09 maggio 2011

Il luogo comune della reciprocità

Ho già avuto modo di scrivere qualche riga su questo argomento, ma coi tempi che corrono una riedizione integrata e corretta non mi pare affatto inutile.
Procedendo in rigoroso ordine alfabetico, i dati dicono più o meno quello che segue: in Algeria i musulmani sono il 99% della popolazione e ci sono tre cattedrali e due basiliche; in Azerbaijan il musulmani sono il 93% della popolazione e c'è una cattedrale; in Egitto i musulmani sono il 94% della popolazione e ci sono nove cattedrali e due basiliche; negli Emirati Arabi Uniti i musulmani sono il 96% della popolazione e c'è una cattedrale; in Indonesia i musulmani sono l'88% della popolazione e ci sono trentasette cattedrali; in Iran i musulmani sono il 97% della popolazione e c'è una cattedrale; in Iraq i musulmani sono il 97% della popolazione e ci sono tre cattedrali; in Pakistan i musulmani sono il 97% della popolazione e ci sono sette cattedrali; in Siria i musulmani sono il 90% della popolazione e ci sono nove cattedrali; in Sudan i musulmani sono il 70% della popolazione, un altro 25% è seguace di credenze locali e ci sono cinque cattedrali; in Tunisia i musulmani sono il 98% della popolazione e ci sono due cattedrali e una basilica; in Turchia i musulmani sono il 99,8% della popolazione e ci sono cinque cattedrali e due basiliche.
Evidentemente potrei continuare, ma credo che il breve elenco qua sopra sia più che sufficiente per porre a tutti una domandina dalla risposta per niente scontata: siamo sicuri che quando i nostri amici politici si riempiono la bocca con la parola "reciprocità" non cavalchino, almeno in parte, un luogo comune bello e buono?

10 commenti:

  1. ottimo post, peccato che la verità interessi a pochi, la retorica e la propaganda sono molto più affascinanti

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  3. sono parzialmente d'accordo, nel senso che tale ragionamento potrebbe risultare pericoloso se andassimo a guardare le condizioni dei non musulmani nei paesi a maggioranza musulmana,oltre che alla mera esistenza di luoghi di culto...

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  4. @matborda
    La costruzione di un luogo di culto, per le minoranze religiose, dimostra una predisposizione della politica alla buona convivenza delle religioni (oltre che l'intelligenza di controllare meglio il territorio). Mentre quantificare la qualita' della vita di un cristiano nei paesi arabi mi pare oltremodo difficile. Ci manca solo che per la reciprocita' ci tocca picchiare un musulmano ogni volta che loro picchiano un Cristiano. Detto questo, qui ci stiamo perdendo nel bicchiere della propaganda/polemica nostrana.

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  5. Ma qui c'entra poco la libertà di religione.

    È linkata una dichiarazione di Berlusconi (che ricalca altre analoghe di membri della maggioranza e soprattutto della Lega) secondo la quale i musulmani non devono costruire moschee in Italia perché nei paesi a maggioranza musulmana è proibito costruire chiese cristiane.
    Questo è oggettivamente FALSO.

    Il fatto che effettivamente in alcuni di questi paesi i cristiani non se la passano meglio dei musulmani qui, è tutt'altro argomento.

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  6. ecco appunto, i membri della maggioranza e leghisti, visto che si è dato loro corda, potrebbero rispondere per le righe chiamando in causa la reciprocità della libertà di religione.

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  7. Pessimo tempismo, Metil, dopo quello che è successo ieri: http://goo.gl/6HYcZ

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  8. L'argomento della reciprocità, cattedrali o no, è una fesseria, se posso.

    Immaginiamo che quelle cattedrali e quelle chiese non ci fossero. Immaginiamo davvero i Cristiani perseguitati e discriminati (come peraltro pure avviene in certi luoghi).

    Accuseremmo gli aguzzini dei Cristiani con tutte le nostre forse, rinfacceremmo loro la loro stessa crudeltà e li definiremmo barbari.

    Beh, e per coerenza noi dovremmo cominciare a diventare gli aguzzini di qualcun altro per reciprocità?

    La reazione all'antisemitismo doveva essere un pogrom contro i biondi? Non credo.

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  9. valutare la reciprocità con il criterio delle cattedrale e delle basiliche presenti in un Paese è una assurdità. la cattedrale indica semplicemente la presenza di una diocesi, la basilica è un edificio di culto di antica data. ma in molte di quei paesi i cristiani sono perseguitati e repressi . Oppure l'edificio conta più della dignità dell'uomo?

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  10. E con questo cosa si dimostra, in realtà? Che il pensiero religioso, tutto, è fondamentalmente malato poiché pone il centro dell'uomo fuori di sé, e che il risultato del pensiero religioso, tutto, è l'odio, la repressione, la guerra. Il pensiero religioso, tutto, è intimamente razzista, solo che è anche psicotico, e le guerre di religione sono scontri tra chi sostiene, in fondo, che il proprio amico invisibile ce l'ha più grosso dell'amico invisibile dell'altro.

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