Molto sinteticamente: l'appellativo di "dottor morte" calzerebbe a pennello a chi dovesse praticare l'eutanasia su degli esseri umani a loro insaputa.
Per come la vedo io, invece, uno che aiuta dei malati terminali consapevoli a realizzare la loro volontà di farla finita meriterebbe di essere chiamato "dottor libertà".
Questione di punti di vista.
Leggendo il titolo dell'articolo pensavo fosse chissà quale mostro, poi andando avanti ho maturato il tuo stesso pensiero.
RispondiEliminaTUTTO è questione di punti di vista.
RispondiEliminaTenete conto, figliuoli, che in un pianeta Terra in cui il denaro è l'unico valore le probabilità che esista un rapporto umano sono nulle
RispondiEliminaE’ il pianeta Terra del SORRISO CHE NON COSTA NULLA MA RENDE MOLTO.
Quello che fa la ricchezza dei dentisti, a cui tutti si rivolgono, in modo ossessivo, per farsi attrezzano sorrisi bianchissimi, tutti finti, come armi affilate per acchiappare gli altri.
Vi è nella logica del SORRISO CHE NON COSTA NULLA MA REND EMOLTO il presupposto scontato, assurdo, che i sorrisi debbano rendere.
Sulla logica del “sorriso che non costa nulla ma rende molto”, che ha come presupposto che il sorriso mi serve a vendere e a comprare, è fondato oggi il pianeta.
Ne consegue che chi ha una dentiera più bianca e sorride meglio e di più ha più successo.
Un sorriso non costa nulla ma rende molto, perciò tutti vanno dal dentista, a farsi attrezzare bianchissime dentiere, con lo stesso spirito con cui andrebbero in un'armeria a comprare una pistola.
RispondiEliminaVabbè..
RispondiEliminaChe te devo di'?
Che sò d'accordo sul post..
E' pleonastico..