30 gennaio 2012

Ius sòla

Mi permetto di far notare ai detrattori dello ius soli, cioè del principio per cui se qualcuno viene alla luce in un certo paese ne diventa automaticamente cittadino, che attualmente in Italia vige lo ius sòla, vale a dire il principio in base al quale uno nasce sul territorio della repubblica, ci vive, ci va a scuola, ci gioca a pallone, ci fa i compiti, ci si innamora, parla la stessa lingua degli altri, e come risultato gli danno la sòla di considerarlo lo stesso uno straniero.
Ecco, dovendo scegliere tra lo ius soli e lo ius sola, io propenderei decisamente per il primo.
Tutto qua.
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3 commenti:

  1. E qual è il problema se quel qualcuno è straniero?

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  2. Veramente la sola la tireranno agli italiani. Questa riforma guarda caso ci verrà imposta - come le solite porcherie e sopercherie di governo - perché la politica è diventata mercato. E come funziona?

    I cittadini sono elettori. Gli elettori sono quel bacino di utenza che permette a questa indegna classe politica di accedere formalmente al bengodi.

    Hanno (per ora) bisogno del loro voto. Ma già con Monti cooptato di forza non è servita, però serve pur sempre qualcuno che da eletto abbia potuto fargli fare il salto.

    Gli italiani sono schifati della casta. E la casta cosa fa? Cambia utenza. Si rivolge cioé a quei soggetti che non hanno più nulla da perdere (come gli italiani) ma tutto da guadagnare per quanto poco, ossia gli stranieri.

    Per due bicci la casta renderà cittadini - e quindi elettori - gli stranieri che ringrazieranno bovinamente incoronandola. Gli italiani rischiano di non farlo più.

    Cambio di utenza. Cambio di buoi da aggiogare al tiro. E chiaramente si scelgono i buoi meno esasperati, più bisognosi e quindi ricattabili.

    In breve i disperati faranno in ambito elettorale la stessa cosa che fanno in ambito lavorativo: accetteranno le peggiori condizioni e schifezze pur di agguantare le briciole.

    Un dato di fatto.

    Un crimine ai danni della nazione.

    Ovviamente gli stranieri non hanno colpa. Loro fanno quello che farebbe qualunque individuo: approfittare di una situazione per sopravvivere.

    Ma l'infame è chi glie lo permette. Potendo tutelare i suoi connazionali!

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  3. @Metilparaben:
    Tra 1) il figlio del mio collega che nasce in Italia e poi si trasferisce, all'età di un mese e mezzo, in America coi genitori emigrati, e 2) il figlio degli immigrati senegalesi che invece lo portano dal Senegal, dove è nato, in Italia, dove poi ci vive, ci va a scuola, ci gioca a pallone, ci fa i compiti, ci si innamora, parla la stessa lingua degli altri, a chi daresti più volentieri la cittadinanza italiana? Io al secondo senza ombra di dubbio.

    Ti consiglio di leggere che ne pensa questo detrattore dello ius soli. Interessante a prescindere se sei d'accordo o meno.

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