Le dimissioni di Romano Vaccarella dalla Corte Costituzionale sono «irrevocabili». È quanto ha scritto lo stesso giudice in una lettera al presidente della Consulta Franco Bile. La Corte si riunirà in seduta straordinaria questo pomeriggio per discutere ancora del caso. Il giudice costituzionale aveva rassegnato le sue dimissioni il 30 aprile scorso, dopo le dichiarazioni di alcuni esponenti di governo in materia di referendum sulla legge elettorale.
Dal Foglio del 6 gennaio 2005:
Sono state depositate ieri alla cancelleria della Consulta le memorie relative all’ammissibilità del referendum di abrogazione totale e dei quattro referendum di abrogazione parziale della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. La prima udienza di discussione è fissata per lunedì prossimo e la Corte costituzionale dovrà deliberare tassativamente entro il 20 gennaio, mentre per la pubblicazione delle motivazioni si potrà aspettare il 10 febbraio. Ma la notizia è che, a sorpresa, contro l’ammissibilità dei quesiti e in difesa della legge 40, si è costituito il Governo, attraverso una memoria dell’Avvocatura dello Stato.
Vaccarella è membro della Corte Costituzionale dal 29 aprile 2002: a gennaio del 2005, evidentemente, qualcosa deve averlo distratto.
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