Ero solo un marmocchio alto così, ma quando sulla spiaggia qualcuno mi minacciava di bucarmi il pallone perché gli era finito addosso mentre ci giocavo venivo sempre assalito dal sospetto che quello fosse già nervoso di suo, che i suoi problemi lo assillassero di brutto, che fosse così incasinato da ridursi a prendersela con un bambino invece di affrontare le sue cose e risolverle.
Spaccare la telecamera a un cronista non è soltanto un gesto evidentemente maleducato, ma soprattutto il sintomo di un nervosismo che ti assilla, ti angoscia, non ti lascia respirare: e allora ti sfoghi così, come puoi, perché ti girano a duecento all'ora e non sai come fartela passare.
Provavo sempre una certa compassione per quelli che volevano bucarmi il pallone, perché anche se avevano un costume all'ultima moda, una macchina nuova di zecca e un bell'orologio d'oro mi parevano infelici.
Mutatis mutandis, è la stessa sensazione che provo oggi.
Che un politico possa permettersi di distruggere uno strumento necessario per esercitare il diritto di cronaca è un gesto violento ed assurdo ma nell'Italia del XXI secolo ci siamo assuefatti anche a scene simili... al punto da cercare di comprendere quanto il povero Stracqetc. sia infelice o nervoso...
RispondiEliminaFabrizio
laboratorionapoletano.com
Quando eri un marmocchio facevi già questi ragionamenti? Precoce, eh.
RispondiEliminaahahahaha condivido pienamente...comunque, leggendo il titolo del post mi sono tornati in mente un mucchio di bei ricordi...grazie ;)
RispondiEliminaSe il bambino col pallone rompe ripetutamente le palle perché è maleducato e non ha capito che gli spazi altrui in spiaggia vanno rispettati, allora la minaccia di bucargli il pallone è lecita. Dopo averlo cortesemente avvisato un paio di volte, ovviamente.
RispondiEliminama straquadanio chi? Quello che diceva che era normale prostituirsi per fare carriera politica? ahahahah
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