21 aprile 2013

Ecco perché no

Eppure Civati ve l'ha data, la risposta alla domanda che tambureggia da ieri: PD, perché non Rodotà? O meglio, ve l'ha data quasi tutta, lasciando a voi il compito (penoso) di completarla.
Rodotà non aveva i numeri, dice Civati. Il che equivale a dire che non sarebbe stato votato da una parte del PD tanto significativa da pregiudicarne l'elezione e "bruciarne" il nome.
Embè? Direte voi. Hanno bruciato i nomi di Marini e Prodi, non valeva la pena di rischiare di bruciare anche quello di Rodotà pur di tentare? Tanto, male che fosse andata, non sarebbe stato eletto comunque: e il partito sarebbe apparso dilaniato esattamente nello stesso modo che tutti hanno potuto vedere durante il primo e il terzo scrutinio.
Mica vero. E questa, abbiate pazienza, è la parte di risposta che Civati ha lasciato a voi.
Perché un conto è dimostrarsi divisi perché una parte dei propri parlamentari, avendo a cuore la "volontà popolare", non ci sta al cosiddetto "inciucio" col berlusca; un altro è rendere evidente al paese che cento o duecento di loro hanno poco o niente a che vedere con una visione laica e progressista del mondo e della politica. Anzi, che la schifano. La temono. La aborrono.
Cioè, in estrema sintesi, che il Partito Democratico non è quello che dice di essere.
Per questo la candidatura di Rodotà non poteva essere sottoposta al voto: perché avrebbe rivelato agli elettori del PD il fatto che il PD, nel suo complesso, non è affatto quello che loro pensano che sia; o, per dirla meglio, non è affatto ciò che lo stesso PD, alimentando colpevolmente un equivoco che va avanti sin dalla sua nascita, ha raccontato loro di essere.
Insomma: bruciare Marini e Prodi avrebbe mostrato un partito diviso; bruciare Rodotà avrebbe impietosamente disvelato un partito che prende per il culo i suoi stessi elettori.
Che dite, è sufficiente come risposta?

31 commenti:

  1. Scusa, ma mi pare che lo abbiano dimostrato ugualmente scegliendo di non votarlo.

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  2. Un (ex) partito senz'anima e pieno di zavorra: era destino. Senza rimpianti.

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  3. Fassino ha dato la sua versione. Non lo abbiamo votato perché "Era marchiato da Grillo".

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  4. C'è molto di più: avevano più il terrore che Rodotà potesse magicamente essere eletto, che di mostrarsi per quelli che sono, che tanto l'hanno dimostrato ugualmente.
    Inoltre, bruciando Rodotà, il m5s avrebbe scalato a Zagrebelsky, e non volevano neanche quello. Speriamo che Serracchiani possa ricevere tante schede col suo nome nulle, in modo che capisca che la gente non odia lei

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  5. Secondo me la vera lettura del perché no è legata a Grillo (quello che ora pare l'abbia inventato lui Rodotà, mentre fino all'altro giorno gli dava del "maledetto"). Il PD non ha voluto accontentarlo per le valanghe di merda e zero apertura del Movimento (se uno mi dice "potremmo collaborare" dopo avermi coperto di insulti pure via streaming e dicendo sempre no a ogni cosa, è facile che gli risponda "fanculo" - almeno finché non diventa suo copyright). Il PD è stato stupido in questa presa di posizione: per dimostrare di non voler "cedere" più a Grillo, non ha pensato ai suoi elettori. Invece di votare Rodotà e mettere alla prova le bugiarde promesse di collaborazione, hanno fatto la cosa peggiore che potessero fare: proporre Marini. Perdona, ma se avessero pensato ai loro elettori, non avrebbero potuto fare mosse peggiori... altro che far scoprire che c'è gente che non voterebbe Rodotà (che comunque non hanno votato lo stesso).

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    1. hai ragione ! comunque la favoletta che sta cominciando a girare è che Grillo avrebbe offerto la fiducia al governo in cambio dell elezione di Rodotà.
      Vedrai che tra un po' diventerà verità assodata, come quella di Pannella che diceva che "i radicali hanno introdotto il divorzio in Italia col referendum"

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    2. Perché il PD ha cercato collaborazione?
      Ha continuato a pretendere che votazioni i loro candidati (Bersani premier, poi Prodi PdR).
      Si é visto che il PD non si può fidare nemmeno dei suoi, come può pretendere la fiducia da altri?
      Se il m5s avesse votato Prodi l`avrebbero eletto LORO ma non il PD. E avrebbero dovuto fare un governo consentendo l`inciucio più avanti?
      Basta scuse. Il PD é morto! Fatevene una ragione e se volete ricostruitelo o costruite qualcos`altro. Ma non cercate colpe altrove. La colpa é vostra che non siete MAI riusciti a cacciare questi dirigenti, trovando sempre mille scuse per non fare prese di posizione nette. Se non state attenti accontenterei col PD, che di questo passo farà la fine della DC.

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    3. Se non state attenti affonderete col PD sorry scrivo da un tablet.

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    4. Sono l'anonima dell'inizio. Non so perché dovrei affondare col PD che nemmeno ho votato, ma a parte questo, non so se è chiaro che Grillo non ha vinto le elezioni. Per quanto riguarda il governo, lo doveva formare il PD o sbaglio? Il M5S poteva collaborare "tenendo per le palle Bersani" (scusa il linguaggio grillino) e portando avanti riforme condivise: legge elettorale e conflitto d'interessi. Se Bersani si fosse tirato indietro, sarebbe venuta fuori la sua insulsaggine da prima. Se non si fosse tirato indietro, sarebbe stato un traguardo storico. Poi il M5S poteva pure far cadere il governo e lo avrebbero votato in moltissimi. Invece ha preferito la chiusura totale: ha preferito i vaffanculi a fare qualcosa. Se stiamo ancora qui con Berlusconi, dobbiamo dire grazie ANCHE ai M5S. La so anch'io la storiella del PD che ha salvato B. 5000 volte, ma il M5S è giovane. Diamogli tempo e intanto iniziamo la conta: 1. (Dello "psiconano" è da un sacco che Grillo non parla più... chissà com'è)

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    5. Sarà una favoletta ma hanno iniziatoa dirlo prima che i giochi fossero fatti.
      Quando l'ho sentito mi sono detto: "bene. Ora il PD ha ottenuto quello di cui aveva bisogno. Avremo Rodotà Presidente e un buon governo del cambiamento, magari a guida Prodi, ma con una maggioranza incazzata, non con i Bertinotti da salotto."
      D'altronde era ovvio che i 5 stelle rivendicassero Rodotà come loro candidato: era un fior di messaggio per il loro elettorato!
      Gli unici che all'elettorato non parlano (e non lo ascoltano) sono proprio i PD, che avrebbero dovuto per primi rivendicare Rodotà come (anche?) loro candidato, anziché lasciare uno dei loro uomini migliori ad essere bandiera solo dei 5S.

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    6. la stessa sera in cui grilloproponeva a bersani di votargli il candidato e poi parlare di governo il prf becchi a zapping (radio 1) precisava che comunque mai il m5s avrebbe appoggiato un governo bersani e che si poteva parlare solo per un governo guidato dal movimento. insomma il m5s voleva tutta la torta. presidente e governo. a casa mia questa no è una trattativa è una imposizione. e lo puoi fare solo se parti da posizioni maggioritarie. che poi bersani sia un decerebrato è cosa nota.. in 2 giorni ha cambiato 3 posizioni senza mai voler andar a vedere il bluff di grillo. che ritardato

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    7. (Sempre l'anonima dell'inizio. Anzi, mi do un nome: Ilaria) Io sono d'accordo con te: il PD è andato contro il suo elettorato con queste mosse, che appunto ritengo le peggiori. A ogni modo, non credo all'apertura di Grillo tardiva, soprattutto dopo tutto quello che ha detto e fatto. Ed è proprio perché non ci credeva nessuno, che Grillo ha ottenuto quello che voleva: il PD che si rifiuta e piuttosto si sfalda. Quelli del PD sono stati degli allocchi: nessuna giustificazione. Avremmo potuto "appurare" la verità delle parole di Grillo, ma non ne abbiamo la possibilità. Ha fatto "sparate" al sicuro.

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    8. Ok. Mi sembra di capire che una parte delle persone che ha votato PD preferisca un'accordo con il PDL piuttosto che con il m5s.

      Sono magari le stesse persone che ce l'hanno smarronata con il voto utile per non fare vincere il pdl.

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    9. (Ilaria) Visto che hai scritto qui sotto, perdonami ma da cosa ti sembra di capirlo? E chi di quelli che ha commentato, secondo te, ha votato PD? E soprattutto: a me sembra di capire che il M5S fosse così contrario a un accordo da escluderlo anche quando c'erano grossi punti condivisi e fondamentali (stiamo parlando di legge elettorale e conflitto d'interessi: cose che avrebbero escluso per sempre qualcuno dalla politica e cambiato il volto dell'Italia). Loro, che hanno urlato a gran voce che gli aveano copiato i punti, oltre a sottolineare "ce l'ho più lungo", non avrebbero dovuto essere interessati a portarli avanti (quelli condivisi)? Ma meglio sbraitare e basta.
      Il fatto che Bersani sia stato pessimo in 'sto frangente non cancella che i grillini siano stati un bluff finora. Nulla di concreto si può realizzare finché non avranno il monopolio di ogni decisione? Se vincessero le prossime elezioni, non potendo governare da soli, cosa farebbero. Rifiuterebbero sdegnosamente la fiducia per non "inciuciare"? Lo sanno che finché non cambia la forma di governo dello Stato italiano e rimaniamo una Repubblica, non possono decidere tutto solo loro? E allora che si fa per fare davvero qualcosa?
      E se invece accettassero di collaborare per portare avanti provvedimenti condivisi, cosa cambia dalla situazione di prima? Se ci tenevano a certI punti CONDIVISI perché non li hanno realizzati l'unica volta che c'erano i numeri per farli?
      Criticare gli altri per il passato, come per le ultime vicende, è condivisibilissimo, ma non ti giustifica dalla tua inerzia e dal tuo stesso esserti tirato indietro quando si poteva fare qualcosa di concreto che era anche nel TUO programma.

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    10. penso che nessuno nel pd preferisca un accordo col pdl piuttosto che un accordo col m5s. il problema è che l'accordo col m5s non esiste e non è mai esistito. perchè se l'accordo di cui si parla è: votiamo tutto ciò che ci chiede grillo e poi lo mascheriamo da accordo allora è una semplice presa per il culo. né più né meno a quella di un accordo col pdl. l'accordo con grillo ci doveva essere 2 minuti dopo la fine dello spoglio elettorale, quando la situazione di ingovernabilità era chiara. la responsabilità per cui sta al 50% anche a grillo..inutile che adesso venga a blaterare di golpe e golpettini

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    11. (Ilaria) Ecco: Aldin è sempre più chiaro e conciso di me :)

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  6. Risposta chiarissima. Ma credo che il fatto che il PD non sia quello che voleva far credere lo abbiano capito tutti lo stesso.

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  8. Mi meraviglio di chi andrà ancora a votare pd.

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    1. dipende da chi ci sarà a guidarlo. non è che il pd èunentità dotata di cervello eh..

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  9. Il PD avrebbe bisogno di un radicale cambio generazionale, ma non solo come facce: come modo di lavorare.
    Dovrebbe osare abbandonare i vecchi bizantinismi dietro le quinte ed osare prendere posizioni chiare e non negoziabili.
    Purtroppo l'unico che sembra proporla, Renzi, sembra solo voler prendere il posto di (a suo tempo) D'Alema, per rimpiazzarlo al ruolo di 'responsabile interlocutore' di Berlusconi.
    E allora Vendola! (Almeno per ora)
    Visto che il mio 'voto utile' l'hanno reso utile a Berlusconi, la prossima volta voterò altrove o mi asterrò, come ha fatto la maggioranza degli Italiani, delusi dalle opzioni in campo. E come ho fatto negli ultimi anni.
    Stavolta avevo voluto crederci. Mi hanno deluso subito di nuovo.

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  10. è una risposta "in parte", per lo stesso motivo avrei preferito che non bruciassero il nome di Prodi

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  11. Ma non c'è un solo motivo.... ce ne sono tanti di motivi, tutti insieme. Tra i tanti il fatto che si fosse espresso a favore dell'ineleggibilità di Berlusconi ad esempio, e fare una cosa del genere avrebbe significato chiudere definitivamente i giochi possibili con il PDL. E questo è chiaro che una buona parte del PD non lo voleva.

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  12. Fra tutte le panzane che hanno farfugliato a noi elettori, quella "non l'abbiamo votato perché non sarebbe passato" e la più offensiva della nostra intelligenza.

    Naturalmente è vero l'esatto contrario: non è passato perché non l'hanno votato. Cioè non l'hanno voluto loro, non lo ha voluto il PD. Se il PD lo avesse voluto, sarebbe passato, anche coi D'Alemiani a fare il loro solito gioco sporco dall'interno. La domanda è prorpio perché non l'abbiano voluto.

    La risposta è quella qui qui sopra.

    PD da buttare, irrimediabilmente, per sempre...
    e ringraziare Vendola che abbiamo ancora uno straccio di simbolo su cui apporre una croce.

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  13. Civati dopo aver insistito su Prodi (un voto che non poteva che spaccare il pd) ha optato, all'ultimo, per scheda bianca.
    Un voto senza lode nè infamia.
    Un voto neutro da piegarsi - come si dice - all'occorrenda..
    Penso che solo un voto compatto, riconoscibile, dei nuovi del pd (i famosi trenta-quarantenni) avrebbe potuto rappresentare un vero segnale di cambiamento. ... e convincere la vecchia nomenklaua a cambiare rotta.
    E' da tempo che osservo i movimenti interni al pd, seguendo soprattutto le posizioni dei c.d. nuovi (i giovani turki - che volevano, ed a ragione, subito nel 2011 il voto...; rottamatori ed ex rottamatori ).
    Il problema verò è che ognuno, nel pd, gioca per sè.
    Riproducendo dal più giovane al più anziano le stesse dinamiche perverse che vorrebbe osteggiare.
    Sembrano tutti più attenti (o meglio ostaggio) dei propri sostenitori che preoccupati di riformare seriamente il sistema.
    Peggio per loro.
    Continuaranno a perdere forza ed elettorato....e quelli (che avranno ancora la forza di indignarsi) scenderanno in piazza; una piazza che reale o virtuale che sia, sempre più affollata, continuerà a votare Grillo. Gli altri si limiteranno a non ritirare la scheda elettorale...

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  14. APPELLO AI MILITANTI DEMOCRATICI DEL PD: VIA DI USCITA UNA SOLA: FEDERALISMO, AUTONOMIA e RESPONSABILIZZAZIONE DEMOCRATICA. Dal marxista Gramsci al liberale Cattaneo tutti i pensanti d'Italia sanno che l'Italia è formata da tante etnie e comunità che hanno tante risorse che non basta verniciare di tricolore. Attualmente tali risorse vengono sprecate o messe una contro l'altra.

    Si fa finta che siamo un popolo unico, una nazione sola, poi però i voti si raccattano localmente per tribù, consorterie, mafie, gruppi di potere, sette e chiese, correnti e pseudo-partiti localistici. Tutto dietro le quinte. Non sarebbe il momento di fare queste cose alla luce del sole, onestamente. Tutti i paesi più simili a noi lo fanno: Germania, Austria, Svizzera, Spagna...

    Occorre incanalare queste risorse in un sistema federale di stato, l'unico che sia coerente con la storia, il presente e il futuro di un paese sub-continente, geologicamente a metà tra Europa e Africa, antropologicamente ponte tra terre d'Europa e del Mediteraneo. Per piacere! Ve lo chiedo per piacere: rispettate la storia dei popoli d'Italia. Trasformate il partito democratico in una federazione di liste territoriali (PDToscano, PDVeneto, ...) che metta al primo posto il Federalismo (magari da introdurre magari a tappe, dopo aver bonificato quelle regioni in mano ai nemici della "res publica"... la soluzione poi si troverebbe...). L'importante è fare i conti su cosa l'Italia è e decidersi su dove vuole andare. Semplice!

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  15. Era fin dall'inizio di questa strana vicenda che cercavo la risposta a questa domanda. Mi pare (e purtroppo temo) che questa sia la più azzeccata. Dal che si deduce che il PD ha perso con me l'ennesimo voto. Fintanto che il cattolicesmo sarà ideologia dominante, questa nazione non progredirà mai, purtroppo.

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  16. perfettamente d'accordo, sia con Civati che con il post. chi crede che non l'abbiano votato perché l'aveva proposto Grillo è un ingenuo (nella migliore delle ipotesi)

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