18 luglio 2011

Una responsabilità storica

Lo ripeto per l'ennesima volta, e poi pazienza se qualcuno si sarà stancato di leggere sempre la stessa solfa: personalmente sono convinto che fino a quando la politica -in modo particolare i sedicenti partiti di sinistra, e tra questi il più importante, vale a dire il PD- non si deciderà a battersi sul serio affinché ai gay vengano attribuiti senza riserve tutti i diritti che spettano agli altri, le aggressioni agli omosessuali continueranno allegramente sotto gli occhi di tutti.
Con ciò, evidentemente, non voglio dire che se domani fossero istituiti il matrimonio e l'adozione gay gli squadristi si dedicherebbero ad altre imprese a partire dal giorno dopo: ma che quei provvedimenti costituiscono il presupposto ineludibile per provocare un mutamento culturale che produrrebbe i suoi effetti nel giro di qualche decennio.
Finché ciò non avverrà, finché i vergognosi distinguo di questi progressisti della domenica non verranno messi da parte, finché quei diritti non verranno attribuiti a chi li reclama, quel mutamento non potrà neppure iniziare: e dunque la sinistra italiana -e nell'ambito della sinistra, lo ribadisco, il PD in particolare-, che sul tema dell'omosessualità continua a titubare in modo patetico sforzandosi in tutti i modi di non dire niente per non scontentare nessuno, è di fatto portatrice di una responsabilità storica.
Quella di non innescare un processo che nel corso dei prossimi anni potrebbe risollevare il nostro paese dal rivoltante medio evo in cui è precipitato.
Il resto sono chiacchiere, e pure fastidiose da ascoltare.

7 commenti:

  1. Sono perfettamente d'accordo con te. Punto per punto, e parola per parola.

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  2. D'accordo senza riserve. Sottolineo inoltre che continuare a mantenere una posizione ambigua ANCHE su questa capitale questione impedisce al PD di presentarsi come credibile ALTERNATIVA di governo.

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  3. "quei provvedimenti costituiscono il presupposto ineludibile per provocare un mutamento culturale che produrrebbe i suoi effetti nel giro di qualche decennio."

    così come aver introdotto il principio di "riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista" nella Costituzione italiana ha prodotto mutamenti culturali i cui effetti possiamo notarli ancora oggi...

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  4. il PD non è un'alternativa di governo inteso come differente, tranne il nome.
    Per il resto sono d'accordo, ma credo che moltissimo potrebbero farlo in primis le associazioni gay e il mondo che ruota attorno.

    Come, non lo so. Pero' per me il gaypride è controproducente per l'integrazione.
    La continua presentazione di certi stereotipi da tv anche (mi viene in mente la "checca simpatica", senza offesa ovviamente, di tanti telefilm o le varie macchiette).

    La diffusione di una cultura gay diversa non dal normale, ma da quello che ci fanno credere che siano (quindi uguale al normale) favorirebbe una visione più pronta all'integrazione totale.
    E con questo intendo film di un certo tipo, o blog come questo dove si parla senza paura di certe cose che fanno pensare anche gli uomini-scimmia come me ;)


    ...forse sono stato un po' confuso ...

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  5. D'accordissimo, ovviamente :) ricordo solo quest'episodio.. http://fpreloaded.blogspot.com/2011/04/andate-quel-paese-bipartisan.html

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  6. Direi che di tempo per prendere una posizione netta ne hanno avuto a iosa. E per dirla tutta sappiamo anche perché non lo hanno fatto e perché c'è il ragionevole dubbio sul fatto che lo faranno mai. Non sono solo i privilegi della casta che dovrebbero far infuriare i cittadini, allo stesso modo ci si dovrebbe infuriare anche per l'immobilismo e l'incapacità di chi evita vigliaccamente di compiere il mandato dei propri elettori per compiacere gente che con l'elettorato del centrosinistra ci combina poco o niente. Vabbé, una cosa alla volta e poi faremo i conti.

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  7. Una cosa importante: è vero che il PD è "sedicente di sinistra"? Io avevo l'impressione che rifiutassero anche solo questa parola.

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