16 novembre 2007

Per essere esatti

Dal Corriere.it:
NEW YORK - Voto storico all'Onu: con 99 voti a favore, 52 contrari e 33 astensioni la terza comissione delle Nazioni Unite ha approvato la Risoluzione sulla moratoria della pena di morte fortemente voluta dall'Italia(1). La risoluzione L29 era stata presentata da Nuova Zelanda e Brasile, era stata depositata presso la Terza Commissione il 1 novembre scorso e ieri erano iniziate le procedure di voto con l'esame degli emendamenti. Il testo - che passerá ora all'assemblea generale, dove dovrebbe essere votata entro la metá di dicembre - ha ottenuto due voti in più della maggioranza richiesta dei 97 necessari per ottenere la maggioranza assoluta. L'Italia(2) conduceva(3) la battaglia per la moratoria sulla pena di morte da 13 anni e i tre precedenti tentativi, nel 1994, nel 1999 e nel 2003, erano falliti(4).
(1) = dai Radicali
(2) = i Radicali
(3) = conducono
(4) = stati vanificati dall'inerzia dei governi italiani

4 commenti:

  1. non è vero, alessandro, che la battaglia sia stata svolta solo dai radicali, e lo sai benissimo. E' stato molto più importante, per questo risultato, D'Alema e i suoi sottosegretari piuttosto della Bonino, dai... Fabio

    RispondiElimina
  2. "molto più importante" mi pare una parola grossa, anche perché D'Alema mi risulta abbia fatto altro che occuparsi di pena di morte negli ultimi tredici anni. E, poi, secondo te, se non ci fossero stati i radicali e la Bonino, Prodi e D'Alema sarebbero stati capaci di portarsi a casa un risultato a portata di mano come questo? Tenderei a dubitare... Ivo

    RispondiElimina
  3. Le noticine di Alessandro sono fondate; d'Alema ed i burocrati europei fino a febbraio di quest'anno erano molto scettici (nonostante i numeri che Nessuno Tocchi Caino gli sventolasse sotto il naso da anni). Se bisogna dare atto anche al Governo (così come al Parlamento Italiano ed europeo, avendo approvato mozioni tutte elaborate e prorproste da deputati radicali) della conquista di civiltà (votazione in plenaria permettendo)che è stata raggiunta; non riconoscere al Partito Radicale (così come è accaduto per il tribunale Penale Internazionale) la primogenitura, l'elaborazione, la pervicacia e al concreteza del progetto "moratoria" significa ginuflettersi ad un sistema paese che ha elevato a paradigma del discorso pubblico la disinformazione in primo luogo radiotelevisiva.
    Josè

    RispondiElimina
  4. Onore al merito di tutti coloro che hanno lavorato in questa direzione. E' stato un passo avanti per la civiltà.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.