Sono brutti, malmessi. Hanno addosso vestiti da quattro soldi. A occhio e croce non se la passano per niente bene.
Però vanno in giro per il quartiere mano nella mano, e più o meno una volta a settimana si concedono una dolcetto alla pasticceria qua dietro.
Dev'essere il loro momento speciale. Quello che pregustano insieme per giorni. Il massimo che possono permettersi.
Mi capita di incrociarli, mentre mangiano quella pasta in mezzo alla strada: ed è uno spettacolo da cui viene fuori tanta gioia che uno deve fare un paio di passi indietro per non esserne travolto.
Anche oggi, mentre li guardavo, erano là: brutti, poveri, malvestiti.
E felici, perché era il loro momento speciale.
Poi leggo quello che vi raccontate per telefono, voi che fate man bassa di soldi e potere e cariche e macchine e barche e vestiti e zigomi di plastica e conti all'estero.
Leggo quello che vi dite: i vostri insulti, il vostro odio, le vostre maledizioni, il vostro rancore.
Siete sempre incazzati neri.
Sapete una cosa? Non avete capito niente.
Questo è uno dei più bei post scritti sai.
RispondiEliminaGrazie per la semplicità: oggi ne avevo bisogno!
RispondiEliminaVero. E commovente.
RispondiEliminaQuesto post va dritto al nocciolo di tutta la questione, è davvero bello - bello.
RispondiEliminaBellissimo! Un po' tutti dovremmo recuperare quella felicità... ;-)))
RispondiEliminaÈ un post bellissimo. E verissimo. E mi piace proprio tanto.
RispondiEliminaBel post, fa riflettere
RispondiEliminaLacrime agli occhi, gioia nel cuore e sguardo che si allarga all'orizzonte.
RispondiEliminaGrazie
clap! clap! clap!
RispondiEliminaFabio
Commovente e vero.
RispondiEliminaPer la serie poveri ma belli
Rischierò di risultare un po' machiavellico...
RispondiEliminama è la prima cosa che mi è saltata in mente appena finito di leggere il tuo bellissimo post...
Certo che trovare la verità in quello che racconta questo post e nella stessa pagina dove viene citata quella frase di Brecht rende un po' più incazzato (nero) anche me... spero solo che qualche posto, da quelle parti, si stia davvero liberando... finalmente !
Non vorrei sembrare troppo pessimista ma quello che ho subito pensato è che sono davvero troppi quei posti occupati !
E' vero, non ci abbiamo capito niente, non c'ho capito niente. Bello.
RispondiEliminaun post che fa bene al cuore. Grazie :)
RispondiEliminaquesto post va letto con "il fannullone" di De André in sottofondo
RispondiEliminasei un grande uomo.
RispondiEliminaBellissimo post - felice di questa tua capacità di sentire in mezzo a così tanti 'rumori' contrari, e mille auguri che sia quella di tutti noi :-)
RispondiEliminaQuello che scrivi e' bellissimo e mi fa commuovere. E' per questo che continuo a leggerti tutti i giorni.
RispondiEliminaOttima lettura domenicale (che ho abolito i quotidiani)
RispondiEliminaScusate se rovino il bel momento, ma secondo invece me hanno capito benissimo.
RispondiEliminaE gongolano nel sapere che c'è chi aspetta la domenica per godersi la pastarella e non pensa di impugnare i forconi.
http://www.youtube.com/watch?v=vIeASn2Q8jI
RispondiEliminaBello Metil.
RispondiEliminaMa siamo cosi fragili ...
Ciao Metil,
RispondiEliminati ho ribloggato nel mio blog:
http://pasquinando.wordpress.com/2011/07/17/la-poesia-delle-piccole-cose/
Ci hai proprio regalato una piccola perla di saggezza e di poesia...