Il punto non è che Gabriella Carlucci abbia chiesto al comune di Margherita di Savoia, del quale è sindaco, un rimborso di 135 euro per un taxi che l'ha accompagnata da Fiumicino alla Camera, l'ha aspettata là sotto col tassametro che correva mentre lei recuperava dei documenti e poi l'ha portata a casa.
Il punto non è neanche che la Carlucci non solo non si sia scusata della faccenda, ma abbia addirittura sostenuto di non essere in torto raccontando tutta la storia come se fosse la cosa più normale del mondo.
Il punto, quello vero, è che nel 2010 5.641 elettori su 8.110 hanno votato Gabriella Carlucci per farla diventare Sindaco.
Di fronte a questo, ne converrete, tutto il resto è secondario.
Caro Metilparaben, la imploro: fermatevi.
RispondiEliminaOra siete arrivati a fare le pulci a 20-40 euro in più per un taxi.
Ieri avevate la fobia dell'abolizione delle province. Poi siete passati alla riduzione dei parlamentari. Ora avete scoperto le regioni. Domani chissà.
Peccato che voi censori col ditino sempre alzato non abbiate mai proposto il taglio delle pensioni di anzianità, il licenziamento di una % dei dipendenti pubblici, la privatizzazione dei servizi pubblici locali e della sanità, etc.: tutte cose che a differenza dei vostri specchietti per le allodole sono la massa critica della spesa pubblica in eccesso.
State preparando, dopo l'ubriacatura di mani pulite e le conseguenti delusioni della seconda repubblica, le inevitabili delusioni della terza.
i rappresentanti non sono mai peggio dei rappresentati, ma ne sono la logica espressione; è una costante nei sistemi democratici. si hanno i rappresentanti che ci si merita.
RispondiEliminaMa certo tagliare, anzi meglio abolire le pensioni, anche quelle di vecchiaia, i servizi pubblici, tutti, locali e non, licenziare tutti i dipendenti pubblici, etc. In questo modo si azzera la spesa pubblica e si risolvono tutti i problemi.
RispondiEliminaCaro Gianbravo,
RispondiEliminaHo soltanto fatto notare che quantitativamente i grandi e odiosi privilegi di casta e i piccoli magari equi privilegi di popolo sono come pagliuzza e trave: con i primi non si risana un bilancio, con i secondi sì, per quanto doloroso e iniquo sia.
Tagliare i primi serve solo a sfogare la propria rabbia di popolo.
Purtroppo la storia insegna che queste "decapitazioni" non portano mai a nulla di buono.