17 settembre 2011

Il vero scandalo si chiama regime

Sarò sincero: quello che trovo davvero scandaloso non è la circostanza che uno vada con delle escort e rivendichi il diritto di farlo perché sono affari suoi, ma il fatto che il suo governo si sia reso protagonista di una vera e propria crociata contro la prostituzione, e più in generale di una politica sistematicamente impegnata a formulare giudizi morali sugli stili di vita delle persone.
Ne consegue che a mio parere il punto non sono le orge, ma il fatto che a noi venga proibito praticamente tutto mentre costoro rivendicano per se stessi il diritto di fare quello che vogliono senza essere giudicati, comportandosi come cittadini di serie A e retrocedendo tutti gli altri al rango di servi.
Questo, a casa mia, si chiama regime.
Ed è di questo, per come la vedo io, che dovremmo preoccuparci davvero.

9 commenti:

  1. Totalmente d'accordo (come sempre, più o meno)...

    RispondiElimina
  2. Io, personalmente, trovo scandalose anche le implicazioni e le conseguenze di tipo meramente politico del loro andare a escort, per esempio la Minetti in consiglio regionale...

    RispondiElimina
  3. Beh, ieri sera ho visto un po' la puntata di "l'Ultimaparola" e non c'ho apito nulla. Mischiano un affare con un altro, alla fine han paragonato la vicenda Penati a quella Berlusconi-Tarantini (e che c'azzecca?)

    RispondiElimina
  4. Che tristezza... questi discorsi su "quante me ne sono fatte" li sentivo fare al liceo, in piena era di repressione sessuale. In genere, quelli che non avevano mai "fatto" niente, erano quelli che le sparavano più grosse, forse per non restare indietro nella "considerazione" degli altri.

    Un autentico poveraccio, un borgataro, un coatto tatuato.

    RispondiElimina
  5. Per arrivare alla conclusione del regime, basti pensare al fatto, che pian piano, ogni giorno di più, il nano fa quello che gli pare. Prende un pezzetto di "libertà", come loro la intendono, ogni giorno di più. Ora lui si rifiuta di andare a Napoli dai magistrati..questo è scavalcare le leggi, quindi dittatura. Se ognuno di noi provasse a sottrarsi in questo modo, ci sbatterebbero subito di fronte ai magistrati, confermando che la legge per noi è diversa: dittatura. E gli esempi potrebbero continuare all'infinito: in tutti questi anni abbiamo avuto varie dimostrazioni purtroppo.

    RispondiElimina
  6. Post splendido. Per deduzione, attenzione, immediatezza, incazzatura. Splendido.

    RispondiElimina
  7. Ed è proprio questo scavalcamento delle autorità l'aspetto che più mi fa incazzare!

    http://www.istruzioniperlufo.it/?p=425

    RispondiElimina
  8. Macchè. Quello che trovo davvero scandaloso non è andare a puttane (pane al pane, plz), e neanche andarci facendo i pubblici censori,bensì andare a puttane e ripagarle utilizzando poteri propri della carica pubblica. O anche solo far intendere che qualcosa del genere sarebbe stato possibile: la D'Addario voleva da lui una concessione edilizia che il Comune considerava non rilasciabile. Poi da qualche parte ho letto che l'aveva ottenuta,o che comunque era stato sbloccato l'iter per dargliela. Dopodichè (cito sempre a memoria) la D'Addario ha rilasciato un'intervista in cui diceva di essere stata usata per incastrare il primo ministro presentemente regnante.
    (Ps Sono un'altra Maria rispetto alla prima che ha commentato)

    RispondiElimina
  9. Perfettamente d'accordo sulla sostanza - la penso nella stessa maniera. Solo non condivido la vis retorica: questo non è un regime, è solo la cara vecchia ipocrisia borghese dei classici sepolcri imbiancati. Chiamarlo regime lo accosta a cose ben più terribili (come quelli di Gheddafi, Mubarak, Hitler o Mussolini) il che oltre che essere assurdo significa dar loro più importanza di quanta non ne meritino.

    Per il resto, appunto, perfettamente d'accordo.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.