Solo per dire che se uno vuole denunciare che "il luccichio abbagliante" dei negozi allontana la gente dalle cose importanti della vita -circostanza della quale, peraltro, sono convinto anch'io, sia pure con un taglio leggermente diverso-, e che è necessario "ritrovare l'umiltà" -idem come sopra-, farebbe meglio ad evitare di indossare "i paramenti dorati delle occasioni più solenni" e scegliere un abbigliamento più sobrio.
Badate, lo dico senza alcuna ironia e senza la minima traccia di scherno: però un discorso del genere -che, lo ripeto, in qualche modo ritengo importante- sarebbe assai più credibile se venisse da un monaco tibetano scalzo e vestito con una pezza di cotone.
Poi ciascuno si regoli pure come meglio crede.
http://youtu.be/YxI0Y4a0GdY deve solo sperare di non incontrare malauguratamente Gesù Cristo per strada, e dubito che qualche cristiano posso sostenere che sia una cosa corretta - e non offensiva, perché io mi sentirei offesa e presa in giro se fossi credente - il parlare di umiltà e il dare indicazioni comportamentali a fedeli disperati e miseri mentre indossi un abbigliamento testimone della tua smodata opulenza (in barba a quelli che sarebbero i valori della tua religione). Mah! :-(
RispondiEliminaquando l'abito fa il monaco...
RispondiEliminaAh beh, è la stessa persona che tempo fa disse che il lusso è del demonio e nella foto dell'articolo online aveva le prada rosse ai piedi.....
RispondiEliminaAh, ho ritrovato il link all'articolo: http://www.repubblica.it/esteri/2010/02/21/news/tentazioni-diavolo-2381783/
RispondiEliminaSi sta giudicando o sbaglio? Non è proprio quello che si rimprovera di solito alla Chiesa? ;)
RispondiEliminaIn questo caso però il "paramento dorato" è semplicemente il colore liturgico usato per la solennità del Natale.
RispondiEliminaLa tua considerazione la faccio sempre anch'io: è talmente ovvio chiedersi il perchè un alto rappresentante della parola di Cristo indossa croci d'oro e vive in palazzi sontuosi che non capisco come i cattolici non si siano mai ribellati per tanti secoli!
RispondiEliminaVeramente, perdona l'immodestia, anche un bimbo coglie spontaneamente l'antitesi tra le parole dei vangeli e i comportamenti del clero, a tutti i livelli....Anche lasciando perdere gli immensi patrimoni immobiliari della chiesa cattolica, basterebbe il solo ostentare degli anelli e croci luccicanti, il solo mostrarsi con le famosissime scarpette rosse o con l'ermellino, per bollare come "lestofanti" (è la parola più educata che riesco a scrivere...)tutti gli alti prelati.
Il tutto stona ancor di più se pensiamo ai "veri" rappresentanti di Cristo: missionari, volontari, medici e aiutanti che sono nelle più remote località della terra ad aiutare le persone meno fortunate di Noi.
Più "invecchio" e sempre più penso che la massa del popolo sia composta per la maggioranza di persone poco dotate intellettualmente, ma sopratutto poco logiche nelle loro deduzioni.
Ma non si vede allo specchio? Non vede il luccichio abbagliante dei suoi paramenti dorati?
RispondiEliminaMEDICE, CURA TE IPSUM
quindi per denunciare i rischi della consumismo bisogna per forza essere poveri, altrimenti non sei credibile?
RispondiElimina@Giovanni Valli, poveri è un estremo, sfacciatamente coperti d'oro è un altro. In mezzo ci sono una serie di comportamenti decisamente più accettabili. A parer mio, eh.
RispondiElimina@Giovanni Valli, i rischi del consumismo li possono denunciare tutti...Poveri e ricchi. Quello che stona, quello che fa a pugni con la nostra intelligenza, è che il clero dovrebbe quantomeno essere coerente con quello che predica da 2000 anni, e cioè con la parola del Cristo...Non sto a citare tutte le volte in cui se ne parla, ma nei vangeli l'invito alla povertà, alla mancanza di ostentazione, è inequivocabile e non interpretabile.
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