Dal momento che non ho mai avuto la passione della moda, non mi pare di aver mai acquistato nulla dall'azienda che vedete qua sopra.
Nondimeno, se pure vendessero le cose che mi piacciono di più al mondo, credo che da loro non comprerei mai più niente: perché secondo me continuare a pubblicizzare un livello di magrezza che ormai è diventato un vero e proprio problema sociale come se fosse la cosa più figa del mondo non è esattamente il massimo della responsabilità.
Dopodiché, naturalmente, ognuno continua a regolarsi come meglio crede: vuol dire che se deciderò di diventare trendy mi rivolgerò altrove.
Giusto, hai proprio ragione!
RispondiEliminaSecondo me sarebbero da boicottare anche i marchi che spingono i tacchi alti, ma ormai mi sembra che lo facciano tutti, con le femmine disposte a rovinarsi piedi e schiena pur di sentirsi uguali alle altre...
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RispondiEliminaVeramente oggi il vero problema sociale e` l'obesita`.
RispondiEliminaAl massimo di queste cose se ne dovrebbero occupare i sindacati, in quanto a pagarne davvero le conseguenze sono le modelle costrette a stare perennemente sottopeso per lavorare. Le malattie mentali non hanno certamente come causa scatenante un cartellone pubblicitario. Ma capisco che e` piu` comodo scaricare la colpa sulle case di moda piuttosto che andare ad indagare su quello che succede all'interno delle mura domestiche per esempio.
M'ha fatto venire questo in mente: http://www.detercom.it/preview_images/prodotti/566_0.jpg - stuzzicadenti confezionati uno a uno nella loro brava igienica bustina. Che roba mortifera!
RispondiEliminaMi permetto invece di segnalarti quanto segue, che avevo scritto tempo fa sull'argomento desiderio, forme rotonde, vita, felicità, piacere ecc: http://minervajones.blogspot.com/2011/04/la-patetica-schiavitu-della-taglia-42.html
E dire che ieri avevo apprezzato Giorgione per aver criticato l'onnipresenza del tacco dodici. Questo in effetti e' troppo.
RispondiEliminaSe tutti facessero come te - magari - forse non ci sarebbero più persone anoressiche... ma la vedo difficile, dato che, purtroppo, dappertutto, la magrezza - anche malata - è esaltata.
RispondiEliminaMi è capitato di vedere sfilate con modelle che avrebbero fatto meglio a farsi ricoverare invece che sfilare su una passerella e trovo agghiacciante che questo sia normale.
Non solo la magrezza, ma la generale "disumanità" di quei corpi è spaventosa.
RispondiEliminaQuei visi vuoti, che non comunicano nulla, privati di qualsiasi emozione, non sono di esseri umani: sono di umanoidi!
Involucri, nient'altro.
un contributo a tale questione, in chiave simile e parallela, l'ho dato anche io, dopo aver letto di una proposta di legge anti-photoshop pensata in Arizona, negli Stati Uniti, per evitare l'influenza negativa che certe immagini "false" presenti su molti cartelloni pubblicitari hanno nei confronti soprattutto delle ragazze adolescenti e delle donne, (ma anche degli uomini) che trovano in esse modelli fisici e di bellezza da seguire, illudendole e formando una errata consapevolezza di sé
RispondiEliminahttp://qumodink.blogspot.com/2012/02/ragazze-attenzione-photoshop.html
Proprio perché "ognuno continua a regolarsi come meglio crede" viviamo in un mondo di cacca. Le persone non sono degne di avere un cervello pensante. Se lo portano appresso da chissà quanti anni e non hanno ancora imparato ad usarlo.
RispondiEliminaAd ogni modo bel post :)
Ciao!
Proprio perché ognuno "continua a regolarsi come meglio crede" viviamo in un mondo di cacca. Le persone non sono degne di avere un cervello pensante; se lo portano dietro da chissà quanti anni e ancora non hanno imparato ad usarlo.
RispondiEliminaAd ogni modo bel post.
Ciao!
Non sono d'accordo.
RispondiEliminaHo avuto amiche anoressiche e ti assicuro che la moda non c'entra un beneamato cavolo.
Una ragazza che dimagrisce per "essere bella" quando scende sotto un certo peso non solo gli sparisce il ciclo, si sente stanca e le prendono i soffi al cuore ma diventa anche "poco attraente" e quindi riprende peso, sia per paura che perchè le dicono che è brutta.
L'anoressia è una malattia devastante in cui i meccanismi che entrano in gioco sono un misto di autodistruzione, autoannullamento e autopunizione e la moda può essere solo la "scusa" per una ragazza che ha un problema alimentare e che lo avrebbe sviluppato comunque.
Poi, posto che le modelle DEBBONO essere più magre della normale 44-46 [sono degli "appendiabiti", non devono sformare il vestito e sopratuttto, guardandole dal basso, non devono avere curve grottesche] e che a mio parere i loro disturbi alimentari sono dovuti più dallo stress della loro vita [attenzione continua al peso e al gonfiore della pancia, competitività,ritmi massacranti...] che da un'effettivo bisogno di essere scheletriche per "esigenze di contratto", come dice Mattia P. è "un discorso di sindacati" che interessa le modelle. Se vogliamo sconfiggere i disturbi alimentari [che anche la bulimia e il DAI sono brutte bestie] dovremo dare più attenzione alle ragazze in difficoltà [io ho provato ad andare da uno psicoterapeuta "pubblico" per un disturbo alimentare: era una terapia fallimentare, aveva troppe pazienti!].
In tutta la mia vita di Armani mi sono potuta permettere solo un reggiseno, e il bello è che non me lo vede nessuno :)
RispondiEliminaE comunque esaltare un modello estetico, di qualsiasi tipo esso sia, è sbagliato, in piccolo è paragonabile al lavaggio del cervello operato dai sistemi totalitari!