Sapete cosa penso? Finché agli omosessuali non sarà consentito di sposarsi, di adottare dei figli e di godere delle stesse agevolazioni di cui possono beneficiare gli eterosessuali ci sarà sempre qualcuno che si sentirà in diritto di apostrofarli con epiteti del tipo "mi fate schifo", "vi dovrebbero mettere ai forni", "lesbica di merda".
Si tratta della mia opinione personale, naturalmente: ma ho il vago sospetto che per molti cosiddetti "moderati", specialmente a sinistra, sia arrivato il momento di pronunciarsi con chiarezza, mettere da parte i distinguo e decidere finalmente da che parte stare.
Oppure avere perlomeno il buon gusto di risparmiarsi le frasi di circostanza.
l'omosessualità, secondo me, non esiste; vi sono persone a cui piacciono le persone del proprio sesso, e questo non è assolutamente un problema;
RispondiEliminail concetto di omosessualità è un concetto fondamentalmente medico, così almeno spiega l'antropologo franco la cecla nell'ottimo saggio «modi bruschi», rifacendosi al pensiero di foucault
quindi, è sbagliato e ghettizzante affermare: gli «omosessuali» debbono potersi sposare, bensì è giusto pensare che una persona possa sposare la persona che preferisce, sia essa dello stesso o dell'altro sesso
prendiamo l’antica grecia: achille non era omosessuale perchè amava patroclo, semplicemente amava chi gli piaceva
naturalmente ognuno la pensa come vuole, ma secondo me l'antropologo la cecla ha ragione, e certe affermazioni sull'esistenza di un «terzo» sesso sono antiquate
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RispondiEliminaSONO ASSOLUTISSIMAMENTE CONCORDE !!!
RispondiEliminaE' per questo ma non solo che sto rompendo le scatole a tutti, da più di quarant'anni ormai, a cominciare dai gay che nascondendosi, dietro frasi di circostanza, tabu e convenzioni sociali e pseudopolitiche nelle associazioni e nei partiti, si rendono di fatto complici dei loro oppressori cosiddetti etero !!!
Abbattere il sessismo in tutte le sue forme è indispensabile per realizzare una società civile a misura di essere umano.
Già "sinistra" è una parola grossa...poi "moderati di sinistra"...è un dilemma! mi sembrano tutti moderati su un progetto moderato, con obiettivi moderati. Difficile, per dei moderati, in termini di ideee, avere "prese di posizione" forti!!! E' vergogna che nel 2011 si discuta di un argomento che fa parte della vita privata di ognuno e, ancora più assurdo, è che si discuta sulel libertà individuali.
RispondiEliminaBeh, io lo faccio di battermi per i diritti degli omosessuali e lo faccio da eterosessuale. Lo faccio anche ora che sono in corsa come consigliere comunale e lo faccio da sinistra. Guardate un po' la foto che messo in MI DIRITTI nel mio sito e mi direte se non sono chiara!
RispondiEliminawww.monicafabbri.it
sono pienamente d'accordo sulle frasi di circostanza. sul fatto che uno debba adeugardi alle idee del partito di cui fa parte invece no. Ognuno ha una testa per pensare, propria, e può pensare quello che vuole. indipendentemente che faccia parte di un partito o dell'altro.
RispondiEliminaCome sempre, mai parole più giuste furono pubblicate.
RispondiEliminahttp://s-o-b-bunny.blogspot.com/2011/04/love-tempi-moderni.html
Moderati di sinistra? Azz mi viene in mente Rutellone... e ho i brividi
RispondiEliminaDiscutevo ieri altrove di questo e ho ripescato questo articolo della Costituzione:
RispondiElimina"Art. 29.
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare."
Non c'è il minimo accenno al matrimonio come "uomo + donna"; ecco, forse basterebbe che questo articolo venisse applicato.
(Se poi si vuol discutere sul fatto che si è famiglia solo col matrimonio è un altro discorso).
Non credo che il problema sia legato a matrimonio, adozione e via discorrendo. Se anche lo stato riconoscesse questi diritti resterebbe sempre la chiesa che è, non me ne vogliano i credenti, il vero problema. Ricordo che le leggi contro l'omofobia sono sempre state osteggiate proprio dalla chiesa che vuole sentirsi libera di minacciare, insultare e denigrare a piacimento. Di quale sinistra parli ? di quella che spera di raccatare un po' dei voti dei cattolici disgustati dal cultista di priapo? si, la vedo probile la presa di posizione netta e decisa. Me l'ha detto la marmotta della cioccolata.
RispondiEliminaFinchè i moderati di sinistra vorranno arruffianarsi il voto dei cattolici e la simpatia del vaticano, l'intolleranza omofoba sarà sempre una certezza.
RispondiEliminad'accordo su tutto tranne che su l'adozione. se la natura ha voluto che a procreare i bambini siano persone di sesso opposto perché andargli contro?
RispondiEliminaUhm, non mi pare il modo più corretto di porre la questione: un conto sono le opinioni sull'omogenitorialità e sui requisiti per l'adozione, un altro gli insulti omofobi. Per dire, uno potrebbe ritenere sbagliata (per il minore) l'adozione da parte dei single, senza reputare i single "schifosi di merda da mettere nei forni".
RispondiEliminaNon penso che equiparare due cose così diverse dia luogo ad una buona argomentazione.
Lo dico da sostenitore del same-sex parenting.
@ Davilog e Magar: ma l'adozione di un bambino che ha perso i propri genitori non è un istituto "naturale", bensì "sociale" e "culturale".
RispondiEliminaLa società e la cultura non hanno leggi immutabili come la natura, e sono in costante evoluzione. Non vedo perché le coppie dello stesso sesso, avendone i requisiti, non debbano poter essere tutori surrogati e sostitutivi per chi ha perso i genitori biologici.
Oltretutto dopo che una vasta e seria letteratura ha dimostrato come i bambini cresciuti in coppie gay non presentino alcuna differenza psicologica, caratteriale o comportamentale rispetto agli altri.
@davilog: allora impediamo l'adozione anche alle coppie eterosessuali sterili, in fin dei conti se la natura ha voluto che non fossero in grado di procreare i bambini, perché andargli contro?
RispondiElimina@Gan
RispondiEliminaGuarda, sono una persona decisamente poco sensibile all'argomento della "naturalezza", e sono favorevole all'adozione da parte delle coppie omosessuali, confortato anche dalle prese di posizione di American Psychiatric Association, American Academy of Pediatrics, American Psychiatric Association, etc.
Tuttavia, mi pare una strategia sbagliata, quella di addebitare moralmente le aggressioni omofobe a chi magari non è favorevole all'omogenitorialità. Si tratta di argomenti delicati e complessi, tutto sommato ancora "di frontiera": le opinioni scientifiche sull'argomento ancora non sono tanto diffuse da soppiantare l'istintiva diffidenza verso modelli genitoriali di nuovo genere. Prima di poter accostare i contrari al gay parenting agli omofobi bisogna fare un lavoro di informazione su tutta la società.
la differenza fra una coppia di persone sterili e una coppia di due persone dello stesso sesso è che i primi se non avessero avuto la malattia che ha portato alla sterilità avrebbero potuto procreare, i secondi se non fossero stati gay (non che l'essere gay sia una malattia o un problema sia chiaro, sto sostenendo l'esatto contrario) non avrebbero potuto avere figli comunque.
RispondiEliminaE se non fossero stati dello stesso sesso avrebbero potuto procreare, invece.
RispondiEliminaE se mia nonna avesse avuto le ruote, sarebbe stata un carretto.
In altri termini, su che basi stabiliamo che sterilità e omosessualità sono "accidenti", mentre la differenza (o l'uguaglianza) di sesso è "sostanza"?
se non fossero stati dello stesso sesso sarebbero stati una coppia eterosessuale che a mio parere può adottare bambini.
RispondiEliminasulla base della natura l'ho già detto. due uomini e due donne non possono procreare, un uomo ed una donna si, almeno potenzialmente. altrimenti a questo punto accettiamo anche che un bambino possa avere 8 genitori o anche 100 perché no. chi ha stabilito che i genitori debbano essere al più due?
Allora, con lo stesso metro di giudizio, se gli sterili non fossero stati fertili sarebbero stati una coppia fertile, che a parere di tutti può adottare.
RispondiEliminaPerché lo stato deve ritenere "accidentale" l'impedimento che la natura pone alla coppia sterile, e aggirarlo, e invece considerare "sostanziale" l'impedimento subito dalla coppia omosessuale, e mantenerlo in vigore?
La natura la correggiamo quando affligge un marito con ipogonadismo congenito, e invece ci affidiamo a lei quando si tratta di coppie dello stesso sesso?
Peraltro, decidere "sulla base della natura", in sé, è una nota fallacia logica.
guarda io non ho mai studiato filosofia in vita mia e quindi ne so meno di niente ma non penso che ce ne sia bisogno per affrontare un discorso ed addurre le proprie motivazioni.
RispondiEliminaio differenzio la sterilità dalla omosessualità perché penso che la prima sia una malattia mentre la seconda no, è invece una condizione come l'essere uomo o donna ne' positiva ne' negativa.
probabilmente alcuni uomini che vorrebbero provare le sensazioni di portare in grembo un bambino ma non possono farlo, allora che facciamo? ci adoperiamo per creargli un utero artificiale e gli inseminiamo? immagino di no.
allo stesso modo la natura ha voluto che per fare un bambino (e quindi per crescerlo) ci sia bisogno di un uomo e una donna.
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RispondiEliminaops! ho messo una g e un che di troppo
RispondiEliminaLa natura ha voluto pure che l'uomo fosse privo di ali, eppure usiamo l'aeroplano; ha voluto che nascessimo privi di certi anticorpi, eppure ci vacciniamo; ha voluto che la pelle umana fosse di colore uniforme e senza decorazioni, eppure ci facciamo i tatuaggi...
RispondiEliminaNon mi pare che, in tutti questi casi, facciamo coincidere "ciò che è" per natura con "ciò che deve essere" moralmente.
L'utero artificiale per maschi, al momento, è fantascienza, quindi il problema non si pone. Se in futuro si ponesse, lo analizzeremmo come problema a sé, con le sue specificità.
A rigore, la condizione fisiologica che impedisce alle coppie omosessuali di avere figli in maniera naturale non è l'omosessualità, bensì l'essere entrambi maschi (o femmine). In ogni caso, il fatto che sia fisiologica e non patologica non è rilevante, perché, come dimostrano gli esempi di sopra (aerei, vaccini, tatuaggi), siamo parecchio abituati ad andare oltre i nostri impedimenti fisiologici.