21 dicembre 2011

La vita, la libertà, la gioia

Ieri non ho scritto neanche una riga per ricordare i cinque anni dalla morte di Piergiorgio Welby: ho preferito riflettere per conto mio su quei giorni, che sono stati tra i più importanti e significativi della mia vita.
Ho partecipato attivamente, per quanto ho potuto, a realizzare la volontà di Piero: l'ho fatto ragionando insieme a Marco Cappato fino a spaccarci il cervello, quando sembrava che tutte le strade fossero chiuse; l'ho fatto fermando le persone ad una ad una, in mezzo alla strada, per spiegare il senso di quello che chiedevamo prima ancora che per ottenere una firma; l'ho fatto scrivendo comunicati, articoli, post, partecipando a seminari, avanzando proposte assurde in interminabili riunioni con i compagni; l'ho fatto svegliandomi nel cuore della notte, senza riuscire più a prendere sonno, per la paura che non ce la facessimo; l'ho fatto partecipando alla gioia (sì, ho detto la gioia) dei funerali, in un indimenticabile giorno di dicembre che pareva primavera inoltrata.
Il 20 dicembre 2006 Piergiorgio Welby, il più grande leader politico (di nuovo sì, ho detto leader politico) che abbia avuto modo di conoscere, è morto anche grazie a quello che ho fatto io: e non ho avuto mai, neppure per un attimo, la sensazione di aver partecipato a un omicidio.
Insieme ai miei compagni, in quei giorni, ho onorato la vita; ho fatto quello che potevo per aiutare un uomo libero a realizzare la sua volontà; ho imparato una lezione che ha fatto di me un essere umano migliore e che mi accompagnerà fino all'ultimo dei miei giorni.
Oggi, a distanza di cinque anni, non ce l'ho su con nessuno: nemmeno con quelli che non hanno capito niente e ci hanno dato degli assassini.
Piergiorgio mi ha insegnato cosa siano la vita, la libertà, la gioia.
Peggio per loro, che non lo sanno.

5 commenti:

  1. hai aiutato un uomo libero a realizzare la Sua volontà e questo ti ha reso un essere umano migliore...il Tuo è stato un grande gesto d'Amore
    cosetta

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  2. Grazie di aver espresso così affettuosamente e compiutamente quel che ho vissuto anche io, ieri come allora. Siamo stati fortunati a poter essere d'aiuto, chi lo ha fatto anche in minima parte, per superare l'enorme ingiustizia di essere impediti a disporre di sé e che Piergiorgio ha dimostrato eroicamente di continuare a subire solo per testimoniare tutta la stupida arroganza di chi pretendeva di imporla a lui come a infiniti sofferenti senza speranza. Grazie Piergiorgio, e grazie Mina, che hai difeso per amore le sue scelte e hai dimaostrato con il tuo esempio che non di etiche religiose si tratta, ma di amore che è rispetto umano fino al sacrificio della propria volontà per rispetto di quella dell'altro.

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  3. Grazie,Alessandro, spero che l'esempio di Piero ti aiuti sempre anche nei momenti più difficili della vita.
    Mina

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  4. ti leggo volentieri.credo sia merito dell'onestà intellettuale che traspira dalle tue parole. sono convinto che Welby, tu e chi è stato protagonista di quella battaglia avete onorato la vita come pochi possono dire di aver fatto. complimenti.

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