CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI
14 luglio 2011
Accanto a un Magritte
Un manifesto in cui lo slogan "Cambia il vento" è posizionato vicino al nome di Massimo D'Alema meriterebbe di essere incluso nelle più importanti mostre mondiali sul surrealismo.
Io, per esempio, lo vedrei benissimo appeso accanto a un Magritte.
A me il contenente sembra più importante del contenuto. Questo, come milioni di altri manifesti a Roma, è abusivo, ma questa cosa non viene mai detta.
RispondiEliminaIl vento cambia sempre, le persone mai!
RispondiEliminac'è sempre la speranza di un tornado che ne spazzi via un po'
RispondiEliminaMa no... la frase originariamente era più lunga. Massimo diceva: "Robé, cambia il vento, riposiziona le vele e viriamo!" è stata detta sull'Ikarus.
RispondiEliminaMa si sa, quando si sintetizza...
Mannò, dai, si riferisce alla vela. Maligni che non siete altro.
RispondiEliminaDi più, di più. Dadaismo puro.
RispondiEliminaCaro Massimo c'è stato un tempo in cui il vento fischiava...ora cambia e si cazza la randa eh?
RispondiEliminaio lo vedrei bene nel bagno al posto della carta igenica..
RispondiEliminaCredevo ci fosse il sottotitolo "...si toglie dalle balle", allora sì che avrebbe un gran senso la frase "Cambia il vento". :D
RispondiEliminaIl vento cambia, ma l'aria che tira è sempre la stessa..
RispondiEliminacambia il vento...voi dite?
RispondiEliminaE non lo hai sentito parlare..."Il problema della abolizione delle province è molto più complesso e articolato e va affrontato in modo graduale"
RispondiEliminaC'è anche la versione con Veltroni: oddio!
RispondiEliminavoto Antonio
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