E' piuttosto evidente che per potersi proclamare di sinistra non sia sufficiente occupare una certa posizione nell'emiciclo parlamentare: occorre attuare delle politiche, per l'appunto, di sinistra, o alternativamente non sostenere delle politiche di destra, o quantomeno saperle riconoscere come tali quando ci si trova a doverle valutare.
Ebbene, il fatto che il leader del principale partito della sinistra italiana arrivi a dichiarare che il governo Monti "non è un governo di destra" significa che in Italia, perlomeno in Parlamento, la sinistra non esiste più.
Indipendentemente dal posto in cui poggiano i lombi i suoi (sedicenti) esponenti.
che scoop!!!
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RispondiEliminahttp://www.elpais.com/recorte/20111209elpepuvin_2/XLCO/Ges/20111209elpepuvin_2.jpg
RispondiEliminaMmv
è la nostra tesi, del partito d'azione per lo sviluppo, di marra, scilipoti, tommasi, l'unico partito anti signoraggio e loden!
RispondiEliminaPer non parlare di coloro che fanno uso di sillogismi che ricordo molto in voga negli anni '80-'90 (vale a dire quando facevo elementari e medie, in quel contesto): se critichi Monti fai il gioco di Berlusconi; visto che Monti è meno peggio di Berlusconi diventa automaticamente il meglio; tu che critichi Monti dici le stesse cose che dice la destra; ecc.
RispondiEliminaHai ragione. La sinistra non esiste più, egemonizzata da un partito che non ha manco più la sinistra nel suo nome (da Partito democratico della Sinistra/Democratici di Sinistra, a Partito democratico. Prossimo step: "Partito". Nel senso di "partito e mai più tornato"), da un gotha che per 20 anni ha perpetuato se stesso con il cappio elettorale del "vota me sennò ti becchi Berlusconi", senza proporsi come radicale alternativa, senza segnare discontinuità. Il conflitto d'interessi sta ancora lì, ed è diventato la costituzione materiale dell'Italia del ventunesimo secolo. Le diseguaglianze sociali si sono aggravate, con i governi di destra, e con la sinistra che dall'opposizione e anche quelle rare volte che riesce a botte di culo ad andare al governo non sa proporre altro che baciare il rospo. Tanto la bocca è la nostra.
Concordo su tutto, la mia domanda è: come ci siamo arrivati? Ragioni storiche? Una semplice oscillazione statistica? Incapacità intrinseca del popolo italiano? Io non riesco a credere che per vent'anni un partito non riesca a rinnovarsi, a partorire niente di nuovo, a rinnovare la propria classe dirigente che palesemente fa di tutto per perdere. Eppure è la pura verità: e quindi? Ci deve essere una causa, ma non riesco a individuarla, solo millanta concause nessuna delle quali riesce a convincermi: perchè millanta concause spingerebbero in altrettante direzioni differenti e il partito se ne starebbe fermo, qui invece abbiamo un assoluto shift verso il sempre peggio! Com'è possibile?
RispondiEliminasinistra e destra così come nati dai cleavage del '900 non esistono più. Sarebbe il caso però per la sinistra italiana (di cui fa parte il PD?) di trovare quelle due-tre idee politiche da seguire e perseguire. la convergenza al centro delle politiche negli ultimi 30 anni , non deve essere un alibi.
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