I miei figli, di dodici e nove anni, cominciano occasionalmente a leggiucchiare qualche brandello di giornale e a guardare i tg: fatalmente, inizia a succedere che che mi facciano qualche domandina.
Ebbene, mi sono reso conto che di fronte ai loro quesiti sono sempre in grande difficoltà; che rispondo con fatica, misurando le parole e usandone molte di più rispetto a quanto avrei immaginato; che mi dilungo, divago, la prendo alla lontana, e per ogni risposta mi ci vogliono una ventina di minuti buoni, anche quando in teoria basterebbe qualche secondo.
Sapete, amici che tirate le fila di questo povero paese, chi debbo ringraziare per questo straordinario imbarazzo?
Voi, ça va sans dire.
Come faccio a spiegare ai miei figli che devono avere rispetto per gli altri, mentre voi trattate migliaia di esseri umani come se fossero rifiuti tossici da rispedire a casa stipandoli in una nave?
Come faccio a convincerli che se vogliono farsi una posizione dovranno studiare e lavorare sodo, mentre voi scegliete la gente da mandare in parlamento in base al culo, alle tette e all'accuratezza con cui vi leccano il culo?
Come faccio a raccontare loro che essere onesti non ha prezzo, mentre voi distribuite incarichi come se piovesse a indagati, inquisiti e condannati per i reati più vergognosi?
Come faccio a insegnare loro che bisogna sempre assumersi la responsabilità delle proprie opinioni, mentre voi non fate altro che predicare bene in pubblico, razzolare male in privato e smentire qualsiasi cosa diciate dieci minuti dopo averla detta?
Come faccio a spiegare loro che tutti gli esseri umani hanno la stessa dignità mentre voi non fate altro che discriminare le donne, gli omosessuali, gli immigrati, i meridionali, i carcerati e chi più ne ha più ne metta?
Come faccio a raccontare loro che le idee, specialmente quelle originali, sono la cosa più preziosa che abbiamo, mentre voi vi affannate a reprimere, a censurare, a calpestare, a irridere e a delegittimare tutte quelle diverse dalle vostre?
Come faccio a convincerli che devono avere coraggio, mentre voi vi cagate addosso al primo soffio di brezza e cambiate le vostre opinioni, i vostri partiti, perfino i vostri amici non appena vi viene il sospetto di poter perdere la poltrona che avete sotto il culo?
E poi, alla fine, come faccio a convincerli che perfino voi, nonostante tutto e malgrado gli esempi che dispensate, non siete necessariamente uguali l'uno all'altro, che ci si deve sforzare disperatamente di non fare di tutta l'erba un fascio, che sparare sul mucchio non porta da nessuna parte, che cavarsela con un vaffanculo generale è troppo stupido, troppo comodo, troppo facile per servire a qualcosa?
A volte ho la tentazione di cavarmela raccomandando loro di comportarsi in modo diametralmente opposto rispetto a quello che fate voi, e buonanotte al cazzo: è una fatica, una fatica vera, mordermi la lingua e prendermi la briga di non farlo.
Non è che mi state chiedendo un po' troppo, no?
Sì, è troppo, ma se non lo facciamo noi, chi altro lo farà?
RispondiEliminaD.
Pienamente d'accordo, tranne per il fatto che predicano bene.
RispondiEliminaTheAubergine
http://violamelanzana.splinder.com
hai scritto una riflessione bellissima alessandro.
RispondiEliminasono d'accordo su tutto.
RispondiEliminaStanno chiedendo troppo a tutti e la pazienza ha un limite. Spero che abbia un limite.
RispondiEliminaUn po' trito nei contenuti. Per questo terribilmente vero..
RispondiEliminaIO non ho figli ma credo che mi troverei nella ua stessa situazione di disagio
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo, complimenti per il post!!
RispondiEliminaCe ne fossero di più di genitori attenti all'educazione dei propri figli.
EDUCARE e non INCULCARE...
continua, continua ad insegnar loro tutto questo, non ti stancare mai. non ti stancare di usare le parole con loro, capiranno presto che servono per aver coraggio, per capire, per distinguere, per riuscire a costruire qualcosa che sarà diverso.
RispondiEliminaio ho un figlio di 26 anni e quando aveva l'età dei tuoi mi ponevo lo stesso problema ed i miei punti fermi erano: rispetto delle regole, conoscenza, educazione e giustizia cercando soprattutto di non impedirgli di sognare e magari stimolare a realizzare il sogno/sogni; ascoltali attentamente e rispondi sempre... credo che in definitiva la miglior educazione e risposte che potrai dare sono legate a come tu "ti comporterai"...aspettati provocazioni e contestazioni perchè anche tu "non sei necessariamente uguale all'altro", così come lo è per i tuoi figli! ultima considerazione personale: è una bella esperienza fare il genitore, difficile ma gratificante! Cosetta
RispondiEliminaGrande post.
RispondiEliminaAleG
amate Berlusconi sopra ogni cosa. Egli è il padre della patria.
RispondiEliminaonoratelo
anche io ho due figli e francamente mi pongo le stesse domande....
RispondiEliminaSono vecchi è ora di mandarli in pensione...
RispondiEliminaPOST STUPENDO!
RispondiEliminaLo copio e me lo tengo in borsa, così mi sentirò meno sola.
bellissimo e tristissimo post ... grazie.
RispondiEliminaD'altra parte, se da grandi vorranno assomigliare ad una persona che magari stimeranno, loro padre, le parole non serviranno.
Ho lo stesso problema con i miei studenti, ahimè.
RispondiEliminaContinuo a prendermela con il mio anziano padre che mi ha insegnato a basare la mia vita l'onestà, la trasparenza, l'attenzione all'altro...mi ha preso in giro! E' tutta roba smentita dal mondo in cui sono stata costretta a vivere finora
RispondiElimina"Come faccio a convincerli che se vogliono farsi una posizione dovranno studiare e lavorare sodo, mentre voi scegliete la gente da mandare in parlamento in base al culo, alle tette e all'accuratezza con cui vi leccano il culo?"
RispondiEliminaa tal proposito, segnalo questo annuncio, in particolare la fine della quarta riga:
http://www.ctmcagliari.it/notizia.php?id=358
Non posso linkarlo su facebook...
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Davide