Il discorso non farebbe una grinza, se non fosse che sono proprio i cattolici a battersi quotidianamente per negare la libertà individuale degli altri ogni volta che possono: fanno fuoco e fiamme contro quelli che usano il preservativo o la pillola, pretendono di sindacare sulle preferenze sessuali degli individui, scagliano anatemi all’indirizzo di chi, sfiancato da una lunga e dolorosa malattia, decide di porre fine alla propria sofferenza.
Ludwig Börne ebbe a scrivere: «Non c’è uomo che non ami la libertà: il giusto però la esige per tutti, l’ingiusto solo per sé».
Non crede, signor Messori, che sia una massima sulla quale valga la pena di riflettere?
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