Dopo l'intervento del tredicenne antiberlusconiano al Palasharp, quelli del centrodestra si indignano e sottolineano che sarebbe meglio tenere i bambini fuori dalle questioni politiche.
Detto dagli stessi che alcuni anni fa salutarono con entusiasmo la partecipazione di qualche migliaio di passeggini al Family Day suona davvero credibile.
Però per me sarebbe stato comunque meglio non fare quella 'recita'.
RispondiEliminala verità è che molti tredicenni, in questo paese, hanno coscienza politica da vendere che i filoberlusconiani non potranno mai capire...se gli standard intellettivi sono quelli dei coordinatori del pdl capisco bene che un ragazzino sveglio sia duro da concepire.
RispondiEliminai bambini non avranno le soluzioni, ma hanno molto chiara la situazione. Nel 1992 una bambina di 12 anni parlò alle Nazioni Unite..
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=IC8zH5dkslY&feature=related
Io c'ero al Palasharp, non é stata affatto una forzatura, il ragazzino pareva contentissimo di essere lì, e pure molto a suo agio!
RispondiEliminaIn più ho letto che é stato lui stesso a insistere per leggere il suo testo, la madre non era proprio convinta...ne avessimo di più di tredicenni così!
Se potessero li candiderebbero quelli ancora nella culla
RispondiEliminaAnche io ero presente al Palasharp, e penso che anche se fosse stato convintissimo, è stata secondo me l'unica vera pecca di un pomeriggio molto bello, con tanti oratori competenti e capaci.
RispondiEliminaIl discorso qualunquista del tredicenne che dice che le strade di milano sono sporche e non c'è sicurezza lo lascio agli anziani al bar. Non è che il concetto assume più forza se a pronunciarlo è un ragazzino appena uscito dalle scuole medie.
E anzi, se davvero ha insistito per leggerlo, la situazione è ancora più grave. Abbiamo bisogno di tutto tranne che di gente con un ego smisurato.
E così un sacco di discorsi competenti e soprattutto inattaccabili (Zagrebelski e la costituzionalista di cui non ricordo il nome su tutti!) vanno persi perchè ora si parla solo di quel tredicenne che sbatteva i pugni sul tavolo (facendo il verso a quell'adolescente che a Londra parlò ai manifestanti?? secondo me si) ed è stato accolto dalle risate del Palasharp, salvo poi applaudirlo perché comunque era un bambino.
Secondo me è stato un'autorete CLAMOROSO.
(a proposito: l'altra nota stonata del pomeriggio è stato l'intervento del candidato a sindaco del centrosinistra a Milano. Mamma mia che poca comunicatività. Ma forse è meglio avere gente pratica che non sa parlare che viceversa)
errata corrige: "secondo me è stata un'autorete clamorosa"
RispondiEliminaE' stata una manifestazione estremamente fascista e antiberlusconiana secondo la pura logica stalinista dell'opposizione berlusconiana. C'era anche il balilla, Saviano con l'orbace, mancava solo giovinezza.
RispondiEliminanon va bene affatto. I governi non si discutono né si criticano.
Sono convinta che saraton sia un fake: non è possibile dire cazzate così colossali e pensarle sul serio, io non ci credo. Sarò troppo ottimista?
RispondiEliminaComunque, nello sciagurato caso che egli sia davvero convinto delle idiozie che scrive, sappia che i governi si possono (e devono) non solo discutere e criticare, ma anche deporre, se non si comportano come si deve!
A mio parere, occorrerebbe una rivoluzione. Non tanto una rivoluzione violenta: quelle spesso e volentieri portano a risultati peggiori, vedi Iran (spero davvero che in Tunisia e in Egitto non finisca così, sennò sono guai). Quello che serve è un cambiamento di mentalità, perché Berlusconi altri non è che la proiezione iperbolica dell'italiano medio: furbetto, arraffone, poco rispettoso delle leggi, delle istituzioni e talvolta anche del suo prossimo (come dimostrano il razzismo e l'omofobia che spessissimo arrivano alla ribalta della cronaca e non solo). L'utente saraton, sempre che non si tratti di un fake, ne è l'esempio lampante.
Per eliminare Berlusconi e i suoi eventuali epigoni, occorre dunque "uccidere" l'italiano medio, o meglio la sua mentalità. Mi chiedo però se arriverò mai a vedere con i miei occhi tale cambiamento.