La questione, prima o poi, dovrà essere affrontata anche dalla politica: nel frattempo non mi pare inutile avvantaggiarsi, mettendo a fuoco un paio di punti sui quali si gioca troppo spesso a pescare nel torbido. Buona lettura.
La droga fa male, e quindi non deve essere liberalizzata.
Di fatto la droga è già libera, tant'è che chiunque, volendo, sa dove trovarla. Però è illegale. Il problema, casomai, non è liberalizzare le droghe, ma legalizzarle.
D'accordo, ma non è comunque etico che lo stato permetta la vendita di sostanze nocive alla salute.
Sarà, ma se il principio fosse davvero questo lo stato non dovrebbe permettere che vengano venduti l'alcool e le sigarette, che ogni anno mietono entrambi molte più vittime delle droghe: invece non solo lo consente, ma ci guadagna anche sopra.
Però legalizzare le droghe incoraggerebbe il loro consumo, e quindi i tossicodipendenti aumenterebbero.
Tanto per iniziare, questa è un'ipotesi non dimostrata: quello che è certo è che decenni di politiche proibizioniste non hanno fatto diminuire il numero dei consumatori di droga, il che vorrà pur dire qualcosa. Anche perché l'effetto della legalizzazione potrebbe addirittura essere quello di sottrarre al consumo di droga quell'alone di "proibito" da cui molti potrebbero essere attirati.
Va bene, ma come la mettiamo col fatto che i tossicodipendenti delinquono e sono un pericolo per la collettività?
La mettiamo che i tossicodipendenti non delinquono a causa della droga in sé, ma per colpa dell'illegalità in cui vivono: in un regime di legalità gli individui potrebbero comprare la droga a prezzi ragionevoli e senza venire in contatto con i delinquenti che la vendono clandestinamente. Ergo, non avrebbero alcuna ragione di diventare criminali.
Magari criminali no, ma inaffidabili sì.
Questo è un problema loro. Ciascuno, a prescindere dalla droga, è libero di essere più o meno affidabile, sopportando le relative conseguenze.
Ok, però la droga dà dipendenza.
Anche la nicotina, se è per questo. Anche l'alcool. Anche alcuni farmaci. Anche le slot machine che sono nei bar. Anche il lotto. Anche il sesso e il lavoro possono dare dipendenza. E' una buona ragione per vietarli?
Ma che c'entra, la droga è legata al mondo della criminalità...
Certo che lo è: perché lo stato gliel'ha regalata. Ha regalato alle mafie il business più redditizio che esista, lasciando che lo gestiscano come meglio credono, che fissino i prezzi in modo arbitrario che vendano merda alla gente senza colpo ferire. Legalizzare la droga, tra le altre cose, darebbe un colpo mortale alla criminalità organizzata, porterebbe un sacco di soldi nelle casse dello stato e garantirebbe a tutti uno standard di qualità del prodotto che adesso non esiste neanche nel mondo dei sogni.
Vabbe', ma legalizzare la droga sarebbe comunque un salto nel buio.
La verità è che le politiche proibizioniste vanno avanti da una vita e non hanno dato alcun risultato, se si eccettuano la di moltiplicazione dei delinquenti, il riempimento delle carceri e l'arricchimento delle mafie. Non è che il vero salto nel buio è ostinarsi a perseguirle?
Aggiungerei che molte morti per droga avvengono perché questa viene tagliata male nei laboratori clandestini. Inoltre per produrne una maggiore quantità viene unita ad altre sostanze che di certo non fanno bene alla salute.
RispondiEliminaSe la droga fosse legale sarebbe prodotta come i farmaci, seguendo procedure più rigide e garantendo in questo modo una migliore qualità del prodotto ed una garanzia non da poco per il consumatore.
Inoltre chi userebbe la droga una volta legalizzata potrebbe assumerla sotto controllo medico evitando quindi la classica overdose che provoca centinaia di morti.
La mafia perderebbe una bella fetta delle sue entrate e potrebbe perdere la presa sul territorio.
Se in talia legalizzassimo la droga e la prostituzione la criminalità sarebbe messa in ginocchio dalle mancate entrate, sarà per quello che non si legalizzano?
beh manca una FAQ quando dici legalizzare la droga, a che droghe ti riferisci?
RispondiEliminacannabis, eroina, cocaina etc etc
Il problema è che questo argomento è troppo antipolitico: qualunque partito promuoverà la legalizzazione delle droghe verrà immediatamente condannato all'oblio dall'opinione pubblica. Credo che il proibizionismo non finirà fin quando non finiranno i proibizionisti. E in Italia sono taaaaaaaaaaaaanti...
RispondiEliminaDomande da paraculo e stesso tenore nelle risposte:
RispondiEliminaSe lo stato permette il consumo di alcol e tabacco non per questo bisogna legalizzare ogni sostanza nociva a fini ludici.
Piuttosto c'è da limitare la vendita di superalcolici (ma non di vino e birra, bevande che hanno chiari effetti benefici sulla salute, se consumate con criterio) e BANDIRE il fumo di sigaretta dallo stato. Il crimine peggiore che un paese possa commettere è vendere veleno in pacchetti da 10 o 20 e applicarci la solita scritta da paraculo "il fumo uccide". Niente di più incoerente.
E l'impressione di guadagno per le imposte è una finzione, si spendono miliardi di euro per le cure dei fumatori.
Tornando sulla legalizzazione delle droghe...
In un paese in cui la mafia è molto presente sul territorio, credi davvero sia così saggio legalizzare una delle sue principali fonti di guadagno?
Così facendo pulisci i soldi delle mafie e ti rendi suoi complici. E' irrealistico pensare che il commercio delle droghe possa passare da chi ne detiene il racket e ha tutti gli interessi del caso (DENARO a palate) a mantenerlo, a privati cittadini. Salterebbero in aria molte, molte persone. E ne morirebbero altrettante per tossicodipendenza, of course.
Ostinarsi nel perseguire le politiche proibizioniste non è un salto nel buio, è saltellare nella merda in cui siamo già.
RispondiEliminaNon la considero 'opinione pubblica' quella che promuove il proibizionismo, ma 'ignoranza'.
il fatto è che la maggior parte della gente vede le droghe come un tabu.. come se gli anni settanta e l'eroina (come ideale) si fossero estesi all'intera categoria di sostanze. mentre quasi nessuno sa che Eroina, Cocaina, Marijuana, Morfina, tabacco, etc.. sono tutte droghe conosciute da secoli(l'evoluzione non è iniziata negli ultimi cento anni)e ampiamente usate in tutto il mondo da secoli come medicine. non piante medicinali o officinali. MEDICINE. fino al 1930 ca, poi sono state bandite dal mondo. nel '33 i primi casi registrati di cancro e tumore e la nascita della medicina di sintesi. il resto degli avvenimenti legati alla nostra ''evoluzione'' dovuta al petrolio e allo sradicamento dell'umanità dalla natura( tuttora in corso) ci ha portato ai giorni nostri. la legalizzazione delle droghe (che comunque non sono mai sparite come medicine) porebbe avvenire solo per usi medicinali come ciò che sono, e le mafie non potrebbero entrarvi in quanto essendo importatori e non produttori non potranno mai garantire la qualità necessaria all'estrazione dei principi attivi. Al contrario si verrebbe a creare un nuovo ramo di lavoro. da creare dal nulla e che potrà perlomeno incrementare gli introiti nelle tasche di quelli che ci governano e magari darà anche più salute a noi.
RispondiEliminaquello che ho scritto sta accadendo in quasi tutte le americhe, e in molti stati europei. LA MIA OPINIONE COMUNQUE NON VALE NULLA. QUELLO CHE VORREI è CHE TUTTI A, MODO LORO, CERCHINO INFORMAZIONI REALI E LE ASSIMILINO, E DOPO, SOLO DOPO REALI INFORMAZIONI (mio nonno è stato una di quelle), TUTTI, CREINO LA LORO OPINIONE.
quello che troviamo sulla tv, sui giornali e sui libri degli ultimi 50 anni(la marijuana è perfino sparita dai libri di medicina di mia madre) non sono informazioni attendibili in quanto non citano studi se non studi effettuati da laboratori farmaceutici.. Internet è una grande fonte.. ma ci sono centinaia di altri modi per capire la verità.
@Luca: scusa, ma se me ne accorgo -il che non avviene sempre- non pubblico i commenti che contengono insulti verso altri commentatori.
RispondiEliminaci terrei anche a dire che noi italiani siamo l'unico paese al mondo dopo gli islamici che ha messo la canapa al pari livello di tutte le altre droghe. pensavo fossimo un popolo migliore, nella maggior parte dei paesi islamici per chi detiene sostanze c'è la pena di morte.
RispondiEliminamentre invece vino e birra per poter effettivamente giovare sulla nostra salute dovremmo assumerne un quantitativo talmente elevato che risulterebbe mortale per chiunque in quanto le sostanze che dicono dovrebbero giovare alla nostra salute sono talmente presenti in percentuali infime, disciolte in alcool, che per farci bene in modo sensibile dovremmo intossicarci con l'alcool.
@Ubia
RispondiEliminaDici il falso, il vino è ricco in tannini e antiossidanti (resveratrolo e altri polifenoli), e l'alcol stesso è benefico per il sistema circolatorio a basse dosi. Quindi è una bevanda anti cancerogena.
La birra stessa ha effetti benefici a livello cardiaco, come attestano pubblicazioni su riviste specializzate, è ricca di vitamine (specie piridossina, detta B6), e ha effetti regolatori sui livelli di colesterolo nel sangue. Il contenuto in zuccheri complessi e lieviti innalza il potere nutritivo della birra.
Qui bisogna parlare di dati oggettivi, con le opinioni non si va da nessuna parte.
Tutte le sostanze sono tossiche, è il dosaggio che fa la differenza: e nelle cosiddette droghe, la dose tossica è molto bassa. Per questo ogni stato deve tutelare i propri cittadini eliminando, per quanto possibile, le sostanze tossiche dal commercio (legale o no).
se per tossico intendi cancerogeno vino e birra sono anticancerogeni, come il 90 % dei prodotti ottenuti lavorando sostanze che non possono essere sintetizzate, in quanto naturali, riguardo agli studi sto imparando con il tempo che per vedere chi ha redatto la relazione poi pubblicata bisogna guardare sempre al finanziatore che chiede lo studio. e comunque se guardi le reali quantità di sostanze ti accorgerai che sono presenti in troppo piccola parte perchè un bicchiere di vino a pasto ti faccia realmente stare meglio. quello che ti da le sensazione è l'alcool che si mischia con gli acidi gastrici innescando più velocemente la digestione.
RispondiEliminatornando poi al tossico in quanto cancerogeno, la totalità delle medicine di sintesi ha effetti collaterali. le droghe (tranne quelle di sintesi)
praticamente nessuno:
per risultare tossica la marijuana bisognerebbe assumere un terzo del proprio peso di principio attivo per chiunque sarebbe impossibile,
cocaina, eroina, morfina, sono tuttora sugli scaffali delle farmacie degli ospedali, (cocaina: anestesia dal dentista, anestesia per i piercing, etc.
morfina: anestesia, se si può dire così, allevviazione dei dolori nei malati terminali, fino ai '90 anche come antidepressivo) eroina crack e altri sottoestratti derivano sempre da questi. la dipendenza che danno è subordinata alla capacità di controllarne la somministrazione da parte dei medici.
e comunque nessuna delle droghe esistenti se usata in modo controllato ha effetti collaterali come ictus, infarti, cagotto, eccetera eccetera..
in quanto se la sostanza è pura il nostro corpo è in grado di smaltirla senza danni.
e in ultimo mi sto rendendo che ormai anche l'intera catena di commercio alimentare è sommersa di prodotti cancerogeni-tossici che secondo le leggi che li permettono dovrebbero salvaguardare il prodotto dalla contaminazione e dal deperimento, e ci portano in tavola, sui vestiti, nelle case, .. centinaia di prodotti realmente cancerogeni, ma legali..
quello che io vorrei è che l'opinione pubblica rispetto alle droghe si basasse per tutti su dati reali, e non su interviste al telegiornale di medici a cui non è stata data nenache la possibilità di studiare l'argomento ma sono stati indottrinati da un mondo capitalista che ha distrutto tutto ciò che conoscevamo fino a settanta anni fa..sostituendolo con dei surrogati velenosi, una volta le mele duravano tutto l'anno, adesso le iportiamo tutto l'anno.. Ma sono mele?
Concordo con quanto hai scritto quasi nella sua totalità. Del tutto per quanto riguarda le droghe più o meno leggere.
RispondiEliminaPer quelle pesanti il limite fondamentale è che in dosi nemmeno troppo grandi, sono mortali, oltre a causare danni non da poco.
Naturalmente è vero che uno può andare in coma etilico con qualche litro di vodka e spappolarsi il fegato ma nulla in confronto a quanto possono fare dosi ben inferiori di altre sostanze ora illegali.
Dovrebbero quindi essere distribuite sotto controlli tanto scrupolosi da essere impossibili in italia. Magari prescritte dietro ricetta medica. Tutto sta però nel punire gravemente quei medici che certificassero il falso, ed in italia la vedo dura.
Anche sul "salto nel buio" non concordo del tutto, quando dici:
Anche perché l'effetto della legalizzazione potrebbe addirittura essere quello di sottrarre al consumo di droga quell'alone di "proibito" da cui molti potrebbero essere attirati.
Vale anche il suo inverso, chi ti dice che la maggior parte della popolazione che potrebbe farne uso non lo faccia solo perché è illegale e ha quindi paura di essere arrestata/smerdata?
Completamente d'accordo. Aggiungerei informazioni scientificamente corrette sulle droghe (inclusi alcool e tabacco) nella scuola dell'obbligo, e ovviamente un limite d'età per l'acquisto.
RispondiEliminaNon che ci speri davvero, ma sarebbe bello.
sono d'accordo sul fatto che le droghe pesanti risultino mortali. ma il fatto è che queste droghe sono già sotto controllo della farmacia e degli ospedali! da sempre usati e somministrati. l'unica droga non legale che fa paura è la canapa. per il semplice motivo che ha un'ampiezza di uso e una malleabiltà dei lavorati che se introdotta per tutti i suoi usi ribalterebbe il nostro sistema(prova a cercare un documentario qualsiasi sulla storia della marijuana su facebook) chissà che non ritorni la nostra fonte di sostentamento.. una volta dalle alpi fino in sicilia veniva coltivata. ed eravamo una delle nazioni che produceva le migliori fibre di canapa esistenti..
RispondiEliminaCaro Metil,
RispondiEliminasacrosante parole, ma lo sai qual è il problema? Credo che la maggior parte dei lettori di questo blog siano già consapevoli e daccordo con quello che hai scritto.
Mi piacerebbe stampare il tuo post e affiggerlo nella bacheca della parrocchia che frequentano i miei genitori... (anzi, lo sai cosa? Ora gli chiedo se mi fanno il favore, visto che io sono in Australia)
Che dici ;-)?
Eccellente post, chiaro e sintetico.
RispondiEliminaOvviamente, condivido completamente.
AleG
sarebbe tutto molto logico e bello,ma dubito che una riforma che nuoce così fortemente alla mafia possa essere mai approvata dal nostro sistema legislativo
RispondiEliminae dopo questo cosa? Legalizziamo la prostituzione e costruiamo dei termovalorizzatori?
@Ubia e @il si passivante
RispondiEliminamolto interessante, ma potreste gentilmente citare le pubblicazioni alle quali vi riferite? Spero non siano i lavori di Dipak Das che ha falsificato i dati di 145 pubblicazioni sugli effetti benefici del vino...
conciso e esauriente, complimenti. solo, dovrebbero leggerlo al telegiornale... come già è stato osservato, qui serve a poco :)
RispondiEliminaMi dispiace, questa volta non sono d'accordo. Non per le droghe pesanti. Non si può paragonare la l'effetto devastante sul cervello dell'uso di eroina e la dipendenza che questa dà con la dipendenza da nicotina. Basta parlare con un tossicodipendente, informarsi un minimo per rendersi conto del paragone totalmente fuori dalla realtà.
RispondiEliminaMolto d'accordo, pur da non consumatore.
RispondiEliminaDopo aver visto l'esempio dell'Olanda ho cambiato completamente idea.
Mi aspettavo un paese di tossici ma mi sono accorto che la Versilia è messa molto peggio.
In Spagna una decina di anni fa conobbi ragazzi americani che mi diedero una visione pazzesca dell'enorme diffusione di droghe nelle scuole americane.
Unica cosa effettivamente su cui riflettere sarebbe una classificazione più accurata delle sostanze (pesanti, leggere, sintetiche etc...)
Il si passivante ha detto...
RispondiElimina"Dici il falso, il vino è ricco in tannini e antiossidanti (resveratrolo e altri polifenoli), e l'alcol stesso è benefico per il sistema circolatorio a basse dosi. Quindi è una bevanda anti cancerogena."
A basse dosi.
Chi si accerta che il bevitore assuma vino in quantita' adeguate?
Tu?
O creiamo un corpo di polizia che sfonda le porte delle case e si assicura che piu' del mezzo bicchiere al giorno non si beva in ogni casa?
"La birra stessa ha effetti benefici a livello cardiaco, come attestano pubblicazioni su riviste specializzate, è ricca di vitamine (specie piridossina, detta B6), e ha effetti regolatori sui livelli di colesterolo nel sangue. Il contenuto in zuccheri complessi e lieviti innalza il potere nutritivo della birra."
Come sopra.
"Qui bisogna parlare di dati oggettivi, con le opinioni non si va da nessuna parte.
Tutte le sostanze sono tossiche, è il dosaggio che fa la differenza: e nelle cosiddette droghe, la dose tossica è molto bassa. Per questo ogni stato deve tutelare i propri cittadini eliminando, per quanto possibile, le sostanze tossiche dal commercio (legale o no)."
E qui torniamo al 1984.
Detto con molta franchezza: ma chi ti credi di essere per stabilire che la gente debba vivere come dici tu?
In sostanza si dice: visto che sono già legalizzate sostanze "pericolose" o che danno "dipendenza", per essere coerenti ne legalizziamo un'altra... tanto è già legale di fatto.
RispondiEliminaNon riesco a cogliere la logica...
- il proibizionismo non funziona e questo si sa, ma perché l'alternativa deve essere legalizzare tutto? Si dimentica la "politica" del "contenere" il fenomeno tramite interventi "culturali", segando cioè alla radice il bisogno di droga...
- legalizziamo tutto ciò che "tanto esiste lo stesso"? Metanfetamine, prostituzione, pedofili, omicidi?
hai scritto un post fantastico e giustissimo. Ma ti sei perso in una cagata come questa:
RispondiElimina"Va bene, ma come la mettiamo col fatto che i tossicodipendenti delinquono e sono un pericolo per la collettività?
La mettiamo che i tossicodipendenti non delinquono a causa della droga in sé, ma per colpa dell'illegalità in cui vivono: in un regime di legalità gli individui potrebbero comprare la droga a prezzi ragionevoli e senza venire in contatto con i delinquenti che la vendono clandestinamente. Ergo, non avrebbero alcuna ragione di diventare criminali."
per cortesia toglila che non centra un cazzo col resto.
"Di fatto la droga è già libera, tant'è che chiunque, volendo, sa dove trovarla. Però è illegale. Il problema, casomai, non è liberalizzare le droghe, ma legalizzarle".
RispondiEliminaMa che ragionamento è? Se, per assurdo, chiunque, volendo, sapesse dove trovare un'arma, allora sarebbe corretto legalizzare il possesso di armi? Semmai il problema è combattere le droghe in modo più efficace...
"D'accordo, ma non è comunque etico che lo stato permetta la vendita di sostanze nocive alla salute.
Sarà, ma se il principio fosse davvero questo lo stato non dovrebbe permettere che vengano venduti l'alcool e le sigarette, che ogni anno mietono entrambi molte più vittime delle droghe: invece non solo lo consente, ma ci guadagna anche sopra".
Proprio così, infatti penso che lo stato dovrebbe proibire le sigarette. lo stesso principio non vale per l'alcol dal momento che l'uso dell'alcol non è nocivo (addirittura aiuta la digestione): è nocivo soltanto l'abuso. nel caso delle sigarette e della droga anche il semplice uso è nocivo (a parte l'utilizzo terapeutico delle droghe, ma questo è un altro discorso).
"Di fatto la droga è già libera, tant'è che chiunque, volendo, sa dove trovarla. Però è illegale. Il problema, casomai, non è liberalizzare le droghe, ma legalizzarle".
RispondiEliminaMa che ragionamento è? Se, per assurdo, chiunque, volendo, sapesse dove trovare un'arma, allora sarebbe corretto legalizzare il possesso di armi? Semmai il problema è combattere le droghe in modo più efficace...
"D'accordo, ma non è comunque etico che lo stato permetta la vendita di sostanze nocive alla salute.
Sarà, ma se il principio fosse davvero questo lo stato non dovrebbe permettere che vengano venduti l'alcool e le sigarette, che ogni anno mietono entrambi molte più vittime delle droghe: invece non solo lo consente, ma ci guadagna anche sopra".
Proprio così, infatti penso che lo stato dovrebbe proibire le sigarette. lo stesso principio non vale per l'alcol dal momento che l'uso dell'alcol non è nocivo (addirittura aiuta la digestione): è nocivo soltanto l'abuso. nel caso delle sigarette e della droga anche il semplice uso è nocivo (a parte l'utilizzo terapeutico delle droghe, ma questo è un altro discorso).
Posso portare un punto di vista da genitore schizofrenico? Anni fa sarei stato anch'io un sostenitore della tesi che le droghe leggere vanno liberalizzate, che tanto non danno dipendenza e non fanno più' male di tanto, in fondo uno spinello rende felici per un po', e lasciamoli fare questi giovani (e meno giovani)... Tutto OK.
RispondiEliminaAdesso, 30 anni dopo, mi trovo con 4 figli, di cui 2 di 18 e 19 anni. Il primo assume regolarmente marijuana, in varie forme. Lui sostiene di non essere dipendente, e in effetti sintomi non ne ha. Ma (ma!) nel suo gruppo, tutti ragazzi che frequentano una scuola internazionale, benestanti, 4 lingue parlate ciascuno, risultati buoni a scuola ecc. il farsi uno spinello sembra essere l'unica modalità' di stare insieme. Parlo per osservazione diretta: questi ragazzi sono a scuola insieme da 10 anni e, se devo dire che ho visto qualcosa di diverso dalla routine => usciamo tardi la sera => ci troviamo in centro => "chilliamo" insieme => ci sbronziamo (a vari gradi) => torniamo a casa verso le 3 o collassiamo a casa del più' vicino.
Questa, senza variazioni, e' la routine sociale di ragazzi intelligenti e senza problemi da quando hanno 15 anni, per anni interi, 2 o 3 volte la settimana, in gruppo o in 2 o 3, invariabilmente. Cinema, teatro, sport, giro in centro DI GIORNO, hobbies, scout, gite, insomma tutte le alternative possibili in questo mondo pieno di opportunità'? Nada de nada.
Che lo spinello non sia alla base di questo, beh, io me ne devo ancora convincere. Poi, come risolvere il problema, legalizzare o no, questo lo lascio alle discussioni sui siti e sui media, neanch'io ho la soluzione pronta.
Volevo solo menzionare che un piccolo problema con l'uso di droga, qualsiasi droga, secondo me, c'e'.
il fatto è che ora la marijuana come le altre droghe sono diventate( grazie alla pubblicità occulta portata anche dal proibizionismo, in quanto se sei un ragazzino vivace comunque prima o poi verrai attratto dalle droghe, in qualunque scuola di qualunque stato ''civilizzato'') sono diventate una moda. le mode se diamo un occhiata indietro nei millenni di ''evoluzione'' della nostra civiltà sono esistite da quando abbiamo la capacità di comunicare, hanno avuto molti nomi: religioni, usanze, tecniche, etc etc.. ma tutte le mode hanno avuto un principio, un espansione, migliaia di evoluzioni e\o una fine. l'attuale civiltà che è l'unica che pretende di vivere isolata dalla natura, cerca di reprimere una parte del codice genetico umano in quanto l'uso di droghe, o per gli animali, piante curative che hanno effetti simili sul loro organismo, ( l'uomo è comunque un animale). da quando hanno avuto inizio le civiltà qualunque uomo a qualsiasi grado sociale ha sempre avuto libero accesso alle droghe( ci sono droghe diverse e locali in qualsiasi area del pianeta l'unica quasi universalmente diffusa è la marijuana); noi siamo l'unica civiltà che fa dell'uso di droghe un problema e una moda. forse gli effetti psicotropi delle stesse combinati agli effetti benefici facevano si che chi ne faceva uso venisse considerato automaticamente malato(come accade negli animali).
RispondiEliminaquello che sto cercando di spiegare è che le mode ritornano è vero ma siccome abbiamo forse capito che è una cazzata la proibizione l'unica via è la legalizzazione in qualunque modo vogliate, e non possiamo credere che questo non abbia enormi effetti collaterali, ma forse tra qualche generazione useremo realmente le droghe per quello che sono: piante medicinali di incredibile( e non sintetizzabile) potenza. non possiamo pensare di poter ottenere risultati accettabili da uno dei più grandi errori della nostra civiltà. possiamo solo legalizzare o meglio, depenelizzare l'uso e la produzione di droghe e iniziare con le nuove conoscenze che abbiamo lo studio e la sintetizzazione di farmaci che è già stato provato( millenni di utilizzo) anche ai giorni nostri, risultano praticamente universali. la velocità di comunicazione ed espansione della nostra civiltà potrà funzionare come accelleratore nella diffusione della moda ma comunque ci vorranno forse generazioni a fare si che le droghe vengano ignorate. non possiamo pensare di modificare una parte del carattere genetico animale e umano con delle regole scritte, dobbiamo scrivere le regole in base a questo.