30 ottobre 2007

Buio, controbuio, over

Joseph Ratzinger al Congresso dei Farmacisti Cattolici:
«Anche i farmacisti hanno un diritto riconosciuto all'obiezione di coscienza nella fornitura di medicine che abbiano scopi chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia».
Se si considera che curaro e affini non vengono venduti in farmacia, che la pillola anticoncezionale, come dice il nome, previene il concepimento, che la pillola del giorno dopo non è un farmaco abortivo se non nella fantasia malata di alcuni integralisti, che la RU486 (ahimè) non è ancora commercializzabile in questo paese, si può agevolmente dedurre che il buon Benedetto XVI, in buona sostanza, non ha detto un cazzo.
Amen.

2 commenti:

  1. La mia prima domanda infatti è stata: ma a che cazzo di farmaco da banco sta parlando quando cita l'eutanasia????

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  2. Come non ha detto un cazzo?!!!
    Ha detto che nelle farmacie... cattoliche, non si deve:

    1. vendere preservativi
    2. vendere Viagra (in quanto il richiedente in genere lo utilizza per scopi moooolto diversi dalla procreazione) che, quando in Italia non era ancora "circolabile" , è stato uno dei best-seller della pia farmacia vaticana;
    3. vendere supposte, il cui contenuto "sodomitico" è sicuramente innegabile;

    Ti pare... niente?
    ciao, random

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