da insegnare qualcosa di più urgente che l'uso del preservativo e che, soprattutto, il darlo vuol dire proporre un'opzione specifica, non è una questione neutrale.
Lei non prende in esame il fatto che verranno forniti profilattici a dodicenni perché è un dato di fatto che a partire da questa età avvengono frequentemente atti sessuali. IL profilattico dovrebbe servire ad evitare gravidanze indesiderate.
Si può e si deve fare educazione sessuale ma non si può negare l'importanza del profilattico.
Peccato che la Chiesa non solo nega questa importanza ma incoraggia a non farne uso anche in quegli ambiti in cui questo uso può salvare vite umane.
Per esempio in Africa in regioni in cui si muore di aids e in cui nascono bambini che muoiono sotto i 5 anni.
Al solito la Chiesa è contro la vita non a suo favore, contro il progresso umano, contro l'uomo e contro la moralità.
Niente di nuovo sotto al sole.
@don Mario Aversano
RispondiEliminaMa lei crede veramente che distribuire profilattici porti i ragazzi a fare sesso? non si rende conto che il sesso essendo una cosa naturale e normale, che viene ovviamente scoperta a partire dalla pubertà, che viene fatto tranquillamente senza approvazioni dall'alto e che la distribuzione dei preservativi e i corsi di educazione sessuale e all'affettività sono l'unica, l'UNICA, soluzione alle gravidanze precoci e alla diffusione delle malattie? corsi di educazione sessuale non significa insegnare il kamasutra!!
Poco tempo fa una commentatrice del blog "Il corpo delle donne" linkava questo utilissimo cartone animato
http://www.megavideo.com/?v=PQAIQ0TB
E' questo che si intende per educazione sessuale e all'affettività.
Un'occhiatina non farebbe male a nessuno.
Poi si potrebbero dire molte altre cose.
Eh, beh!
RispondiEliminaNon fa una grinza.
:-(
Pio IX aventino Roma.Lezione sostitutiva di fratel natalino,anno millenovecentottantuno in piena controriforma paolina:sul tema dell'origine dell'uomo si affrontava l'argomento adamo ed eva...
RispondiEliminaalla mia domanda come fosse stato possibile che ci fosse discendenza tra due figli maschi il suddetto pedagogo rispose che:"All'epoca non si faceva caso se la copula avvenisse tra madre e figlio" testuali parole impresse da allora nella mia mente,martoriata in età giovanile dai preti.
APPROPOSITO de pio nono: ma non era quello contrario alla pubblica istruzione e agli ascensori? si si agli ascensori,propro quelli che ti portano dal primo all'ultimo piano?
Sempre a proposito di pio nono nella chiesa di s. crisogono a trastevere,c'è sulla sinistra un cancello e dietro a quello,un busto di pio IX,
al quale si può sputare in faccia con estrema semplicitas.Provare per credere!!
non commento altro perchè potrebbe non bastare il blog per menzionare tutte le porcate che ha fatto il clero da pietro di betsaida fino a papa benedetto decimosesto.
l'unica cosa che vorrei dire ai cari bigotti:
studiate la soria della chiesa anche quella di parte,non cambia perchè possono inventrsi cazzate su dio ma quello che hanno fatto i preti
nel corso della storia se pur celato distorto e inzuccherato,è impossibile negarlo.
" la partecipazione a corsi di educazione sessuale o civile che trasmettono concezioni della persona e della vita presunte neutre"
RispondiEliminaMi sembra abbastanza preciso: si riferisce a quei corsi in cui si trasmettono concezioni...
Non rendiamo tale discorso la fiera dei luoghi comuni. Nel pieno rispetto delle idee di ciascuno, credo sia giusto che anche i corsi di educazione sessuale non trasmettino concezioni di parte.
Quindi "Si" all'Informazione, se fatta nel modo giusto e nei tempi giusti. Un monito condivisibile, no?
E poi lo sapete che in tantissimi centri, l'unica educazione sessuale (intesa come informazione su malattie, contraccettivi, etc etc) verso i ragazzini viene fatta proprio a catechismo...
PS: interessante discussione!! :D
Demetrio, per la Chiesa trasmettere concezioni di parte equivale a fornire informazioni sull'uso dei contraccettivi. Non prendiamoci in giro. Lo abbiamo capito che cosa voleva dire il Papa.
RispondiEliminaIl Papa non vuole che si faccia educazione sessuale nelle scuole. PUNTO.
Che cosa sia questa antropologia contraria alla fede poi e` tutto da capire, essendo l'antropologia una scienza.
PS: comunque noto che questo blog e` fatto da persone troppo intelligenti e serie. In altri lidi le frecciatine sarcastiche su certi recenti fatti di cronaca si sarebbero sprecate.
Volevo inoltre sottolineare il fatto che i minipreservativi e l'obbligatorieta` del seggiolino non sono in contraddizione fra di loro.
RispondiEliminaDon Aversano, hanno entrambi lo scopo di salvaguardare la VITA delle persone. Quella stessa salvaguardia della VITA di cui voi ecclesiastici tanto vi riempite la bocca.
Mi pare che qui si sbagli nel pensare che non esistano corsi di educazione sessuale di parte, che sono quelli a cui il Papa si riferisce.
RispondiEliminaPosso invece dire che secondo me iniziative amene (diverse certo dal tipico corso "tecnico" di educazione sessuale) come quelle dello stato inglese che consiglia ai ragazzini di ottenere almeno 2 orgasmi al giorno o di darsi al sesso orale rientrano appieno nello schema dello Stato che pretende di fornire ai cittadini valori che competerebbero alla famiglia, alla fede e in generale alle convinzioni personali? Come ti dovresti sentire tu genitore che a tuo figlio vuoi insegnare altro e che ti trovi il pargolo che ti può rispondere "No, ma a scuola hanno detto che l'atteggiamento giusto è questo!"? Non si crea automaticamente un conflitto fra le varie "autorità" che ognuno conosce?
Poi per carità, c'è più da riderci che altro, non è certo il pericolo del millennio, ma infatti anche il Papa gli dedica una riga in un discorso che parla soprattutto di situazioni assai più serie...
Logica piuttosto lineare: qualunque discorso franco sulla realtà così com'è, anziché così come qualcuno vorrebbe che noi credessimo che è, mina alla base il principio su cui si fondano le religioni: tu, popolano, limitati a credere, che a scegliere _cosa_ è giusto credere ci pensa la curia.
RispondiEliminaPerchè date del "lei" a Don Mario? Facciamo tanto i mangiapreti e poi quando ne arriva uno vero lo trattiamo con deferenza? :)
RispondiEliminaBattute a parte, vorrei dire la mia opinione con semplicità, senza arroganza e con tutti i miei dubbi.
L'educazione dei ragazzi non è formata dal mero accumulare di nozioni scientifiche. L'uomo non è un hard disk da riempire di dati. L'uomo è fatto anche da valori che risentono (in negativo o in positivo) dell'ambiente in cui uno cresce (in particolare quello familiare).
La famiglia è uno dei luoghi in cui i valori dei "padri" si trasmettono ai propri "figli". Ed ogni padre vuole trasmettere al proprio figlio quelle che sono le proprie intime convinzioni del mondo. Magari da grande il figlio si ribellerà agli insegnamenti del padre, ma il padre non sarebbe veramente interessato al figlio se non lo educasse secondo quello che lui reputa il meglio per lui.
Ecco, il cristianesimo, a differenza di quello che molti credono, non è un insieme di precetti (prega! non rubare! non trombare!) slegati fra loro. E' una proposta di vita. Propone un ideale di essere umano che la Chiesa tramanda attraverso la famiglia e la comunità. Essendo una proposta di vita abbraccia tutti gli aspetti dell'esistenza, anche la sessualità. Lo sconsigliare di avere rapporti sessuali "liberalizzati" o "protetti" non è perché Dio è cattivo, ma perché fa parte di una proposta di vita che considera l'uomo e il suo corpo in una visione più ampia.
Nei corsi di educazione sessuale di cui state parlando si considera la sessualità come un accadimento fisiologico (si matura sessualmente, ora il tuo pene e la tua vagina possono procreare, puoi evitarlo con i contraccettivi, che ti evitano anche malattie dovute ai rapporti occasionali) pur ricco di significati affettivi e sociali (si fa l'amore perchè ci si vuole bene) ma non si pongono invece le questioni religiose-morali (ad esempio il rifiuto dei rapporti occasionali).
Questioni religiose morali che non significano niente per la famiglia laica, ma sono invece molto importanti per la famiglia cristiana, che magari intende affrontare il discorso sessualità non come un argomento separato e "qualsiasi" - come la storia o la biologia o le malattie del corpo - ma come una parte di un percorso nella crescita umana del proprio figlio che coinvolge anche altri aspetti della vita.
A questo proposito vorrei far notare come, se si legge la dichiarazione originale del Papa, egli non si lamenti di chi "propone" corsi di educazione sessuale: ma con chi li "impone", mettendo in difficoltà le famiglie cristiane.
Dal mio punto di vista, quindi, la Chiesa dovrebbe invitare genitori e figli a parlarsi di più di questi argomenti...
Ciao a tutti...e godetevi la vita!
C'è una notizia scandalosa: nelle famiglie ci sono pure le "madri".
RispondiEliminaSerbilla,
RispondiEliminahai ragione, meglio precisare che quando parlo di "padre e figlio" intendo "genitori e prole"
Ciao!!
Matteo, non esiste un sottinteso che facciaintendere madre per padre, se parli di padre e figlio non non stai dicendo madri, solo usando la parola madre puoi parlare di essa, essendo che la madre è madre e non padre,
RispondiEliminaciao a te.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSerbilla,
RispondiEliminacredo che tu abbia capito a cosa mi riferivo e credo che sia inutile insistere oltre.. ma provo a spiegarmi con un esempio.
Quando si dice che qualcosa (ad esempio, una tradizione) si trasmette "di padre in figlio" intendi proprio un padre (maschio) e proprio un figlio (maschio pure lui) oppure intendi qualcosa tipo "si trasmette di generazione in generazione" ?
Ho trovato molto interessante sia il tuo intervento precedente e anche il video che hai postato.. perché devi essere così prevenuta nei miei confronti?
Non sono prevenuta nei tuoi confronti, è che il linguaggio è un aspetto fondamentale, che crea il mondo e dal mondo è creato, o sbaglio? se dici di padre in figlio intendi qualcosa che esclude le madri e le figlie se dici di generazione in generazione le comprendi, non insisto per polemica, insisto perchè le parole corrispondono a concetti, anche quando siamo in buona fede, anzi soprattutto per chi è in buona fede.
RispondiEliminaNon la prendere come una cosa personale, è un discorso più ampio:
http://ilsessismoneilinguaggi.blogspot.com/
Ma si che sei prevenuta :)
RispondiEliminaHai notato infatti il mio "padre e figlio" e non hai notato che nel post iniziale Metilparaben ha scritto "un ragazzo" invece di "un ragazzo o una ragazza" :D
Scherzi a parte, il sessismo nel linguaggio è effettivamente derivato da una cultura patriarcale e maschilista. Sono d'accordo, bisogna effettivamente starci attenti in moltissimi casi.
Matté se facessi notare costantemente tutto a tutti mi autobannerei, mò ci sei semplicemente capitato tu di mezzo... =_='
RispondiEliminaEvidentemente per la chiesa e per il papa i milioni di morti di aids e le baby mamme di 13 e 14 anni e i "padri" di 16 sono una conquista della civiltà, in questo terzo millennio. Possibile che non ci si mai uno che in diretta mondovisione si alzi in piedi e gli dica di smettere di dire stronzate del genere e di parlare di cose che non dovrebbe conoscere?
RispondiEliminaE' che un* pensa sempre di aver capito male, guarda i tiggì, legge i giornali e fra se e sé dice che no, non puo' essere possibile che il papa abbia fatto una dichiarazione del genere. E invece come sempre accade la realtà supera la fantasia.
Un* s'immagina che i problemi che la chiesa deve affrontare siano altri, ingenuamente pensa che prima di tutto si debba occupare delle anime di chi crede, ha fede, nonostante tutto, e invece no, continua ad occuparsi dei corpi anche di chi non crede, se l'interesse dei papi e della chiesa per tutto quel che riguarda il corpo umano dalla vita in giù fosse direttamente proporzionato a quel che avviene anche dalla bocca allo stomaco probabilmente nessuno morirebbe piu' di fame.
Cio' detto vorrei che l'educazione sessuale non fosse materia da stato vaticano viste le menti deviate che lo popolano.
Matteo, se c'è qualcuno che riduce la sessualità al mero lato fisiologico è proprio la chiesa con il connetterla indissolubilmente alla procreazione. Per la chiesa il sesso deve servire alla procreazione (per lo meno nelle intenzioni, come nel caso di coppie non fertili), altrimenti è peccato. Questa è la meravigliosa proposta di vita della chiesa, altro che affettività - altrimenti mi spieghi perché tanto accanimento contro le coppie gay, che vivono il sesso appunto come affettività e non come strumento di mera riproduzione biologica?
RispondiEliminaAle,
RispondiEliminaio ho detto che la Chiesa al lato fisiologico (animale) e affettivo (culturale) aggiunge un significato religioso/morale (cristiano).
Matteo,
RispondiEliminail alto affettivo è accessorio per la chiesa: conta solo la riproduzione. Poi si può ordinare di fare figli in nome di dio come della patria, ma ciò non cambia il fatto che quello che conta davvero sia la riproduzione biologica.
Ale,
RispondiEliminadirei che il lato affettivo non è accessorio per la Chiesa: anche nel catechismo se ne parla:
"La sessualità esercita un'influenza su tutti gli aspetti della persona umana, nell'unità del suo corpo e della sua anima. Essa concerne particolarmente l'affettività, la capacità di amare e di procreare, e, in un modo più generale, l'attitudine ad intrecciare rapporti di comunione con altri."
Matteo,
RispondiEliminama senza l'intento riproduttivo, il sesso non è peccato? Sennò perché la condanna del sesso omosessuale? Quindi vedi che alla fine è la riproduzione quella che conta?
Ale,
RispondiEliminabeh credo che lo sia anche se fatto senza affetto.
Matteo,
RispondiEliminascusa la crudezza, ma non conta quello che credi tu, ma quello che dice la chiesa riguardo il sesso a fini non-riproduttivi. Non ho mai sentito un papa bollare il sesso senza affetto come peccato. Puoi darmi una fonte?
Ma chi l'ha detto che il sesso vuole anche e sempre l'amore? Io credo che se non cambia la mentalità anche di tanti giovani non ci si puo' accorgere dell'enormità delle baggianate che diffondono chiesa e affini. Ci sono milioni di situazioni in cui le basi per una buona intesa sessuale sono lontane anni luce dall'idea dell'amore. Chi non ha provato almeno una volta nella vita quanto puo' essere bella, gratificante e appagante una relazione basata SOLO sull'attrazione fisica e sessuale credendo che ci siano cose che si possono fare solo quando si è innamorati davvero non sa cosa si è perso.
RispondiEliminaEssendo una proposta di vita abbraccia tutti gli aspetti dell'esistenza, anche la sessualità
RispondiEliminaIn tal senso hai perfettamente ragione. Dove vivo io, anni fa, un parroco si occupò personalmente di educazione sessuale, abbracciando tutti gli aspetti della sessualità.. oltre ovviamente ai bambini del catechismo!!
I preti( alcuni) sono specializzati nell'educazione sessuale unendo alla teoria la pratica.
è innegabile
Il problema del ragionamento di Joseph Ratzinger secondo me è questo; non esiste né la fede ne la retta ragione, ma esistono le fedi e le rette ragioni. Joseph Ratzinger pensa che l'unica fede e l'unica retta ragione siano quelle che lui rappresenta; per me sono i suoi insegnamenti ad essere contrari alla mia retta ragione.
RispondiElimina"retta ragione" è un termine della filosofia scolastica, credo che Ratzinger lo usi in quell'accezione
RispondiEliminaTaglio e incollo da un intervento precedente, e scusate se la frase non esprime il pensiero del suo autore, ma etc... , solo che ci sono rimasta di stucco, eccola : "si matura sessualmente, ora il tuo pene e la tua vagina possono procreare, puoi evitarlo con i contraccettivi, che ti evitano anche malattie dovute ai rapporti occasionali". Oddio, ma questa non era la famigerata "genitalizzazione del sesso" di quando ero piccola piccola?? aaargh....
RispondiEliminaAriecchece!
RispondiEliminaMa a nessuno viene in mente di dire a questo tedesco che con il track-record della sua organizzazione non e' opportuno che lui si pronunci su argomenti che chiaramente non comprende?
Dai, su.... Che abbia ragione o torto e' irrilevante. Quello che mi fa venire gli sbocchi di sangue è che ancora parla di sesso, sesso, sesso, sesso, sesso e sesso. Di come si fa, di come si dovrebbe fare, di come e' vissuto, di come dovrebbe essere vissuto, di come ci influenza e di come dovrebbe influenzarci, di chi e' normale e di chi e' anormale.
Di fondo pero', neanche lui ne sa una cippa dal momento che l'unico sesso a cui e' mai andato vicino (ufficialmente...) e' quello illegale e raccapricciante tra i suoi preti e gli sfortunati bambini di turno.
Il papa vive nella negazione piu' totale della natura umana, quella non si classifica in due caselle e non si conguaglia con la bibbia.
Se è vero che, per noi esseri umani, il sesso è un po' come il cibo, e che il nostro rapporto con l'uno è praticamente lo stesso che con l'altro, si potrebbe fare il seguente paragone, a mio avviso.
La gente morbosamente ossessionata dal cibo appartiene a due categorie: gli anoressici e gli obesi cronici. Questo, in piccolo, descrive il rapporto tra clero e sesso.
Q
@Matteo; la retta ragione è un concetto aristotelico molto prima che della filosofia scolastica. ("... è il giusto mezzo che occorre scegliere, e non l’eccesso né il difetto, e giacché il giusto mezzo è come la retta ragione dice, è di questo che dobbiamo trattare.", "Etica a Nicomaco")
RispondiEliminaComunque Joseph Ratzinger ha già chiarito in passato che cosa intende per retta ragione citando nel 2009 Giovanni Scoto Eriugena; "Autorità e retta ragione non possono essere mai in contrasto, in quanto entrambe hanno la stessa fonte, che è la sapienza divina, rivelatasi nelle Sacre Scritture, e per questo non può esservi alcuna comprensione di ciò che Dio ha donato all’uomo senza una rigorosa analisi del testo biblico e senza la disponibilità alla conversione"
Morale; esiste una sola verità ed una sola autorità. Abbiate pazienza, io non ci credo.
ma in definitiva...
RispondiEliminail problema è la Chiesa che parla
o la politica che per convenienza si adegua?
Il problema e' la gente che ci crede. Tutta la gente che ci crede e che, di conseguenza, non ci vede, perche' ha scelto la fede ad occhi chiusi piuttosto che la realta' ad occhi aperti. E' piú facile gestire una sola verita', ed adattare il nostro piccolo mondo a questa, rigettando tutto quello che non rientra nei suoi parametri, piuttosto che accettare le molteplici verita' che la vita ci mette di fronte ogni giorno e adattare il nostro modo di pensare a queste. La liberta' e l'informazione comportano uno sforzo troppo grande per chi preferisce vivere nell'ignoranza prefabbricata ( o conoscenza delimitata...) della chiesa.
RispondiEliminaTiratemi tutta la filosofia che volete.
Per me rimane pur sempre dittatura.
Q