06 ottobre 2011

Steve, Piergiorgio, Stefano, Federico

Ci mancherebbe, non è che non sia d'accordo con l'idea di celebrare in pompa magna la scomparsa di Steve Jobs, che nel giro di qualche decennio ha davvero rivoluzionato il pianeta; però, ecco, mi piacerebbe vivere in un posto nel quale i giornali online dedichino un po' di spazio in più, e magari pure i messaggi dei lettori che scorrono in homepage per qualche ora, quando muore uno come Piergiorgio Welby, o Stefano Cucchi, o Federico Aldrovandi, tanto per fare tre esempi.
Perché sono convinto che se si parlasse come si deve di quelle morti si potrebbe cambiare non certo il mondo, per carità: ma forse l'Italia, un pochino, sì.

9 commenti:

  1. Purtroppo, siamo troppo presi dalle nostre piccole facezie, da dimenticare troppo spesso chi ha pagato caro, perfino con la vita , il suo cercare di cambiare il mondo

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  2. sono del tutto concorde. Per altro Obama piange JObs ma non dice mai niente sui morti ammazzati dai soldati americani tra i civili dei paesi sotto attacco "occidentale"

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  3. Non sono d'accordo. Le vite non sono tutte uguali e non hanno tutte lo stesso valore. Di alcune poi si celebra la vita, di altre la morte... insomma non si possono mettere sullo stesso piano persone che hanno fatto la storia con altre che al massimo sono attualità...

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  4. @anvaccar: E' vero non tutte le vite vite sono uguali,ma tutte vanno rispettate allo stesso modo,perché hanno tutte lo stesso valore.
    Vorrei vedere se oggi ti si presentasse uno a casa dicendo che tra due anni ti faranno fuori perchè il mondo è strapieno e la tua vita non ha raggiunto il valore adatto al suo mantenimento in essere,accetteresti di buon grado la cosa? eh Zortons?

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  5. So benissimo dell'importanza dei personaggi che hai citato, ma cosa c'entrano con questo avvenimento? Perché si deve sempre prendere a pretesto QUALSIASI cosa per voler dimostrare la stessa tesi?

    La morte di Jobs non c'entra davvero niente con la morte di quelle persone. La morte di Welby non c'entra niente con la morte di Aldrovandi e Cucchi. Sono storie profondamente diverse e, anche se dovrebbero ricevere molto più spazio ed essere conosciute da tutti, trovo abbastanza fuori luogo un tentativo di parallelismo.

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  6. Si è parlato moltissimo di Welby, Cucchi ed Aldovrandi. Si sono fatte anche manifestazioni, ci sono anche andato e non è cambiato un tubo. Ed il fatto che si parli della morte di una persona che come minimo ha creato centinaia di migliaia di posti di lavoro con le proprie idee rischiando soldi suoi non ha tolto alcuno spazio a Welby, Cucchi ed Aldrovandi. Proseguendo con il tuo ragionamento, Metil, non dovresti sprecare spazio con i generatori di frasi di Berlusconi dal momento che ci sono cose ben più serie di cui parlare.

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  7. @Spazzolone Tutte le vite meritano rispetto. E' questo il punto. Ma il valore di una vita lo si può stabilire quando quella vita volge al termine. Se muore il delinquente di turno, il mafioso il camorrista non me ne fregherà mai nulla, anzi sotto sotto sarei anche decisamente lieto, perchè il valore di quella vita è negativo. Ma la vita dello stesso criminale va rispettata e tutelata per il rispetto stesso del concetto di vita, perchè anche il mafioso, o il delinquente può in potenza fare quel gesto, quell'azione che redime tutta una vita.

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  8. "nel giro di qualche decennio ha davvero rivoluzionato il pianeta"...
    boh, il pianeta dove vivo io non è stato toccato da simili rivoluzioni. Ho ancora un nokia da 39 euro, e credo me lo farò durare.

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  9. D'accordo con te, ma spero che tu ti riferisca alla Pixar e non all'Apple, perché quest'ultima non mi sembra abbia rivoluzionato granché.

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