A quanto pare le cose stanno così: la legge prevede che il deambulatore di un disabile possa essere sostituito al massimo ogni otto anni, con la conseguenza che se il disabile stesso utilizza quel deambulatore (anche) per andare al mare, e quindi lo usura in un tempo più ridotto, non può averne uno nuovo prima della scadenza del termine.
Il che, a meno che non ci sia qualcosa che mi sfugge, equivale a dire che quel disabile, il quale di suo sarebbe disabile una volta sola, finisce per diventarlo due volte: primo, perché ha difficoltà di deambulazione; secondo, perché la legge non gli consente neppure di usare lo strumento con cui si sposta per andare dove gli pare.
Onestamente, mi pare troppo.
A meno che non sia rotto. In quel caso la Asl lo sostituisce,previa prescrizione medica. Per dovere di cronaca ovviamente.
RispondiEliminavabbè, ma che altro ci potevamo aspettare in un paese dove un disabile che deve salire sui mezzi, e non può farlo perchè mancano i montascale e le piattaforme mobili sui tram e treni, viene guardato come un insistente seccatore da molti altri passeggeri? perchè a causa sua il tram parte in ritardo, l'autista deve scendere, aiutarlo, ecc ecc... io prendo i mezzi ogni giorno a Milano. L'altra mattina una signora super trendy, davanti a una scena simile, ha detto a un ragazzo in carrozzella: "sì però anche lei, prendere il tram alle 8 e creare questo disagio, lo prenda alle 10 e mezza che non c'è nessuno no? La gente normale deve andare a lavorare, alle 8".
RispondiEliminaLa gente normale.
La cosa più agghiacciante comunque non è stata la signora, ma il fatto che nessuno abbia detto nulla. Nessuno si è scomposto. Come a dire "Già siamo in ritardo, non è il caso di star qui a far discussioni". Non ce la potevo fare a reggere sta cosa. Ho detto al ragazzo disabile che mi scusavo a nome di tutti, e che però preferivo scendere. Sono passati 5 giorni e sto ancora male a pensarci.
Pare troppo anche a me. Giusto per completezza, casomai qualcuno leggesse questo articolo e fosse in una situazione simile, aggiungo che in caso di rottura o usura l'ausilio è sostituibile prima del termine, anche se solo per una volta (il che è comunque abbastanza assurdo, e se si rompe due volte in otto anni!?). Maggiori info qui http://www.handylex.org/schede/ntprinnovo.shtml
RispondiEliminaInfine, è terribile notare come i comportamenti dei medici prescrittori cambino tantissimo tra le varie Asl. I disabili in pratica hanno diritti diversi a seconda di dove abitano...
Due volte?! Sono in tanti ad esserlo tre, quattro, cinque...
RispondiEliminaInfinite volte disabile.
Sottoscrivo Nonti, sono in carrozzina e conosco l'assurdità del ricambio degli ausili e del Nomenclatore Tariffario (per altro fermo al 1999, cioè sono 12 anni che non viene aggiornato, come se la tecnologia fosse rimasta cristallizzata).
Poi ogni ASL fa ciò che vuole, o che può.
Io non posso lamentarmi, ma conosco situazioni in giro per l'Italia drammatiche.
E voglio dare speranza a Malmostos.
Siccome sui tram nuovi di Milano la pedana per l'ingresso delle carrozzine esce solo a porte chiuse, mi è successo più volte che il tranviere aprisse le porte per quelli in piedi, poi le chiudesse, facesse uscire la pedana e mi permettesse di salire tranquilla.
In queste occasioni certe volte - alla chiusura delle porte con io fuori - ho visto gente urlare al tranviere, battere sui finestrini e, insomma, difendermi, pensando volesse lasciarmi a terra.
Insomma, per me c'è speranza, ecco.