Vediamo se ho capito: in cambio del contributo di 25 milioni di euro per il suo restauro, Della Valle potrà sfruttare il logo del Colosseo per i quindici anni successivi alla durata dei lavori.
Ciò equivale a dire, a meno che non mi sfugga qualcosa di essenziale, che uno dei simboli più conosciuti e riconoscibili al mondo è stato di fatto venduto a un privato per poco più di un milione e mezzo l'anno: il che dovrebbe comportare, a rigor di logica, che per poter sfruttare l'immagine di un monumento meno famoso dovrebbe essere sufficiente una manciata di euro.
La torre di Pisa, ad esempio, potrebbe costare sette o ottocentomila euro l'anno, Palazzo Vecchio a Firenze una cosa tipo trecentomila, mentre per il Maschio Angioino ce la si potrebbe cavare con un centinaio o giù di lì.
Quasi quasi mi informo sulla Torre degli Asinelli, perché sarebbe carino regalarla per vent'anni al prossimo amico che fa il compleanno.
Se le tariffe sono queste, c'è il caso che possa permettermelo risparmiando qualcosina sulle sigarette.
C'è di più. Visto il numero di visitatori, si potevano recuperare 25 milioni di euro aumentando solamente di 0,50 euro il biglietto d'accesso al colosseo, per lo stesso tempo(affermazione di un tecnico della Soprintendenza, che non ho verificato). Per la torre degli Asinelli, occorrerebbe portare il biglietto a 100 euro.
RispondiEliminaDella Valle ha preso una sòla: l'ho trovato a 150 dollari con 5 minuti di ricerca su internet: http://stocklogos.com/logo/colosseo
RispondiEliminaUna domanda: secondo voi BiciRoma (www.biciroma.it) quanto l'ha pagato?
quello che sinceramente non capisco è come si possa pretendere di "possedere" l'icona del colosseo e di poterla cedere in esclusiva come marchio a piacimento a chicchessia...
RispondiEliminaSenza contare che, dato che Della Valle non produce scarpe a Roma, l'uso di questo marchio sarebbe anche fortemente ingannevole
mah, per me questo post è una sciocchezza. Trovare un soggetto privato che investe soldi propri per finanziare il restauro di un bene pubblico, in un paese come il nostro, è un esempio soltanto da perseguire a modello. Quale che sia il suo interesse privato. Al tuo amico puoi mandargli una cartolina, gratis.
RispondiEliminaMa perchè non lasci la libertà di commentare anche quando non si è in accordo con te?
RispondiElimina@Chinasky: l'ho già scritto l'altroieri a un altro, e francamente mi sono anche rotto di scriverlo. La moderazione dei commenti di questo blog implica la necessità che io sia davanti a un pc, li autorizzi e li pubblichi. Non è difficile da capire, giacché quasi tutti i blog funzionano così. Siccome ho anche altro da fare, mi ci dedico quando posso. E quindi capita che ci siano ritardi da quando uno scrive un commento a quando io glielo pubblico. Se ti senti "cool" a invocare la censura per un fatto del genere, fai pure. Ma io, per sentirmi gratificato, sceglierei un metodo migliore. Saluti.
RispondiEliminaScusami caro, come sai, il web è smart. Non volevo essere cool. ;)
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