15 giugno 2012

Fumo negli occhi

Datemi una mano a capire, perché ultimamente ho qualche difficoltà: quelli che blaterano di voler scongiurare le aggressioni agli omosessuali e combattere il femminicidio a forza di aggravanti e leggi speciali sono gli stessi che nicchiano sul matrimonio gay e fanno finta di niente su una sanità che nega alle donne il diritto di abortire?
A me, onestamente, pare di sì.
E allora, abbiate pazienza, viene da chiederselo: questi cervelli fini sono davvero convinti che inasprire le pene senza riconoscere i diritti sia un sistema minimamente credibile per combattere le discriminazioni, oppure fingono di pensarlo per cercare di cavarsela senza scontentare nessuno?
In altre parole: ci sono o ci fanno? E in più, ci sono o ci fanno quelli che ancora gli danno retta, quelli che adesso bisogna affrontare l'emergenza e non è il momento di discutere, quelli che la violenza va combattuta "senza se e senza ma"?
Perché, al di là di ogni ragionevole dubbio, sia chiaro un fatto: i leader di questi professionisti dell'indignazione i se e i ma ce li mettono eccome; premurandosi, tuttavia, di piazzarli un tantino più in là, quanto basta per rendere un po' meno chiara la relazione tra il loro ciurlare nel manico e le nefandezze che dicono di voler combattere.
Insomma, volendo si è liberi di credere che le conquiste civili si possano delegare alla polizia, che chi si permette di dubitare dell'efficacia delle aggravanti sia un fiancheggiatore degli aguzzini e che per far cessare le violenze sia sufficiente piantare i piedini per terra, fare il broncio e gridare "basta".
Io, da parte mia, continuo ad essere convinto che le discriminazioni, per quanto macroscopici siano i loro effetti, si possano risolvere solo prendendosi la briga di pronunciarsi con chiarezza e di attribuire diritti.
Tutto il resto è solo fumo negli occhi.

5 commenti:

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  4. Quoto Silvia! non capisco quale sia il problema. Non capisco che problema ci sia a rispettare la volontà dell'altro. questa cosa mi rattrista!

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  5. .. ma il diritto (strumento di potere di una società in agonia, quella borghese, storicamente e culturalmente determinata) e il tipo di società che lo ha prodotto (quella borghese, appunto) non esistono nell'attuale situazione di conflitto di interessi fondamentali (società non-borghese).. ma dobbiamo aspettare la generazione del 2030 per qualche cambiamento di qualità.. l'attuale generazione twitta, chatta, blogga, internet-naviga... ma non si incontra e non condivide più esperienze.... (quanto ci piacciono le parole a noi!!) http://colorinvisibili.blogspot.it/2012/06/il-diritto-non-esiste-3-una-societa.html e per la inesistenza (anche) di internet http://colorinvisibili.blogspot.it/2012/06/il-diritto-non-esiste-e-anche-internet.html

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