Magari qualcuno sarà contento, dopo aver letto che si è suicidato in carcere uno che vendeva bambini ai pedofili.
Invece, per come la vedo io, c'è di che preoccuparsi.
Perché se non siamo in grado di difendere i diritti di quelli che sono in carcere, perfino per i motivi più odiosi, significa che non siamo in grado di difendere la legalità.
E se non siamo in grado di difendere la legalità, significa che non siamo neppure in grado di difendere i bambini dai pedofili.
Perché la legalità non è una fisarmonica, che si allunga e si accorcia a piacimento di chi la suona: se c'è vale nei confronti di tutti, se non c'è non c'è, e allora il posto in cui si vive diventa un far west.
Governato dall'odio, dalla vendetta, dalla legge del più forte.
E quindi pure da quelli che vendono i bambini ai pedofili.
mettiamola così: io singolo cittadino posso anche "essere contento" (tra i lettori di libero e il giornale immagino ce ne siano), chi non deve permettere che questo accada è invece lo stato. E non venitemi a dire che "lo stato siamo noi" che non ci crede nessuno.
RispondiEliminaHA SEGUITO LA COSCIENZA.....SI E' RAVVEDUTO.
RispondiEliminapurtroppo la gente confonde giustizia e vendetta affidandosi a frasi del tipo: "e se lo avesse fatto a tua figlia?". Del resto è così facile chiudere qualcuno in carcere e dimenticarlo li, l'importante è che non stia in giro a far danni agli onesti, e al diavolo il recupero.
RispondiEliminala pancia ti da torto, la testa ci riflette... di fondo con una giustizia così pressapochista alla fin delle finite son sollevata da questa presa di coscienza personalissima
RispondiEliminaE' uno dei reati più truci ed odiosi, non è stato ucciso e non ci sono diritti da difendere; si è suicidato ed è stata una sua scelta.
RispondiEliminaPensa quante infanzie ha rovinato e che traumi hanno subito quegli innocenti bambini, esistenze rovinate per sempre; tra i due preferisco difendere ad oltranza i diritti di questi ultimi.
Sono certo che tu non hai figli altrimenti non avresti postato una difesa su questo argomento.
Spero che abbia sofferto come un cane
In linea di principio sono d'accordo con Metilio, i diritti di tutti vanno difesi, anche dei mostri, però d'altro canto non sappiamo quali sono le motivazioni che hanno portato questo spregevole individuo a farla finita. Siccome difendo il diritto al suicidio, se è una scelta consapevole e meditata, non posso intromettermi. Non è stato violato nessun diritto! Se invece si è suicidato perchè le condizioni di vita in carcere erano insopportabili etc, allora è un suicidio come un altro di quelli che registriamo nelle carceri e come tale va stigmatizzato...
RispondiEliminaPerò si è suicidato, non è stato ucciso.
RispondiEliminaNon mi pare che tu abbia scritto un post simile quando si è suicidato Monicelli.
Sono d` accordissimo con l` autore.
RispondiEliminaTemo pero` che siamo in pochissimi a pensarla cosi`.
Quando una persona si suicida e` sempre una
cosa triste.
Se poi la persona viene messa in condizioni da doversi uccidere perche` la cella e` troppo stretta e non ci si puo` vivere, allora e` ancora piu` triste, anzi, chi cotringe le persone in una priogione del genere diventa criminale al pari del pedofilo (senza voler fare misurazioni di criminalita`).
Le persone che ignorano questo, o che sono al contrario contente che quella persona si sia tolta la vita, sono la maggior parte della gente e sono proprio quella maggioranza stupida e criminale per inazione che non fa niente ne` ha mai fatto niente per aiutare gli altri in difficolta` nelle guerre e nei disastri che succedono ogni giorno.
(esempio: le persone che ballavano in strada quando bin Laden e` stato ucciso).
Viene da chiedersi se e quanto queste persone siano meglio del pedofilo che si e` ucciso.
Gigi
@Freak Zulu: meno male che ne sei certo. Ne ho due, piccoli.
RispondiElimina@Lampo: Monicelli non si è suicidato a causa delle condizioni indecenti (e illegali) in cui era costretto a vivere da uno stato fuorilegge che non rispetta i suoi stessi regolamenti su come dovrebbero essere le carceri.
@Freak Zulu
RispondiEliminaPensa a quanti traumi hanno subito i bambini bombardati dagli USA (con l` Italia alleata) in Iraq per molti anni.
Pensa ai bambini morti per le sanzioni.
Tu hai fatto qualcosa per loro?
Sei andato a protestare?
Se non hai fatto niente, sei colpevole anche tu.
Forse, di crimini ben piu` gravi, addirittura, dello stupro di bambini.
Prova a pensarci.
Gigi
mi sono imbattuto in questo blog per caso. leggendo il post, sicuramente opinabile e che non condivido per nulla, sono rimasto allibito dal commento di chi si firma gigi.primo stupido e criminale, visto che io mi metto nella categoria di quelli che tu definisci tali sarai tu. ma che ragionamento è? di un'"intellettualismo" da osteria da quattro soldi. ma dai!!!stiamo parlando di uno spregevole essere, per non dire di peggio, che vendeva bambini ad altre m...e come lui. anzi la fine che si meritava era un'altra e ben peggiore, e lodico senza paura e senza false ipocrisie da moralista dell'ultima ora.
RispondiEliminale persone che ballavano in strada quando Bin Laden è stato ucciso avevano tutte le ragioni per farlo.
non ho mai letto un commento di un'idiozia così elevata e raffinata
Posto che il venditore di bamabini si trovasse in carcere perchè effettivamente colpevole: ma veramente c'è qualcuno che pensa che sia ucciso perche' la cella è troppo piccola? guardate che i fantasmi esistono e sono dentro di noi/voi !
RispondiEliminaAllora guarda i tuoi piccolini e cerca di comprendere l'innocenza rubata e la vita rubata.
RispondiEliminaChi violenta una donna o un bambino non merita alcuna pietà perchè questi maledetti uccidono anche se non privano le loro vittime della vita; sono reati vigliacchi contro i più indifesi commessi volontariamente per scopi abietti.
Prova ad immaginare il pianto, il panico e il terrore di queste povere vittime nelle mani sadiche del pedofilo, non è far west ma la società civile deve potersi difendere da costoro e se non c'è il pentimento, 7/8 anni dopo saranno ancora disponibili a nuove violenze.
Pur essendo d'accordo con te sullo stato penoso ed inaccettabile delle carceri italiane resto convinto che l'esempio del post sia inadeguato.
Faccio lo psichiatra, ho visto un bel pò di gente che si voleva suicidare, e qualcuno che lo ha fatto davvero. Ed anche carcerati, tanti finiti dallo psichiatra a sproposito solo perchè l'unica forma di protesta ritenuta "efficace" in certi ambienti è ingoiare una lametta.
RispondiEliminaLe carceri fanno obbiettivamente schifo, e la rieducazione sta a zero (od è in senso opposto a quanto auspicabile), tuttavia penso che utilizzare i suicidi nelle carceri come indicatore del malessere sia una strumentalizzazione bella e buona. Tantopiù il suicidio di qualcuno che, per il tipo di reato di cui era accusato, probabilmente aveva più problemi con i compagni di cella che con i secondini o con i muri.
Se ci si suicida perchè la cella troppo piccola, si soffre perlomeno di una grave depressione, e mi chiedo se a quel punto allargare la cella possa servire.
Motivi per deprimersi in carcere, certo, ce ne sono parecchi. Ma penso che questo sia insito nel concetto di carcere, almeno come inteso dalla maggior parte della gente (luogo simile all'inferno, dove essere puniti od al limite espiare le proprie colpe, certo molto lontano dalla rieducazione).
Forse si dovrebbe discutere di questo, invece di limitarsi al tasso di suicidi. Altrimenti si rischia di risolvere la cosa con più psicofarmaci e sorveglianza più severa, cosa che sicuramente risulterebbe efficace nel ridurre il tasso di suicidi.
Invece bisognerebbe dare speranza di una nuova vita, un reinserimento sociale credibile ed una rieducazione seria; le inadeguatezze dei muri sono davvero il meno, ma tutta l'attenzione politica finisce per concentrarsi sempre lì. Che miseria
Dopo il tuo exploit su Iannone, da me smontato su un post (cui cortesemente potevi replicare, ma forse se così "sofri" dentro che non t'accorgi dove stai andando), sono sempre più convinto, anzi certo, che scrivi queste provocazioni volutamente e scientemente.
RispondiEliminaQuale sia il motivo, non lo so; e ormai non mi riguarda più.
Però: un conto è scrivere banalità da "zecca anni '60" sul cinema, tanto per brontolare (su The Artist ne hai scritte di sciocchezze); un conto è fare il vegetariano modaiolo, dimostrando un'imbarazzante mancanza di documentazione... ma se dopo Iannone, mi vai a fare sacrosanti discorsi di principio su un argomento così delicato, allora veramente il tuo onanismo e la tua arroganza sono arrivati a livelli patologici.
No, non è che io non voglia che si parli di queste cose, ma la ratio e l'eleganza possono andare di pari passo.
Lascia perdere il pedofilo che si suicida: continua a concentrarti sul "sistema" che fa suicidare. Solo così riduci il sospetto più che lecito di un tuo protagonismo ad ogni costo... e magari guadagni proseliti per una lotta legittima che non merita tanta furba speculazione.
Bah
"Lampo: Monicelli non si è suicidato a causa delle condizioni indecenti (e illegali) in cui era costretto a vivere da uno stato fuorilegge che non rispetta i suoi stessi regolamenti su come dovrebbero essere le carceri."
RispondiEliminaSulle motivazioni del suicidio non mi pare si sappia nulla. Magari si è suicidato per i sensi di colpa, che ne sappiamo?