Ricevo, e volentieri pubblico.
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Insomma, a grandi linee la vicenda si può riassumere così: il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo una lungo e travagliato percorso in cui ha dovuto fronteggiare vari e gravi ostacoli (su tutti, la separazione di Gianfranco Fini e il dissidio permanente con il ministro dell'economia Giulio Tremonti), si vede costretto ad abdicare; prova a prendere tempo, suggerendo ad esempio un nuovo governo con il ministro Angelino Alfano premier, ma il presidente della repubblica Giorgio Napolitano preme affinché l'incarico di primo ministro vada a Mario Monti, figura di indiscusso prestigio. La scelta divide i leader dei principali schieramenti: Pierferdinando Casini e Pier Luigi Bersani aderiscono all'idea, mentre Antonio di Pietro e Umberto Bossi annunciano di non voler sostenere il nuovo governo; posizioni più sfumate quelle di Nichi Vendola, Roberto Maroni e Gianni Letta, a lungo considerato un possibile successore del Presidente del Consiglio.
Bla bla bla, ecc ecc ecc.
Ci sono mille considerazioni che si possono fare sul quadretto sopra illustrato.
Per quanto mi riguarda, non so, sarò un tipo strano, sarò un fricchettone idealista, ma a me personalmente salta subito all'occhio un aspetto apparentemente marginale: tutti gli attori di questo dramma, così cruciale per l'Italia -12 o 13 nomi, indubbiamente le figure più importanti della politica italiana- sono di sesso maschile.
Tutti e solo maschi.
Sono strano io che ci faccio caso o è la situazione ad essere strana?
Ale
ma se il governo è caduto perché è andata via la Carlucci!!! ;-)
RispondiEliminaAlla faccia delle quote rosa....
RispondiEliminaAlla faccia delle donne che è risaputo fanno benissimo anche 3 lavori insieme, sono più realiste e resistenti, assai meno infingarde....
la situazione sarebbe strana solo se fossimo in un altro paese.
RispondiEliminaScusa pippi, ma se tu dici "è risaputo fanno benissimo anche 3 lavori insieme, sono più realiste e resistenti, assai meno infingarde...." allora io posso rispondere sentendomi in diritto di dire "pensa se ci fossero donne in questo macello di crisi, ci saremmo anche beccati la crisi isterica e irrazionale in diretta..." o boiate del genere. Insomma, va bene le quote rosa, ma finire nella retorica "le donne o gli uomini sono meglio della controparte" proprio no...
RispondiEliminasei strano tu cha ancora distingui tra maschi e femmine..
RispondiEliminaQuote rosa? E vi sembra il momento in questi tempi neri?
RispondiEliminaBoh, io non ci vedo nulla di strano: in Italia le donne "importanti" sono effettivamente poche.
RispondiEliminaFatemi dei nomi di possibili candidate, su.
Anche se fosse, sarebbero 2-3, a fronte di 15 controparti maschili.
Non è questa la stranezza, è il processo che ci ha fatti arrivare a questo che è strano.
http://www.freddynietzsche.com/2011/11/11/quando-il-gioco-si-fa-duro/#more-10968
RispondiEliminacioè tu mi hai fatto clikkare il link da facebook, leggere fino in fondo questa roba, per dire una banalità simile?
RispondiEliminaC'è la Bonino. Ne vale per due eh, però ancora non sufficiente...
RispondiEliminasei il solito fricchettone idealista è ovvio
RispondiEliminaDavide, ma la Bonino pare un uomo!!! :-)
RispondiEliminaMatteo, posso mandarti affettuosamente affanculo?
RispondiEliminaAle, scusami ma forse di quote rosa parliamone un pochino più in là, quando saranno sparite ( spero ) quelle molto fucsia che adesso han perso il patron …laggiù oltre la siepe di Macherio c'è un indotto che in queste ore è in ambasce...
Se ce lo devono mettere nel culo non credo che le donne siano le più adatte a farlo.
RispondiEliminastellarossa, se per scherzo come ho fatto io va bene, altrimenti ti tocca di spiegarmi la strada! :-P
RispondiEliminaCommento triviale e stupido, utile solo a un sorriso ignorante.
RispondiEliminaVendola è già un primo passo in avanti...