04 novembre 2011

Di chi è stata la colpa?

Quando sento dire in giro che la generazione dei politici attualmente alla guida del paese ha fallito mi viene da ridere.
Non certo, ci mancherebbe altro, perché penso che non sia vero -del resto i risultati sono davanti agli occhi di tutti-, ma piuttosto perché sono convinto che non ci si potesse aspettare molto di più, visto che i protagonisti più maturi dell'attuale panorama politico rappresentano con ogni evidenza la terza o quarta scelta del materiale umano che la loro generazione poteva offrire al paese.
La mia sensazione è che ad aver fallito, o meglio ad essere i principali responsabili di quanto sta capitando, siano invece i migliori di quella generazione, che per un motivo o per l'altro hanno schifato la politica intraprendendo strade diverse, abbandonando di fatto il paese nelle mani di gente che non poteva fare molto di più, illudendosi di poter coltivare in pace il loro orticello e delegare ad altri quello di cui avrebbero fatto meglio ad occuparsi in prima persona, lasciando infine che quella gente blindasse le proprie rendite di posizione e trasformasse la classe politica nella casta chiusa che è diventata.
Si potrebbe discutere a lungo sui motivi che hanno indotto quella generazione a comportarsi così: e credo che sarebbe molto utile farlo, se non altro per evitare di commettere anche noi -e, ancora più importante, i ragazzi che vengono dopo di noi- lo stesso errore.
Perché secondo me lo sbaglio da cui è iniziata la fine è stato proprio questo: e ho una gran paura che rischi di ripetersi.

12 commenti:

  1. Forse dovremmo anche smetterla di viverci a compartimenti stagni, generazione "contro" generazione. La vita è un flusso e noi siamo giovani, adulti e vecchi. Tutti. Se cominciassimo a collaborare (mi metto dalla parte dei buoni, non della cattiva politica) tra noi in maniera intergenerazionale, forse potremmo davvero fare in modo che il germe della buona politica entri anche a palazzo, non solo per strada o in rete. Perché i peggiori di quella generazione hanno cloni in questa e nelle future e hai perfettamente ragione, fino a quando i migliori penseranno che la politica è troppo corrotta per entrarci dentro, non si inverirà mai la tendenza e continueremo a essere governati da scarti umani..

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  2. Amen, fratello, ma è molto dura opporsi a oltranza a persone in malafede, prevaricatrici, predatrici, dogmatiche, prive di riflessività e oltretutto che non si riposano mai (quest'ultima per evitarti la querela per quello che sembrerebbe un insulto, ma in realtà è la pura costatazione di un dato di fatto).
    La lotta contro costoro richiede infinite energie, e non sempre ne hai da mettere in campo dovendone anche spendere per sopravvivere e cercare d'avere una vita decente nonostante loro siano sempre più invasivi e sempre più presenti, visto che si riproducono...

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  3. Beh dare la colpa a chi non c'è mi sembra un pò troppo banale ed in ultima analisi è un discorso sofista.

    Se proprio bisogna dare la colpa a qualcuno allora rivolgiamoci a chi ce li ha messi là anche - e soprattutto - decadi fa, ovvero quei cittadini italiani che hanno delegato le proprie capacità di pensare senza accertarsi che i delegati fossero veramente ben intenzionati oltre che uomini di prim'ordine.

    E se la cosa si ripeterà è perché milioni di italiani rivoteranno senza pensare, non perchè ci mancano eroi politici.

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  4. La distruzione di questo Stato ha radici molto lontane, da quando il clan C.A.F. inizio' ha dilapidarci.
    Non li ha fermati neppure Mani Pulite, hanno continuato altri il lavoro iniziato....e siamo governati da un CAF alla milionesima potenza...

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  5. Bisogna anche tener presente, però, che il sistema della corruzione permette alle terze e quarte scelte di far carriera, mentre le persone migliori, e quindi oneste, restano solitamente al palo. Il maggior danno di quello che ha svelato, per esempio, tangentopoli, passata alla storia soprattutto per aver mostrato le dimensioni del fenomeno della corruzione in Italia, è che un sistema di questo genere, non necessariamente criminale, seleziona la classe dirigente in modo antimeritocratico. Vanno avanti i peggiori, e oggi li abbiamo sotto gli occhi. Come puoi vincere giocando onestamente e pur con le migliori capacità, se gli altri truccano sistematicamente le carte... Serve una forte discontinuità, uno strappo. Io non vedo alternative, quando ancora oggi, davanti al disastro conclamato, questi inetti spendono soldi pubblici come se stessero giocando a monopoli. Non ci arrivano proprio.

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  6. Anche chi sta in mezzo tra i peggiori e i migliori, ammettiamolo, non è che abbia fatto molto.
    Poteva opporsi, alzare la voce, far notare che il limite era superato già da un po'... per esempio

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  7. HEI!! E' la storia della tua vita!
    C'hai proprio una bella faccia di bronzo!

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  8. E no, caro mio! Non te la puoi cavare così. Ora ci dici dove sono andate le prime scelte ...
    A parte gli scherzi, forse c'è del vero in quel che dici, ma io, che di quella generazione faccio parte, ho aspettato con ansia, man mano che passavano gli anni e la nostra gioventù si trasformava in maturità, che questi migliori, queste prime scelte, uscissero fuori. Ma ho aspettato invano. E mi chiedo: c'erano ed hanno fatto dell'altro, come dici tu oppure non c'erano proprio?

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  9. Di quelle generazioni di cui parli, i migliori han tentato di far politica. Quelli che han tentato all'interno dei partiti, si son trovati ad avere a che fare con un sistema marcio e impermeabile: a destra il pentapartito e a sinistra il PCI che, un po' meno marcio, non aveva nessuna possibilità di cambiare le cose perchè se mai fosse andato al potere sarebbe scattato un colpo di stato, e schifati se ne sono andati dopo un po'.
    Quelli che han tentato la via extrapartitica son stati schiacciati, sia che abbiano tentato la lotta armata che i movimenti non armati (chè tanto la maggioranza dell'opinione pubblica di questo bel paese non è mai stata in grado di distinguere chissacchè tra le due cose).

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  10. forse però bisognerebbe anche considerare che quello che è successo è in realtà il destino naturale dei partiti politici, se non sono controllati in modo molto più efficace. Vedi ad esempio qui:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Ostrogorski
    Come controllarli senza pretendere di avere una pura democrazia diretta, come chiedono invece i Movimenti 5 Stelle, è secondo me il vero problema...

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  11. Io, trentenne, sostengo da tempo che la mia generazione sia stata imbrogliata. Ci è stato detto: studia, verrà il tuo turno. Ora siamo laureati ma nessuno ci assume, non avremo la pensione e spesso non riusciamo a uscire di casa.
    Forse siamo scialbi e dovremmo tirarci su le maniche ma nessuno ce l'ha insegnato. I nostri genitori (che presi singolarmente sono persone fantastiche e gran lavoratori) hanno visto le cose sempre migliorare nella loro vita e pensavano che queste "magnifiche sorti e progressive" sarebbero durate per sempre. Loro si sono illusi che bastasse il pilota automatico per garantire ai loro figli la stessa escalation di benessere che ha caratterizzato la loro vita. Ma ora il pilota automatico è guasto e nessuno lo sa più riparare

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  12. essere migliori o peggiori non conta se il sistema dove si cerca di emergere non contempla la MERITOCRAZIA. per me la spiegazione è questa.

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