04 maggio 2007

Conversazione notturna

«Pronto?»
«Mhhh chi è?»
«Sono io. Scusa se ti sveglio, ma abbiamo un problema».
«Spero che sia un problema serio, sai che ore sono?»
«Lo so, lo so. E’ solo che…»
«Taglia corto, ormai mi hai svegliato, dimmi e sbrigati».
«Allora, hai presente la manifestazione di stasera, quella…»
«Ho presente, ho presente. E allora?»
«Be’, c’era un comico, un certo Rivera mi pare…»
«Non lo conosco. E continuo a non capire che mi hai svegliato a fare…»
«Ha fatto una specie di comizio, ha ricominciato con la storia di Welby, sai i funerali, Pinochet e via discorrendo…»
«E allora? Sono mesi che tutti la menano con questa storia, uno più uno meno, tanto poi si cagano addosso e a messa ci vanno lo stesso».
«Eh no, stavolta è peggio, c’era una folla enorme e ridevano e applaudivano, gli davano ragione a quella canaglia, ed erano ragazzi, capisci? Gente giovane, sveglia, difficile da indottrinare e io no so…»
«Smettila subito con queste scene da seminarista, non ti pago per farti venire queste crisi isteriche hai capito?»
«Sì, ma la folla…»
«Questa è bella. Adesso proprio noi ci spaventiamo per una folla?»
«No ma stavolta mi pare diverso…»
«Ma che diverso e diverso! Dite che è un delinquente, un criminale, anzi un terrorista, ecco dite proprio così, che è stato un atto di terrorismo. E adesso lasciami dormire».
«Ma la folla…»
«La folla a quest’ora se n’è già scordata, sono tutti incolonnati per tornare a casa e stanno tirando giù un vivamaria di bestemmie da scomunicarli tutti. Invece tu sei ancora qua che te la fai sotto. E’ un terrorista, punto. Lo difenderanno, per un paio di giorni, forse, poi non se ne parlerà più. Se gli mettiamo abbastanza paura scriverà pure una lettera di scuse, magari dirà che è credente e che lui non voleva offendere nessuno e bla bla bla. Tra una settimana non ricorderanno manco chi è».
«Dici?»
«Dico, dico. E adesso vado a letto davvero. Ma domani mi sentite eh? Devo pensare a tutto, ho un esercito di persone a libro paga e mi si sveglia di notte per una stronzata del genere…»
«Scusami. E’ solo che sono all’inizio e…»
«Va bene, va bene, adesso basta. Buonanotte».
«Buonanotte, e grazie».
«Ah, un’altra cosa».
«Dimmi pure…»
«Se, come credo, il tipo dovesse scusarsi, ritrattare, insomma se facesse un comunicato, una lettera in cui dice che gli dispiace…»
«Sì?»
«In quel caso, che non lavori mai più, neanche in una televisione condominiale».
«Ma…»
«Niente ma. Conosci la regola: più si sottomettono, più vanno schiacciati».

5 commenti:

  1. Direi perfetto...peccato non si possa rendere il duro accento "tetesco" di uno dei due interlocutori. Per quanto riguarda lo "stemperare il clima" di Andrea Rivera, posso anche capirlo in fin dei conti è un giovane comico. Mi risulta più difficile capire le parole e i silenzi di molti VECCHI esponenti della politica, della carta stampata e del sindacato (davvero eleganti le loro genuflessioni). Solidarietà a Rivera, disprezzo per chi invece di difendere la libertà d'opinione e di satira si schiera subito dalla parte del più forte contravvenendo a quel principio che per primi dovrebbero difendere che sempre più in questi tempi sembra essere d'intralcio alla "loro democrazia".

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  2. Ottima questa versione. Me piace. Ci manca l'accento crucco, ma, come si può dire?...Amen.

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  3. Non proiettili, ma bustine di camomilla


    Ecco il testo dell'e-mail che ho spedito ad amici e conoscenti. Ringrazio il tottino (Tottigol del forum BoyLife) per la brillante idea.

    NON PROIETTILI, MA BUSTINE DI CAMOMILLA

    Quasi tutti gli italiani, cattolici e non, si sono ormai accorti del nervosismo di cui soffre la chiesa cattolica da qualche tempo a questa parte. Prima hanno cercato di mettere a tacere la Littizzetto (notoriamente una pericolosa dinamitarda), poi sono entrati nel panico per alcune scritte sul muro che invitavano il nuovo presidente della CEI a un esame di coscienza, ora sono arrivati a definire ''terrorista'' un cabarettista che ha osato fare dei commenti ironici sul comportamento della chiesa cattolica. Da quando poi qualcuno ha avuto la brillante idea di mandare un proiettile a Bagnasco, hanno tutti gli occhi fuori dalle orbite.

    Io non sono cattolico, ma mi dispiace molto vedere questi vecchi signori agitarsi tanto. Quale che sia la vostra opinione in merito all'operato della chiesa cattolica, vi propongo quindi un'iniziativa:

    MANDA ANCHE TU UNA BUSTINA DI CAMOMILLA ALLA CEI

    (che ne hanno tanto bisogno).


    Invia la tua bustina di camomilla a:

    Conferenza Episcopale Italiana

    Circonvallazione Aurelia, 50
    00165
    Roma (RM)


    Io gliela mando firmata, ma non credo sia strettamente necessario.

    Se ritieni che l'iniziativa sia opportuna, non dimenticare di farla conoscere ad amici e conoscenti.

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  4. @galatea-> Già, amen.

    @anonimo-> Diffonderò.

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